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Il Prisma diventa Live: nuovo spazio di architettura e design

Abbiamo fatto visita al nuovo spazio milanese della storica società di architettura Il Prisma

Il Prisma Live

Prisma Live: immagine
Ph Carolamerello (Prisma Live)

Il Prisma Live, in via Adige n.11, è la nuova sede di Milano della società internazionale di architettura e design Il Prisma. Il nuovo spazio, di 1.100 mq di superficie, è molto articolato e flessibile e si sviluppa su più livelli. Non è solo destinato a coloro che vi lavorano, ma è concepito per aprirsi al quartiere in cui si inserisce e da qui alla città intera. È uno spazio ricettivo al cambiamento e alla trasformazione continua e rapida del nostro tempo e a sua volta contribuisce a dare una direzione al nostro futuro. Con le parole di Stefano Carone – fondatore e managing partner – “ll Prisma Live è uno spazio pensato per i nostri team e aperto all’esterno. È un luogo di condivisione e diffusione di cultura. Qui raccogliamo gli spunti che osserviamo nel mondo e li elaboriamo per generare visioni e ispirazioni che arricchiscano la nostra riflessione progettuale”.

Uno spazio aperto alla città

Uno spazio creativo (Prisma Live)

Il Prisma diventa Live perché coinvolge la città grazie a un palinsesto di eventi e di momenti di confronto: conferenze a tema e tavole rotonde, che spaziano dall’architettura al design all’arte, dalla antropologia alla filosofia, con lo scopo di riflettere sui bisogni della collettività, sui mutamenti degli spazi urbani e per stimolare nuove visioni sulle città del domani.
Mentori d’eccezione di questa serie di incontri sono, in particolare, Walter Mariotti, Direttore editoriale di Domus e docente allo Iulm, Luca Cantore, storico e critico d’arte e Marco Nereo Rotelli, artista che ha partecipato a nove edizioni della Biennale di Venezia e che quest’anno lavorerà insieme al gruppo di progettisti del Prisma Live. Il team infatti sceglie, di anno in anno, un argomento e invita un artista a collaborare, in uno scambio stretto e sinergico tra arte e architettura. Il tema in essere è “Migrazioni in-volontarie” e si interroga sui motivi per cui gli esseri umani si spostano o non si spostano e su come il loro movimento incida sulla città. La scelta dei temi parte da una fucina di idee, dalla parola e dal pensiero, per poi tradursi, attraverso il progetto artistico-architettonico, in impatto sensoriale, emotivo e conoscitivo sull’ambiente

Uno spazio a misura d’uomo

L’architettura del Prisma Live interpreta il rapporto dialogico con l’intorno ambientale, così come la sinergia di competenze che intende favorire, preferendo al gigantismo di tanti edifici post-moderni uno spazio a misura d’uomo, secondo l’ottica per cui la scala urbana è la scala umana. L’edificio è perfettamente inserito tra le case a pochi piani della via, tanto da nascondersi. Lo si scopre aprendo il portone su strada e varcandone la soglia. L’ingresso costituisce il primo momento di dialogo con i visitatori: monitor a parete di diverse dimensioni mostrano il manifesto Il Prisma e il programma di tutti gli eventi dell’anno.

L’Area Live

Una scalinata conduce nel cuore dell’edificio, l’Area Live: è lo spazio dell’esperienza e del mutamento, completamente flessibile e riconfigurabile, con tutti i servizi high-tech disponibili e tuttavia accogliente e compatto nella molteplicità delle sue articolazioni adatte ad ogni esigenza, anche momentanea. La percezione è quella di un’estetica industriale estremamente raffinata, che vede nel tubo Innocenti – il tubo base dei ponteggi – il proprio elemento più iconico. Si possono immaginare ambienti di lavoro e di incontro. Un lato è organizzato con cinque spalti mobili che rivelano altrettante nicchie per piccoli team, in cui sono disponibili monitor e pareti scrivibili. Chi è in cerca di raccoglimento per l’attività individuale può isolarsi in una delle quattro cabine insonorizzate e ventilate che possono essere anche utilizzate come teche espositive per prototipi ed installazioni fisiche e digitali.

