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“IL POPOLO DEI BEIG”, una favola quasi vera!

“Nuova Antologia”- Disegno copertina di Fabrizio Boccardo

“Il Popolo dei Beig” è una favola quasi vera o a volte a realtà si confonde con la fantasia? Se ci sono bambini la risposta può essere una sola!

Chi sono i Beig

Intanto diciamo subito di cosa stiamo scrivendo. I Beig – Il popolo delle selve, sono i simpatici personaggi nati dalla fantasia di Dario Franchello e trasformati in racconti per i tipi di Cordero Editore. E’ un concorso dedicato agli alunni delle scuole di quarta e quinta elementare, di tutte le scuole della Liguria, che si sono cimentati scrivendo i loro racconti ispirati al mondo dei Beig appunto. Saranno tre le classi vincitrici, premiate con ricchi premi consistenti in materiale scolastico. La premiazione si svolge oggi e si sarebbe dovuta realizzare alla Marina di Andora, sul lungomare e la spiaggia nei pressi del molo Thor Heyerdahl.

Uso il condizionale perché, in realtà una leggera pioggia impedisce l’uso di questa bellissima sede naturale e ci costringe a trasferirci in una struttura certamente più accogliente considerato il tempo meterologico. Eccoci quindi al caldo e nell’’ampio salone, messoci a disposizione dall’Albergo Galleano sempre in Andora.

La sala “onirica”

Manca il mare, ma sorprendentemente la sala adibita alla nostra premiazione, ci accoglie con una ricca collezione di quadri diversi appesi ai muri, ma con una caratteristica comune, sono tutte rappresentazioni di pittura “onirica”, probabilmente eseguite dallo stesso autore o da mani simili. Non abbiamo il tempo di osservare le opere, perché impegnati ad allestire la nuova scena. Certo che l’arte onirica ben si sposa con le favole e questo è sicuramente una combinazione fortunata e di buon auspicio.

Infatti, il caso vuole che in attesa di iniziare incontro tutta la commissione riunita. Bene, abbandono la “scaletta” di domande che mi stavo preparando e improvviso.

Vada come vada!

Le interviste ai protagonisti

La Commissione

Maddalena Carlini

Avvicino per prima la Presidente della Commissione, la Dirigente Scolastica  Maddalena Carlini.

Presidente, ogni volta che si fanno le anteprime dei film, la domanda più ricorrente è quella che riguarda i numeri, cioè quanto è costato un film etc. Io, non le chiedo questo, ma quante scuole sono state coinvolte in questa edizione, quante classi e quanti studenti di conseguenza:

” La giuria ha proceduto osservando in maniera strenua il principio della trasparenza, quindi sino alla fine non si è sciolto il nodo delle cartelle degli elaborati alle rispettive scuole e poi alle successive rispettive classi. Quindi io conosco le scuole che saranno premiate, ma non so il nome delle scuole che hanno partecipato .”

Certo, mi sembra però che ci siano state tantissime adesioni?

“ Assolutamente sì, adesioni e di singoli alunni che naturalmente però fanno capo alle rispettive classi, o d’intere classi che hanno elaborato a unici elaborati. La tipologia è stata di tipo misto, anche perché saranno premiate le classi e non i piccoli scrittori individualmente.”

Lei è un dirigente scolastico, giusto? Da questa prima edizione cui credo, dovrebbero seguirne altre, cosa ne trae a livello d’insegnamento, mi passi il termine di “utilità sociale” per questi ragazzini studenti?

“ Allora, è stata un’esperienza pregevole sotto tanti punti di vista. Intanto come principio assoluto la fiaba, quindi il racconto fantastico, sono sempre veicoli per i bambini di una sperimentazione di un altro ote che però per loro è molto rassicurante e dove possono proiettare  sensazioni, percezioni, esperienze già vissute in maniera assolutamente tranquilla, confortevole. Dopo di che sono stati avvicinati a temi oggi attualissimi come la tutela dell’ambiente, del rispetto dell’amicizia, della solidarietà.”

