L’altra Monaco

Principato di Monaco
Esiste il Principato di Monaco degli evasori e delle arriviste plasticate. Ma ce n’è anche un altro, anzi, altri due. Quello degli sportivi famosi (che, attenzione, cercano sicurezza per i figli e non soli benefici bancari). E quello degli sportivi “normali”. Perciò, sì, c’è un principato fatto di vita di paese, di club amatoriali, di campetti (a volte dentro, a volte appena fuori dal territorio ufficiale), insomma di persone oneste che lavorano e si allenano.
Ecco l’esempio che mi ha suggerito l’articolo per Globe Todays (in gergo familiare “Globy-globy”). Se alleni il trapezio e i bicipiti con due pacchi di acqua dalle mie parti (di origine) la tendenza è di ridere o deridere. Qui dove si corre il Gran Premio invece va bene, qualcuno addirittura chiede curiosamente che parti della spalla si attivino.
Preferisco bere dal rubinetto, ma visto che devo spendere plastica e tempo, uso l’acquisto per allenarmi, fare due scatti alla curva Rascasse (ripensando a Gil Villeneuve) e una decina di trazioni al mento davanti agli yachts.
“Bello, si risparmia tempo, grazie, ciao”
Preferisco questo a “Ha, ha, che mattacchione”. Non perché mi offenda, o me ne importi, figuriamoci, ma per l’eco attitudinale che si lega a un certo rapporto con l’ecologia, che ha a che fare con l’economia. Economia di tempo, di salute, di materiali.
Che piaccia o no, che uno ci creda o no, questa selva di grattacieli e giardini è da tempo in una fase di pulizia che si sente, si respira, si percepisce sia dalle nuove leggi imposte a chi “arriva”, sia dai metodi di riciclo ai cassonetti.
Non ho voglia di fare analisi politiche e fiscali, ma sta nella logica e nei fatti l’esigenza politica (e secondo me umana) del principe Alberto di onorare le sue origini con scelte di pulizia generale, biologiche, ecologiche e logiche in generale. Un gioco a lungo termine che ha dei costi, ma che spero e credo sia contagioso per molti altri territori..
Una ragazza passa e mi dice: “Farei già fatica con le bottiglie vuote”
Disclaimer: non attribuisco a Montecarlo questa esclusiva, le persone veloci con il cervello elegante esistono dappertutto, ma a volte entra in gioco l’abitudine ad avere a che fare con lo sport diverso e con le persone strane. Qui ce n’è un’alta concentrazione, parola di rugbista veneto che non ha capitali, né esercizi atletici, da nascondere.

Autore TV, Scrittore, Atleta
