Pancia gonfia anche se mangi sano? Ecco i motivi

Pancia gonfia?
Oggi ci rivolgiamo a quelle persone, particolarmente e donne, che hanno il problema della pancia gonfia anche se seguono un’alimentazione di per sé sana.
Faccio riferimento a un’alimentazione priva di alimenti industriali che segua gli standard della VERA dieta mediterranea. Con le classiche 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, grassi buoni come l’olio extra vergine di oliva, cereali integrali al posto dei raffinati, prevalenza di alimenti proteici vegetali come i legumi e alimenti proteici animali di buona qualità come pesce pescato, uova di galline allevate a terra. E ancora, moderato consumo di carne e affettati accompagnati da qualche buon bicchiere di vino.
“Mangio bene , ma ho la pancia gonfia!”
Ci sono tantissime persone che mi scrivono sui social e che vedo anche in ambulatorio che mi dicono “eppure mangio bene ma ho sempre la pancia gonfia”.
Spesso queste persone (donne in particolare) si demotivano e dicono “allora tanto vale mangiare schifezze”
Questo perché si dà ancora troppo peso al “che cosa” e poco al “come” e non si prendono in considerazione altri fattori che c’entrano con la nostra pancia ma di cui non conosciamo il meccanismo di azione. (Escludo da questa trattazione le intolleranze individuali a specifiche sostanze).
Eccesso di alimenti o di cibi che fermentano
- In questo caso la scelta è verso alimenti naturali come frutta e verdura, cereali integrali e legumi, frutta a guscio come mandorle noci e nocciole, ma in quantità eccessiva rispetto a quella che la persona riesce a digerire. Per tantissimo tempo mi sono lamentata della mia pancia gonfia per poi rendermi conto che stavo mangiando troppa frutta.
Se la frutta e la verdura fanno bene non significa che mangiarne quantità industriali faccia meglio. Ognuno deve trovare la dose giusta individuale.
Masticazione frettolosa
- se a un eccesso in quantità aggiungiamo il fatto che mangiamo di corsa perché abbiamo poco tempo, la situazione peggiora ulteriormente.
Lo stomaco e l’intestino non hanno i denti. Ricordiamo che la prima digestione degli amidi inizia dalla bocca grazie all’azione dell’amilasi salivare, per cui è importante dare il giusto tempo e la corretta attenzione alla masticazione.
Stress
- parola molto generica, sarebbe meglio parlare di DISTRESS ovvero quel tipo di stress difficile da gestire. Il nostro sistema emotivo e il nostro intestino sono direttamente connessi e un’iperattivazione del sistema SIMPATICO, quello che ci aiuta a correre e tirare avanti può portare ad un gonfiore addominale. Inoltre con il cibo mangiamo anche l’ansia, la rabbia e l’agitazione. In questo caso suggerisco tecniche di gestione dello stress come stare nella natura, fare movimento, esercizi di respirazione e mindfulness…

Respirazione “in costante affanno”
- Collegato al punto precedente. Una cosa che consiglio prima di sedersi a tavola è quella di rilassare le spalle e fare qualche respiro profondo per sbloccare il diaframma.
Molte persone (me inclusa) respirano “in riserva” non sfruttando tutta la capacità polmonare e rimangono spesso in apnea. Anche questo influisce sul nostro microbiota intestinale. Ricordiamoci di respirare…
Postura scorretta
- La collaborazione con fisioterapisti osteopati mi ha insegnato che una postura scorretta durante la giornata può portare al gonfiore addominale.
In questo caso il mio consiglio è quello di rivolgersi a un professionista del settore per fare una valutazione posturale e anche trattamenti manuali.
Ormoni
Ci sono condizioni come la sindrome pre-mestruale, la pre-menopausa, la menopausa e la gravidanza in cui nella donna si verifica un cambiamento ormonale. In questo caso anche il microbiota intestinale ne può essere influenzato. Saperlo può aiutare ad affrontare il problema con più serenità e affidandosi all’aiuto di un professionista la situazione si può quantomeno gestire.
SIBO
Acronimo di Small Intestinal Bacterial Overgrowth o sovra crescita batterica intestinale. Identifica una condizione fisiopatologica caratterizzata da aumento della concentrazione batterica nei tratti alti dell’intestino ad almeno 105 unità formanti colonie/ml.
Si verifica spesso in associazione all’utilizzo dei farmaci inibitori della pompa protonica che vengono utilizzati nel trattamento della gastrite. Va diagnosticata da uno specialista e anche il trattamento va individualizzato. In questo caso esiste un protocollo dietetico specifico chiamato dieta FODMAP.
Quale tra queste cause potrebbe essere la vostra?
Mi preme precisare che questa rubrica vuole essere un aiuto alla consapevolezza.
Non esistono soluzioni uguali per tutti, ma spunti di riflessione che possono aiutarvi a trovare le vostre soluzioni.