L’ideatore

A questo punto, Dario Franchello, l’ideatore de “Il Popolo dei Beig” è li, a portata di mano e allora:

Innanzi tutto Buongiorno!

“Buongiorno a lei!”

Prima parlavo di cinema e ora invece introduco si fa per dire, un po’ di arte culinaria, cosi mediaticamente presente di questi tempi. La domanda è un po’ particolare e strana, ma sicuramente a lei non mancherà la fantasia per rispondere. Nel fare il suo mestiere e anche nello scrivere questo racconto dei Beig, potrebbe descrivere se stesso come se fosse composto d’ingredienti. Nel senso quanto c’è in lei di scrittore, di sognatore, di bambino, di realista? In sostanza alla “Marzullo”, chi è lei Dario Franchello?

“ Il bambino c’è, il Beig capostipite di tutti i Beig si chiama VerdeBruno e ha un cappello e dice una filastrocca magica -Tabali, tabalà, tabalù, portaci là!-

Tabalù che è Piemontese, era un ragazzino che una ne pensava e cento ne faceva e dopo il Tabalù arrivava anche lo scappellotto della mamma. Quindi il Tabalù è rimasto nella filastrocca magica. Poi c’è l’escursionista, lì c’è un mondo magico, di per sé magico, da scoprire e c’è l’invito attraverso la fiaba -ti porto in un mondo magico, ma che esiste realmente-.

 Quindi ci sono entrambi, c’è una miscela di fantasia infantile, legata alle suggestioni che l’adulto oppure il bambino ritrova in luoghi che sono assolutamente straordinari. “

Quindi possiamo dire che i Beig sono anche un po’ i nostri sogni, un mezzo per ricercare un qualcosa all’interno di noi stessi?

“ Sì, i sogni che vengono in qualche modo risvegliati dalla scoperta di luoghi che hanno qualcosa di magico e misterioso. Campi di pietra, paesaggi nordici a quattro passi da casa, che risvegliano un qualche cosa dentro di noi che ci riporta a sognare.”.

Il Bobolco

In questo racconto è presente però un personaggio non proprio bello e positivo. Un pericolo. Il Bobolco. Nella realtà di oggi 2019, chi è l’antagonista Bobolco. Come possiamo batterlo?

“Siamo circondati in realtà da Bobolco e possiamo batterli solo con la consapevolezza. Per i bambini è facile arrivare alla consapevolezza, perché questo regno ha il suo fascino, ma vedo che nei racconti che hanno messo in piedi, c’è in loro molta consapevolezza.”

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Andrea Cappi

Grazie per le sue risposte e ne approfitto, prendendo spunto dalla sua considerazione sui bimbi che scrivono, avendo accanto uno scrittore qui in giuria, Andrea Carlo Cappi, se in qualche modo, leggendo queste  narrazioni ha intravisto qualche piccolo scrittore che cresce?

“ Sì, certamente, intanto tutti si sono dati da fare e chi più e chi meno ha aderito al mondo dei Beig come l’ha descritto il suo creatore, altri invece si sono fatti il loro mondo dei Beig, ma va bene cosi!

 C’è qualcuno che ha scritto meglio, qualcuno che si è cimentato, ma l’importante è partecipare. Secondo me, c’è anche chi potrebbe avere un futuro. In effetti, mi sono identificato molto, perché quella è stata l’età in cui io ho cominciato a cercare di scrivere. Poi ci sono voluti venti anni per trovare qualcuno che credesse in questa mia idea di diventare scrittore.”.

Io ora non le chiedo dei libri che ha scritto, quanto dei libri che dovrà scrivere. Ha in mente qualcosa di nuovo?

“Si ne ho da scrivere il mese prossimo e altri tre in lavorazione. Io sono uno scrittore seriale per cui ho tanti personaggi che dopo un po’ bussano alla porta perché vogliono che io continui a raccontare le loro storie.”.

