La Sensibilità (e le emozioni) dal mio punto di vista
La Sensibilità
Cosa ci commuove? Cosa ci rende sensibili ed emozionati? Se cerchiamo le definizioni ufficiali di ciò che riconosciamo come sensibilità, possiamo vedere che si fa riferimento alla capacità propria degli esseri viventi di percepire sensazioni, si definisce anche come la tendenza naturale dell’essere umano a provare emozioni, sentimenti.
Ma al di là della definizione formale o autentica, mi sembra interessante (e necessario) riconoscere le nostre sensibilità personali, come le percepiamo, come le viviamo e cosa ne facciamo. La sensibilità ci colpisce da diversi contesti, e probabilmente alcuni ci conducono più facilmente verso le emozioni. Credo che sia necessario per la nostra società, per vivere meglio, aprire la strada alle emozioni senza pregiudizi, senza paura, poterle esprimere senza timore della vulnerabilità, ma per fare ciò, naturalmente, dobbiamo tutti percorrere un cammino armonioso e umano, l’empatia è essenziale per una buona convivenza. C’è chi dirà che non possiamo funzionare permanentemente immersi in uno stato emotivo, ed è vero, è probabile, ma per tutto nella vita esiste sempre un auspicabile equilibrio, che genera una ricetta perfetta e salutare.
Cosa ci commuove? Cosa ci rende sensibili ed emozionati?
Potrebbe essere un film, un buon libro o una buona canzone, la musica è un importante catalizzatore delle emozioni. Se parliamo d’amore, certamente vivremo di emozione in emozione, anche se non la cerchiamo ci verrà incontro da sola. L’innamoramento, ad esempio, può portarci a un tracimare di emozioni che senza dubbio influenzeranno la nostra quiete, le gaffe, (chi non le ha mai fatte?), certamente ci faranno arrossire ma che importa, ci sono goffaggini che sono preziose e ci aprono la strada al sorriso sempre gradito, la vita è così ed è bella anche per questo.
C’è poi il dolore, quello personale e intimo che è qualcosa di più complesso, forse difficile da gestire, coloro che hanno sviluppato le cosiddette abilità a rimanere più freddi a contenere le emozioni, avranno maggiori e migliori possibilità di affrontare i momenti difficili. Ma come reagisce la nostra sensibilità riferita al dolore provato dagli altri? Siamo più forti, più empatici di fronte alla sventura altrui? Cosa facciamo e come lo viviamo è una riflessione che credo tutti dovremmo fare intimamente.
Non basta essere sensibili passivamente, l’atteggiamento rinunciatario può sminuire il valore di questo sentimento, dobbiamo cercare di compiere un passo verso l’azione generosa, aiutare gli altri per quanto sia possibile, con quello che è nelle nostre possibilità, sia attraverso un aiuto materiale o anche un sincero gesto di sostegno, un aiuto morale vero, quello che riteniamo oggettivamente possa produrre beneficio a chi ha bisogno in quel momento. In sintesi, aiutiamo usando davvero le nostre capacità, il risultato sarà migliore, più efficace. La sensibilità nei confronti di chi vive insieme a noi, in famiglia come in comunità contribuisce a una migliore convivenza e a un futuro più roseo.
Il mio punto di vista
Quello che intendo esprimere qui in questo articolo è il mio punto di vista, di un uomo che si ritiene “un semplice passeggero della vita”, come tutti penso, con l’unico scopo di condividere le mie emozioni, le mie riflessioni. Sarebbe piacevole che queste righe scritte con l’animo sereno e con il cuore ancora affranto per quanto successo al nostro Paese, riuscissero ad aprire la strada a un dialogo sulle emozioni, io sono qui pronto a leggere e ad ascoltare la vostra eventuale opinione.
Conduttore Radio Televisivo