New York. Tempesta di neve e scenari da favola
New York January 2

New York e Napoli cos’hanno in comune?
Molti aspetti ma quello che sicuramente risalta meno è che si trovano sul medesimo parallelo. E proprio sull’aspetto geografico, queste due città non potrebbero essere più diverse.
La spiegazione di questa diversità risiete proprio nella posizione geografica. Napoli è all’interno del Mediterraneo, il cui clima è noto per la “gentilezza” dovuta anche all’influsso dell’anticiclone sub tropicale.
New York, invece, è posta direttamente in fronte al Nord Atlantico, non ha catene montuose che possano mitigare le correnti provenienti dal Settentrione ed inoltre è anche influenzata da un “ramo minore” della corrente oceanica del Labrador, notoriamente fredda.
La grande mela alla prova del grande gelo
Pertanto, il fatto di trovarsi nella stessa “fascia” planetaria rispetto a Napoli, diventa irrilevante. Lo dimostra ciò che sta accadendo in questi giorni dove, un fronte di maltempo particolarmente potente, sta investendo la Grande Mela e parte della costa orientale degli States.
Il primo cittadino Bill de Blasio ha dichiarato lo stato di emergenza ed emesso ordini di restrizione per gli spostamenti non essenziali provvedendo, ovviamente, a chiudere le scuole. Chiusi anche i principali aeroporti e sono centinaia i voli cancellati con le conseguenti problematiche che ne derivano.
La tempesta del secolo?
Alcuni si sono spinti a dire che questa sia la “tempesta del secolo” ma non bisogna dimenticare che in passato New York è già stata protagonista di scenari del genere.
La cosa certa è che al momento ci sono circa sessanta centimetri di neve e che si spera, come annunciato dai meteorologi, che la tempesta si sposti in tempi brevi. Nell’attesa, la città sta paradossalmente vivendo un periodo di “normalità” dopo le restrizioni dovute alla pandemia.
Central Park ha un aspetto da fiaba

Infatti, zone come Central Park, diventano quasi paesaggi fiabeschi dove i bambini giocano con snowboard e slittini dimenticando per un attimo tutte le “complicazioni” che li hanno accompagnati sino ad oggi.
Tuttavia è bene tenere a mente che a fare da contraltare alle immagini di “sciatori di fondo” vestiti di tutto punto, famiglie che giocano con la neve vari sprazzi di “umanità ritrovata” c’è un’altra realtà. A New York vi sono altrettante immagini dei senzatetto in estrema difficoltà proprio laddove, si dice, sia il fulcro della libertà e della realizzazione dell’uomo.
