Globe Today’s

Notizie quotidiane internazionali

Riflessioni dopo le vacanze: detox sì o no?

Detox: dieta liberatoria
Rimettiamoci in sesto dopo le vacanze (By A. Piaquadio)

Detox, ovvero l’abbreviazione della parola detoxifaction, ormai usato anche nel normale linguaggio italiano, dove lo slang è di casa. In termini pratici è un processo di disintossicazione per stare meglio.

Detox sì o no?

Come stai? Come hai vissuto le vacanze? Senti il bisogno di disintossicarti?

Te lo chiedo perché nel mese di settembre sui social sono sempre in primo piano percorsi detox, Challenge, reset di ogni sorta e al riguardo volevo fare una riflessione.

Se mi conosci da un po’ o hai già letto il mio libro No Dieta Con Calma, saprai che l’ultimo capitolo parla del Detox del Metodo Calma, che riguarda sostanzialmente nel “dare un taglio” soprattutto ad alimenti confezionati, zuccheri, alcol (senza Jolly insomma) per 15 giorni al mese e in più c’è il detox interamente vegetale da fare il giorno della luna piena o nuova.

Nel primo caso si tratta semplicemente di ritornare a una sana alimentazione, come dovrebbe sempre essere, che aiuta soprattutto dal punto di vista mentale, se la tua personalità è binaria: bianco o nero e i piccoli passi non funzionano. Non prevede l’utilizzo di nessun prodotto particolare o integratori.

Era una pratica che facevo anni fa quando ancora non avevo trovato la mia capacità di ascolto del corpo e regnava ancora la mentalità “mi sfondo tanto poi faccio il detox“. Ora non è più così.

Ho imparato ad ascoltare il mio corpo e non ho più bisogno di “fare un detox”, perché è il corpo stesso che mi dice cosa va bene e cosa no. Anche i jolly sono diversi, più consapevoli, e non arrivo più a sentirmi intossicata. Questa è la ragione per cui non guido più detox di gruppo (che dal punto di vista del marketing invece funzionano un sacco).

Il mio metodo Calma non è solo questo

Un’altra ragione per cui non suggerisco più detox di gruppo è per il rischio che le persone inizino a pensare che il metodo CALMA sia solo questo.

Finché si tratta di condividere piatti per 15 giorni l’adesione è pazzesca, quando si inizia a parlare delle altre aree (mente, movimento, organizzazione etc.) c’è un fuggi fuggi generalizzato.

Te lo dico e ne sono certa, perché in merito ho diversi anni di esperienza. Come hai potuto leggere dai miei articoli in questa rubrica negli ultimi 3 anni, il mio lavoro pone l’attenzione e si rivolge principalmente al cambiamento di stile di vita a 360°. Non solo al cibo.
Il motivo principale è conseguenza dello stress, che nella nostra epoca la fa da padrone. Se non rivediamo alcune piccole abitudini potremmo fare tutti i detox da cibo credendo di trovare la soluzione che invece è altrove.

Detox e challenge attraggono e vendono bene

Quello che però vedo da fuori è che i detox e le challenge attirano tantissimo e si vendono bene.

Ma ho visto tante, anche troppe persone che iniziano il percorso senza poi continuarlo. Considerare e vivere questo sistema, come una sorta di “rimedio ai bagordi”, ribadisco che questo ormai non è più una mia scelta di vita, non appartiene più alla mia ricerca per stare bene.

Sogno un mondo dove le persone stanno bene con sé stesse. Ascoltano i bisogni del proprio corpo e non hanno più necessità di identificarsi con alcuno stile alimentare e non seguono più nessuno pseudo guru. Non si identificano con etichette e si sentono libere di scegliere lo stile di vita più sostenibile per loro.

Questo è il mio pensiero e questo è il mio spunto di riflessione, che mi auguro ti aiuti a riflettere a tua volta: ritorna alla tua “normalità” con pazienza, riprendi le tue abitudini e migliora quello che c’è da migliorare e a piccoli passi è la scelta migliore. Per ritrovare la motivazione, puoi seguirmi anche su Instagram .

Verificato da MonsterInsights