Strano, incredibile, da non credere…ma vero!
Lo so, è strano incredibile ma vero!
Abbiamo scritto di IA, di lune Cinesi, sempre dei Cinesi e dei loro misteriosi giochi, ma non ancora di spedire un bambino via posta o usare un dentifricio radioattivo per ravvivare lo smalto dei denti. Ripeto, lo so è strano, incredibile ma vero!
Fa sorridere, ma non troppo
Tuttavia sorrideremmo un po’ meno se sapessimo che queste cose sono realmente accadute, e non in luoghi remoti ma nel moderno Occidente tra il 1800 e il 1900.
Radio, polonio, torio erano usati ampiamente in ogni applicazione domestica.
La moda partì dagli USA ma si diffuse rapidamente anche in Europa. Benché già dai primi del 900 si conoscessero alcune proprietà delle radiazioni, è forte il sospetto che gli interessi economici abbiano prevalso su qualunque obiezione.
Ad esempio, il dentifricio radioattivo “Doramad”, a base di radio, veniva pubblicizzato come “…io sono la sostanza radioattiva. I miei raggi massaggiano le gengive. Gengive sane denti sani…”
Per non parlare dell’acqua per l’uso quotidiano. Come oggi si crea acqua frizzante con le bustine, negli anni 20-30 del 900 si era soliti sciogliere, mediante apposite “pastiglie”, del radio nei contenitori d’acqua in modo da essere “corroborati” al momento di dissetarsi.
Drammaticamente “divertente” era il “Radiendocrinator”, oggetto da porre nelle parti intime maschili (possibilmente durante la notte) la cui costante applicazione avrebbe garantito un notevole aumento della virilità. In alternativa si poteva ingerire una dose di “Radithor”, tonico il cui nome la dice circa la composizione.
Per le signore
Ma i creativi del marketing non hanno dimenticato le signore.
Strano, incredibile ma vero! Allora che dire dei prodotti di bellezza “Tho-Radia”?
Crema per viso, cipria e sapone mescolati con radio e torio avrebbero conferito un aspetto irresistibile.
Questi prodotti, assai costosi, erano venduti a Parigi e nei centri più alla moda.
E ancora le “Shoe-Fitting Fluoroscope” in funzione nei negozi di calzature, in altre parole macchine che facevano al cliente una sorta di radiografia del piede al fine di consentire l’acquisto della scarpa più idonea, poi orologi e, addirittura, giocattoli per bambini.
Chi non ricorda “il piccolo chimico”?
Nel 1950 veniva commercializzato un suo equivalente “atomico” con moderate quantità di torio, polonio ed altri materiali radioattivi in modo da consentire l’osservazione di alcuni fenomeni naturali.
Se pensiamo che tutto ciò sia pazzesco, proviamo ad immaginare di essere nell’Inghilterra del anni “30, di non avere grosse disponibilità economiche e di aver letto il libro del dott. L. Emmett Holt “The care and feeding of children” dove si auspica una buona ossigenazione del bambino.
Che fare dunque?
La gabbia
Difficile che qualche lord ospiti il pargolo nella propria tenuta di campagna e allora perché non creare una gabbia e appenderlo fuori dalla finestra?
Strano ma vero, la “gabbia per bambini” ha rappresentato una soluzione al fatto di non poter “andare fuoriporta” con evidente buona pace delle madri apprensive.
Nasce però il sospetto che le gabbie non fossero esattamente a norma CE.
Sempre in tema di bambini, ci trasferiamo negli USA degli anni 30 del 900 dove, legalmente, si poteva letteralmente “spedire” il bambino dai nonni o dovunque si ritenesse opportuno.
Esistevano dei francobolli da apporre ai vestiti del pargolo che era affidato al postino, caricato su un treno e in seguito consegnato.
Il costo era ridotto: quindici centesimi in caso il peso non superasse quello del “pacco-standard”.
Questa poi..
Restando nell’ambito delle stranezze la cocaina aveva un buon “piazzamento”.
Era venduta nelle farmacie senza un’ordinanza, per la cura del mal di denti, della tosse e come sedativo per bambini. Come ogni cosa posta sul mercato, anche la cocaina era pubblicizzata ed ha costituito, prima di essere eliminata (1903), uno degli ingredienti della Coca Cola.
Possiamo concludere questa breve e tutt’altro che esaustiva carrellata ma, quando penseremo alla società odierna come ad un crogiuolo di nuove, strane idee, ricordiamoci di avere alle spalle un nobile passato.