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La televisione a colori con schermo da 15 pollici costa 1175 $

La televisione - televisione anni 50

La televisione a colori esordisce 68 anni fa, ma non è passato molto tempo da quando abbiamo parlato della radio. Di quella privata per la verità che compiva 45 anni… grazie a queste due “scatole” magiche il mondo dell’informazione ha cambiato la nostra vita!

La televisione a colori

Il 30 dicembre 1953 viene presanto il primo televisore a uso casalingo compatibile con le trasmissioni a colori. È prodotto dalla Admiral Corporation, ha uno schermo da 15 pollici e costa 1175 dollari.

L’Admiral Corporation è la casa madre della televisione

Già nel 1949 il mondo era cambiato con l’avvento della tv in bianco e nero. Artefice ne era sempre stata l’azienda produttrice di questi apparecchi, appunto l’Admiral Corporation, fondata nel 1934 da Ross David Siragusa come Continental Radio and Television Corporation. Siragusa, senza dubbio un uomo dalle grandi capacità imprenditoriali,  aveva venduto la sua automobile e la maggior parte dei mobili di casa sua investendo 3.400 dollari in questa nuova società. Il suo azzardo funzionò, ebbe un rapido successo. Durante la seconda guerra mondiale, la crescita della sua azienda continuò con l’arrivo di contratti per l’elettronica militare. Dopo la guerra, L’Admiral Corporation si dirige in un altro campo con un vasto potenziale: la televisione. Nel 1949 produce 400.000 televisori. Nel 1950 ne produce più di un milione e l’anno successivo tocca i cinque milioni. La crescita dell’azienda non fa che rispecchiare la prosperità dell’America del secondo dopoguerra.

Il consumo di massa

Le società capitalistiche vedono emergere il consumo di massa. Le famiglie non fanno solo spese indispensabili, ma riescono a togliersi qualche sfizio: elettrodomestici, arredamento, automobili. Processo di americanizzazione commerciale è in atto. Cresce la produzione di serie, con la pubblicità che spinge agli acquisti. Il principale mezzo di comunicazione è appunto la televisioneche spinge verso il possesso di beni considerato uno status symbol. Il fenomeno ha dimensioni talmente vaste e sistematiche che lo si definisce con un termine apposito: consumismo. Il rilancio dei consumi è enormemente stimolato da innovazioni tecnologiche, che riducono il costo dei beni, e la pubblicità, mezzo informativo che ha un’elevata forza di persuasione, che se anche non sceglie per nessuno come afferma Jacques Séguéla, “permette di scegliere meglio”.

Lo straordinario successo della televisione è dovuto a principalmente a questi fattori: usa un linguaggio che sintetizza insieme molte delle forme di comunicazione più note, come radio e giornali, aderisce agli orari e ai ritmi della vita quotidiana per la sua natura domestica ed è di facile ascolto.

3 gennaio 1954

La televisione - la televisione entra nelle case
La televisione entra nelle case

In Italia il 3 gennaio 1954 la Rai, con la telecronaca dell’inaugurazione degli studi di Milano e dei trasmettitori di Torino e di Roma, apre il regolare servizio delle trasmissioni televisive. Al momento gli abbonati sono 90, che diventano 24.000 dopo un mese, 88.000 dopo un anno, 1 milione dopo quattro. Negli anni sessanta, in Italia, con il progresso dell’economia, il televisore diventa accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate. Lungo l’arco della giornata sugli schermi televisivi cominciarono a susseguirsi programmi differenti di generi diversi, spesso interrotti dalla pubblicità che fa il suo lavoro sul fronte dell’economia.

La televisione propone il primo evento in diretta

L’invasione delle commedie brillanti americane sul piccolo schermo fanno dimenticare i film nazionali del neorealismo o nouvelle vague. Il mondo vuole dimenticare gli orrori della guerra. Ma televisione vuol dire anche avere informazioni in diretta. Il primo evento ad essere trasmesso in diretta nella storia della tv è il 4 settembre 1951, in cui viene trasmesso un momento della Conferenza di pace di San Francisco, che avrebbe portato alla firma del Trattato di pace con il Giappone. Il 2 giugno 1953, con l’incoronazione di Elisabetta II del Regno Unito, esordisce l’Eurovisione, un organismo internazionale di coordinamento tra i paesi europei per la trasmissione simultanea di programmi televisivi. Il 6 giugno 1954 l’Eurovisione esordisce anche in Italia. Otto anni dopo, nel 1962, viene introdotta la mondovisione, un sistema di trasmissione simultanea in numerosi Paesi per mezzo del satellite Telstar.

Tutto in tempo reale

Il mondo è in contatto simultaneo, tutto quello che succede arriva nelle case dei cittadini in tempo reale. Arriva il bello ma arriva anche il brutto, quello che fa male vedere e sapere. Nel 1964 la tv fa vedere quello che succede in Vietnam: bombardamenti e morte dei civili. Gli USA affondano nel dramma della guerra in Vietnam. La politica americana in Vietnam viene fortemente disapprovata dall’opinione pubblica statunitense e mondiale, in ogni paese si svolgono manifestazioni di protesta.

Cinque anni dopo, sono le 22.17 del 20 luglio 1969 quando l’astronauta americano Neil Armstrong compie il fatidico passo con il quale lascia il modulo spaziale ‘Eagle’ e mette piede sulla Luna. Anche tutto questo vedrà il mondo in diretta, grazie a quel piccolo e magico oggetto (oramai in quasi tutte le case dell’Europa occidentale oltre che naturalmente degli Stati Uniti),  che in quegli anni sta intraprendendo la lunga marcia per conquistare il primato dell’informazione.

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