Wynwood, Miami: arte e social trasformano un intero quartiere
A Miami il quartiere di Wynwood si è trasformato da zona difficile a celebrato luogo alla moda. Quando l’arte riesce, al tempo dei social, a cambiare la fisionomia urbana di un intero sobborgo cittadino.
A Wynwood hanno registrato la serie “Miami Vice”
Miami: città sognata da molti, meta di emigrazione per alcuni e destinazione che suscita l’idea di mare, palme e bella gente praticamente a tutti. Ma Miami, soprattutto negli anni Ottanta e Novanta è stata una delle capitali della delinquenza americana, con omicidi e delitti all’ordine del giorno. Basta pensare alla celebre serie “Miami Vice“. Ecco, precisamente i crimini più efferati di quella serie erano ambientati proprio nel quartiere di Wynwood, una decina di isolati con capannoni industriali, casette di al massimo un paio di piani, ubicato in una posizione strategica e privilegiata della città, all’ombra dei grattacieli per celebrità e milionari di Brickell, a due passi dalle bianche spiagge di Miami Beach e praticamente confinante con la zona finanziaria dove hanno sede banche, compagnie di lusso e immobiliari.
Le strade di Wynwood, in quegli anni, erano in mano a diverse bande criminali che vendevano ogni tipo di droga e regolavano i conti a suon di pallottole.
Da quartiere difficile a luogo alla moda
Ma negli ultimi anni un vero e proprio piano di riqualificazione urbana (privato) è riuscito a trasformare un quartiere difficile in un luogo alla moda e di riferimento per i residenti e in un punto di attrazione per turisti, una fabbrica di dollari e tutto ciò senza perdere la sua identità. Come? Con l’arte urbana, o per meglio dire, una delle migliori di tutti gli Stati Uniti e che attira visitatori da tutto il mondo. I suggestivi murales sui muri di antichi magazzini abbandonati o di edifici fatiscenti sono riusciti a dare vita a un quartiere e convertirlo, cambiando la sua fisionomia, ma non la sua identità, in un punto di incontro di artisti internazionali che fino a una decina di anni fa era impensabile e improbabile.
L’idea è di Tony Goldman, genio del business immobiliare di Miami
L’idea nacque da un filantropo, Tony Goldman, genio del business immobiliare di Miami e dal suo sogno, ben riuscito, di creare un “museo delle strade”. E sì, perché si tratta proprio di un museo all’aria aperta, dove i quadri sono murales, dipinti sulle pareti e sui muri e che, con i suoi colori, hanno dato vita a un quartiere che oggi è senza dubbio uno dei più trendy della città di Miami. Ristoranti alla moda, birrerie e locali, gallerie d’arte, negozi dove la creatività e l’estro sono i protagonisti, hanno riempito edifici un tempo fatiscenti. Il progetto iniziale, che contava murales su sei magazzini abbandonati, ora si è esteso, come un contagio di colori a quasi 17500 metri quadrati di muri dipinti. E continua ad espandersi.
Come negli anni ’60 a Haight Ashbury – San Francisco, ma è tutto più social
Qualcosa di simile era già accaduto negli anni Sessanta a San Francisco, in California, a Haight Ashbury precisamente, una vera e propria mecca hippie, con sole e arcobaleni, personaggi onirici e opere d’arte ispirate all’LSD. Wyndwood è riuscito in un intento molto difficile. Non solo rivitalizzare un intero quartiere, ma svolgere per l’attuale generazione, quella di Instagram e dei social, la stessa funzione che quel quartiere di San Francisco aveva per i giovani dell’epoca. Ogni angolo è “instagrammabile”, ogni parete è lo sfondo perfetto per foto originali, ogni murale è un’esplosione di colori che risalta sui social. E usando proprio un termine “social”, Wynwood è riuscito a diventare “virale”.
Ciò dimostra il potere della street art di risuscitare e riformare un’intera area, qualcosa che noi italiani in realtà conosciamo bene. Le nostre città, i nostri borghi e paesi sono nati e si sono modificati con l’arte.
Non dobbiamo dimenticare che quelle che per noi, oggi, sono monumenti, attrazioni turistiche, o anche scenari per foto perfette, in realtà sono nate come opere d’arte funzionali per l’epoca.
Wynwood oggi è uno dei più vivi e vibranti quartieri di Miami
In poche parole, la torre di Pisa, prima di essere sfondo per foto improbabili di turisti, era e continua ad essere un campanile. In Italia, purtroppo, oggi sono veramente pochi i casi di arte contemporanea al servizio della vita quotidiana di un’intera comunità come nel caso di Wynwood. Non si tratta di un edificio “originale” come il bosco verticale di Milano, appannaggio per poche e facoltose persone, ma di un intero quartiere, dove l’arte è bellezza gratuita per tutti.
Ed ecco che Wynwood, in poco più di dieci anni, è riuscito a diventare anche qualcosa che mancava al settore del turismo di Miami. Non più quindi solo le spiagge, il sole e le palme di Miami Beach, ma anche un quartiere per chi vive a Miami, per chi viene in vacanza e soprattutto per tutte le età. La bellezza di queste strade colorate non sta solo nel fatto che qui si respira arte in ogni angolo, ma soprattutto perché’ è uno dei più vivi e vibranti quartieri della città di Miami, dove, soprattutto durante il fine settimana, si riuniscono generazioni di tutti i tipi, persone di ogni cultura, religione, lingua. Un vero melting pot, tutto americano.
Giornalista televisivo USA