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Il caratteriale attraverso l’ovale: #1 Jason Leonard

Jason Leonard: il numero 1

In questo weekend in cui il 6 Nazioni è in pausa chiudiamo la nostra carrellata sui 15 preferiti di Gianluca Veneziano, mancava solo Jason Leonard. Ma a Globe piace essere ovale, quindi aspettatevi presto nuovi contenuti.

Il nostro Dream Team è finalmente al completo e pronto a scendere in campo con la formazione ufficiale:

Il 15:Christian Cullen. Il 14: Patrice Lagisquet. Il 13: Tana Umaga. Il 12: Philippe Sella. L’ 11 Jonah Lomu. Il 10 Stefano Bettarello.Il 9 George Gregan.L’8 Mike TeagueIl 6 Serge Betsen.  Il 5 Abdelatif Benazzi. Il 4 Simon Shaw. Il 3 Olo Brown. Il 2 Philippe Dintrans e il numero 1 Jason Leonard.

La scheda di Jason Leonard

Numero: 1

Ruolo: Pilone sinistro/Loose head prop

Giocatore: Jason Leonard

Aggettivo: Mr. classe operaia

Jason Leonard: Jason Leonard
Il numero 1 : Jason Leonard

Nazionale inglese fino al 2004, ho avuto quindi la fortuna di parlarne ancora “da giocatore” quando iniziavo a commentare e lavorare per Sportitalia e Eurosport.

La domanda che facevano i colleghi degli altri sport era «ma così grosso, ce la fa a correre? Quello lì gioca pilastro». E noi dovevamo specificare «pilone».

Per vincere il mondiale 2003 l’Inghilterra lo ha aspettato e gestito da vecchio e stanco, ma serviva quel dominio in mischia ordinata e quel lavoro a protezione dei saltatori che «diventerà» poi il famoso drop di Jonny Wilkinson e l’unica Coppa del mondo sollevata dall’emisfero nord.

Faceva il carpentiere, e ha giocato quindi sia nell’era dei dilettanti che da professionista, partendo da Barking, il suo posto iniziale in senso ovale e scolastico.

Infatti c’è un treno con il suo nome che percorre il tratto che grossomodo porta (anche) verso le sedi dei suoi club professionistici, cioè nientemeno che Harlequins e Saracens.

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Vale la pena studiare un po’ di geografia londinese per capire come una figura grossa e apparentemente statica possa essere l’idolo della famiglia reale e di Jonny Wilkinson, il baronetto che sa bene chi aveva lavorato duramente per dargli il pallone del Mondiale 2003.

Cosa raccontava giocando

La manovalanza, le carriole e il cemento che diventano sport e nobiltà.

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