Il Mezzanine, il Bar e il Melting Podcast

Chi è a suo agio in uno spazio alto e aperto, può salire sul Mezzanine, lo stretto soppalco con una postazione di lavoro che permette uno sguardo dall’alto sull’Area Live. La tecnologia di altissimo livello e l’infrastruttura digitale, completamente integrata, permette di dare vita a una molteplicità di scenari luminosi e acustici ed è predisposta per creare le più diverse atmosfere, in sintonia con la massima flessibilità dello spazio, che risponde perfettamente al motto del Prisma: “Design human life”.  

Sulla parete di fondo il Bar “Bar”, con il tipico bancone lungo, per una breve pausa. Lo si può nascondere, all’occorrenza, con una parete mobile o riconfigurare per esperienze food formali o informali. Sul lato opposto si trova, il Melting Podcast: in uno spazio come questo, che si propone non solo come studio di architettura, ma anche come ambiente di comunicazione, non poteva mancare una sala registrazioni e radiofonica. L’audio in entrata del microfono può essere trasmesso a tutti gli spazi dello studio o solo ad alcuni di essi, ad libitum. Anche in questo caso, la tecnologia è ai massimi livelli ed è sempre al servizio dell’uomo.

Il giardino d’inverno

Il Giardino d’Inverno (Prisma Live)

Lungo l’altro lato dell’Area Live, opposto a quello delle nicchie, corre un giardino d’inverno molto particolare, il Serendipity Garden. Anche qui tutto è curato nei minimi dettagli, dai ciottoli bianche che scrocchiano sotto le suole delle scarpe ai lucernari piatti sul soffitto, fino alla composizione botanica di piante ed essenze profumate proprie della macchia mediterranea, come il timo, la menta, la citronella, l’alloro, l’eucalipto, nonché l’esotico albero del pepe. Sono presenti anche gli affascinanti tronchi, corrosi dall’acqua e dalla vegetazione marina, provenienti dalle lagune veneziane, i quali trovano nell’ornamento la loro ultima vita. Quindi un sapiente mix di sensazioni tattili, luci, profumi e anche suoni da registrazioni in aree verdi dell’Europa, che ci fanno sentire il vento e il canto degli uccelli come se fossimo in mezzo alla natura; varie le postazioni per il lavoro, le discussioni, gli incontri.

Il Living Matter Lab

Un tunnel luminoso conduce poi al piano terra, che ospita il Living Matter Lab (LiMa Lab), un laboratorio di ricerca per sperimentare, confrontarsi, ispirarsi, toccare i vari materiali e modellare in 2D, 3D, 4D. Il laboratorio punta alla sinergia delle contaminazioni interdisciplinari contando su strumenti tecnologici e digitali a supporto di ogni sperimentazione e offrendo una selezione di materiali con un’attenzione particolare per la qualità e la sostenibilità.

L’Artist Atelier

Dal LiMa Lab si sale all’Artist Atelier, lo spazio per l’artista: un ambiente surreale, dalla parete trasparente, sospeso come un acquario sul laboratorio sottostante, in cui fervono la ricerca e lo sviluppo del processo architettonico, da cui trarre elementi di ispirazione e al quale dare spunti compositivi, in reciproco riverbero.

Uno spazio in cui l’Utilità si fonde con la Bellezza

Il Prisma Live è uno spazio pensato e realizzato per il benessere psico-fisico dell’essere umano che lavora, riflette, intesse relazioni. Perfino l’aria purificata che si respira al suo interno è più leggera di quella città. Questo spazio è l’espressione dell’architettura in quanto “arte applicata” in chiave umanistica, per cui la funzione è tanto accuratamente studiata da trovare la sua naturale espressione nella bellezza della forma, secondo la famosa formula del celebre architetto del Movimento Moderno Ernesto Nathan Rogers, per cui “l’ Architettura è l’Utile della Bellezza o la Bellezza dell’Utile”, nella massima tensione tra ciò che l’Utilità e la Bellezza rappresentano.

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