L’INFERNO A VIÑA DEL MAR
La cosiddetta Città Giardino, capitale turistica del Cile, ha affrontato il più vorace e letale incendio della sua storia
Vina e Sanremo unite sempre
Normalmente il nostro giornale si occupa di cose belle, almeno la nostra visione è la ricerca della parte più positiva delle cose. Oggi però faremo un eccezione, una doverosa eccezione. Abbiamo amicizie e contatti con il Cile, al punto tale che è in apertura una nostra redazione proprio a Santiago del Cile e a Vina del Mar. Vina è un po’ come Sanremo, le duè città si assomigliano anche fisicamente e peraltro dall’altra parte del mondo c’è il Festival di Vina del Mar corrispondente del Festival di Sanremo. Analogie e fatti storici di cui abbiamo già scritto sul nostro giornale. Ci sono tutti gli elementi per fare un eccezione e soprattutto per far capire a voi cileni, a voi popolo cileno che noi italiani siamo insieme a voi a soffrire, ma siamo sicuri che risorgerete, come sempre. Viva CHILE!
VIÑA DEL MAR
Viña del Mar è una città considerata la capitale turistica del Cile, e come tutte le città con tali caratteristiche, durante i mesi estivi attira un pubblico numeroso. Ogni anno è la destinazione preferita di molti turisti nazionali e stranieri. Viña del Mar si trova a soli 120 km da Santiago, la capitale del Cile, e vanta una notevole bellezza paesaggistica e una costa importante e imponente. “Viñamarino o viñamarina” è l’appellativo che i suoi oltre 300.000 abitanti portano con orgoglio.
Quest’estate, all’inizio del mese di febbraio del 2024, in piena stagione estiva, la “città giardino” si è trovata di fronte a una delle più grandi tragedie della sua storia: un incredibile incendio che ha devastato zone forestali, industriali e residenziali, tre ambiti essenziali per lo sviluppo di una grande città come Viña del Mar.
Venerdì 2 febbraio
Venerdì 2 febbraio la città si preparava per un normale e felice fine settimana; le strade mostravano già la congestione del traffico tipica delle città turistiche che offrono diverse opzioni di divertimento. Ristoranti, spiagge, casinò e centri di attrazione si preparavano ad accogliere migliaia di visitatori. La città li attendeva con un sole splendente che, accompagnato dalla consueta brezza marina, creava il clima perfetto. Ma questa volta sarebbe stato tutto diverso, drammaticamente diverso: lo stesso sole che rallegrava i turisti si sarebbe trasformato in un elemento critico per gli abitanti di Viña del Mar.
L’ondata di calore e il vento intenso hanno rapidamente alimentato focolai che si sono sprigionati dalle zone boschive alle periferie della città. Il vento ha fatto il suo percorso, il fuoco ha raggiunto le zone residenziali nella parte alta della città, avanzando drammaticamente verso le aree industriali, con tutta la gravità che ciò comporta a causa dei prodotti chimici presenti.
Il cielo, con una sinistra tonalità di grigio e arancione, ha invaso e oscurato la città; le enormi nuvole di fumo erano già visibili da ogni punto di Viña del Mar. I media nazionali hanno iniziato a interrompere le loro trasmissioni abituali per dare spazio ai report necessari per coprire questa drammatica notizia; presto si sono aggiunti i media internazionali, la città giardino si trovava forse di fronte al più vorace incendio della sua storia.
Le crude immagini attraverso media e social
Attraverso i social media, le crude immagini hanno cominciato a diffondersi immediatamente; i racconti dei testimoni oculari davano conto dell’orrore e delle dimensioni della tragedia: automobili con occupanti intrappolati su strade circondate dal fuoco, case distrutte in pochi minuti e foreste rase al suolo facevano da sfondo a immagini che sarebbero state terrificanti e ci avrebbero mostrato una realtà spaventosa, triste ed estremamente dolorosa; erano le vittime raggiunte dal fuoco mentre cercavano disperatamente di fuggire, era l’immagine straziante di intere famiglie intrappolate e carbonizzate, erano animali domestici terrorizzati che cercavano di sopravvivere all’inferno; l’orrore si è impadronito della città in tempi molto brevi.
Il numero delle vittime colloca questo incendio come il secondo più letale della storia, superato solo da quello avvenuto in Australia nel 2009.
Le cause dell’incendio
Le origini di questo incendio sono ancora oggetto di indagine; tutto indica, dicono gli esperti, che ci sia stata una chiara intenzionalità, e le ragioni di ciò non sono ancora chiare; oggi siamo sommersi da congetture difficili da comprendere o accettare, siamo increduli.
La città è sconvolta, porta il trauma della tragedia. Le spiagge, che pochi giorni fa erano affollate, stanno lentamente ritornando alla normalità; il casinò ha chiuso le sue porte per alcuni giorni, ci sono dubbi sulla realizzazione del famosissimo Festival della Canzone di Viña del Mar, la città non è ancora la stessa.
La storia ci insegna che i cileni si uniscono nell’avversità; Viña del Mar inizia a ricevere aiuti. Il mio rispetto ai pompieri per la loro rischiosa, volontaria e nobile missione. Il mio rispetto ai civili generosi che non esitano ad offrire una mano al vicino colpito. In queste circostanze, il cittadino comune emerge con grandezza.
Viña del Mar odora ancora di fumo, dolore e angoscia, ma senza dubbio si rialzerà, con l’aiuto di molti, certo, ma soprattutto grazie alla coraggiosa e determinata attitudine di ognuno dei suoi abitanti. Il Cile è un paese con uomini e donne che hanno saputo affrontare le avversità lungo la sua storia; questa volta non sarà un’eccezione.
Conduttore Radio Televisivo