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“La natura fa fatica”: una performance illuminante”

Natura: la performance di Hadi Mohammadkhani
Cambiamento climatico e natura: la performance di Hadi Mohammadkhani

La natura e il cambiamento climatico

Ormai da diversi anni l’argomento del cambiamento climatico imperversa come ordine del giorno globale, ma è stato soprattutto nell’ultimo periodo che gli effetti più evidenti sono venuti alla luce. Solo due mesi fa l’Emilia-Romagna veniva colpita da una delle più disastrose alluvioni della storia recente, che ha causato una perdita incommensurabile tra i beni privati e le aziende agricole.

Il continuo susseguirsi di disastri atmosferici e ambientali genera preoccupazione, unitamente all’insicurezza costante che un qualsiasi accadimento, all’apparenza naturale, possa arrecare distruzione. La forte siccità che sta vivendo l’Italia in quest’ultimo anno ha pochi precedenti e l’aridità del terreno ostacola l’assorbimento dei liquidi, e di conseguenza lo smaltimento delle acque in caso di piogge consistenti.

La natura fatica a vivere

La natura si riprende i suoi spazi ma fatica a mantenersi in vita. Se da un lato è vero che i disastri naturali sono sempre esistiti nel corso della storia, in particolar modo in situazioni idrogeologiche precarie per definizione, al contempo è necessario comprenderne l’entità, le cause e le conseguenze per capire come aiutare il pianeta a recuperare il suo equilibrio. Il cambiamento climatico sta sollevando, fortunatamente, grande considerazione in diversi Stati del mondo, prova ne sia la presenza di un intero capitolo dedicato al tema all’interno dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’Obiettivo n.13, nello specifico, si prefissa lo scopo di sensibilizzare la popolazione e i governi alla mitigazione del fenomeno e, nel frattempo, all’adattamento ai rischi che ne possono conseguire.

Ma quali sono i principali canali di comunicazione? Oltre ai giornali, alle manifestazioni e ai documentari, non dobbiamo dimenticarci della nostra amata arte. È proprio l’arte, da sempre veicolo sensoriale di messaggi, che si fa carico di questo compito, con lo scopo di arrivare capillarmente a tutte le persone tramite gli sfoghi visivi, e in questo caso uditivi, che ci può regalare.

L’opera di Hadi Mohammadkhani

Siamo in una stanza. Una musica penetrante inizia a riecheggiare tra le sue mura e le persone attendono. Una figura dal mantello nero, con un albero sulle spalle, inizia a disporsi lungo la scena, muovendosi a ritmo, procedendo a inchini, rialzandosi e fondendosi con le persone. Fino alla fine, quando la campana smette di suonare. Ed esce di scena.

Il misticismo del performer Hadi Mohammadkhani emerge chiaramente nell’happening organizzato in occasione della mostra “Urban Traffic” presso la Galleria Cael di Milano, inaugurata lo scorso giugno 2023 dalla curatrice Loredana Trestin. L’artista, nelle vesti di una persona qualsiasi, trasporta un albero secco a lungo, con lo scopo di trovare un luogo fertile e adatto a donare energia alla pianta. La ricerca dura molto a lungo, poiché nel mondo odierno, urbano, arido e frastornato, la natura fatica a vivere e a mantenersi in vita. Chissà quanto durerà questa danza.

La collaborazione di Hadi con l’artista Romaine Kuonen oscilla tra performance e dipinti realizzati a quattro mani, in una commistione culturale che riprende influenze mistiche appartenenti alle loro origini.

Il linguaggio interattivo consente un punto di vista più immediato

Il linguaggio interattivo che consente la performance riesce a dare un punto di vista più immediato, ma gli eventi e le manifestazioni artistiche dedicate alle tematiche ambientali non si fermano qui. Ogni mese gallerie, associazioni e fondazioni promuovono iniziative analoghe, l’invito per voi è quello di rimanere aggiornati e seguirle, per dare una risonanza ancora maggiore alle problematiche che prima o poi tutti ci ritroveremo ad affrontare.

La performance tra il pubblico di Hadi Mohammadkhani presso la Galleria d’Arte Cael di Milano

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