Proseguendo le interviste, attraverso  questa “non scaletta improvvisata” abbiamo anche l’opportunità di interpellare un insegnante. Colei che davvero ha la possibilità di rivelare l’atmosfera e le sensazioni che questi bambini hanno vissuto e percorso in quest’avvincente cammino culturale.

Paola Mengotti

 Professoressa Paola Mengotti, come hanno vissuto i suoi bambini questo evento?

“E’ stata un’occasione bellissima per approfondire un po’ di più anche la conoscenza del territorio e del nostro parco dove abitiamo. Poi abbiamo letto il libro, ognuno l’ha letto e abbiamo anche rivolto delle domande all’autore che è venuto a trovarci in classe e ci ha aiutato a sviluppare le idee dei bambini. Per loro è stato bellissimo, anche l’obiettivo di vedere pubblicati alcuni dei loro racconti in un libro vero e quindi di essere veri autori per loro è stato un grande stimolo.”.

Una domanda facile, ma insomma. Professoressa è più emozionata lei o i suoi alunni?

Si accende in un sorriso soddisfatto.

 “ Ma diciamo che siamo tutti molto emozionati. Anche i bambini attendono con ansia perché hanno avuto un riscontro positivo e anche per me è un’emozione bella. Tutto il lavoro fatto ha avuto un riscontro e quindi sono davvero soddisfatta.”.

Mentre la Presidente Carlini da qualche minuto s’intrattiene con Marco Cordero editore e promotore di questo nuovo concorso, ho ancora in serbo un paio di domande.

Ancora la Dott.ssa Carlini

Presidente la facciamo la seconda edizione o dobbiamo chiederlo all’editore?

“No la seconda edizione, poi chiedo conferma all’editore, deve essere fatta. Noi ci crediamo quindi…”

Dottoressa Carlini, quanto c’è di social vero qui, rispetto ai social fittizi, aleatori che ha mio avviso ci tengono più distanti, più che avvicinarci? Forse essere sociale è qui forse si dimostra, è tornare un po’ indietro nelle abitudini e lavorare tutti insieme confrontandoci di persona più “ de visu” che “faccia libro”?

“ Io direi ormai abbiamo superato la fase d’informatica come sperimentazione e quant’altro, ora siamo in un mondo connesso e la connessione che si avvale dei dispositivi digitali deve però essere una connessione di tipo inclusivo interculturale, quindi non necessariamente il dispositivo digitale fa la differenza. L’importante e riscoprire e riscoprirsi uniti, solidali anche tra città differenti e geograficamente diverse come luogo e posizione, come appunto la Liguria nella sua morfologia consente. Questa è la connessione. Ovviamente ci avvaliamo dei dispositivi come mezzi per comunicare, ma i valori sono qualcosa di più. “

Concludo dopo aver iniziato, da una “non scaletta” con una “non domanda” a Marco Cordero editore e promotore del concorso dei Beig.

Marco Cordero

Marco Cordero, ieri, oggi e domani su questo evento?

Vedendo quanto entusiasmo c’è stato direi che sicuramente ci sarà un domani. Speriamo di aumentare il gruppo di amici che partecipano.”.

Le premiazioni

Intanto aumenta il numero degli alunni, insegnanti e dei genitori. E’ il momento delle premiazioni.

Dopo tanta attesa ecco le scuole premiate:

Rappresentativa Alunni Liguria
  • Primo premio alla classe quinta A di Masone (GE)
  • Secondo premio alla classe quinta di Molino Nuovo Andora (SV)
  • Terzo premio alla classe quinta B Foglietta di Sestri Ponente (GE)

Segue l’elenco dei titoli e degli autori delle ventiquattro opere che saranno raccolte in un nuovo libro dalla Cordero Edizioni e che seguiremo al momento della presentazione, che avverrà presto, ma in una data da stabilire.

Questa bella mattinata di festa, è iniziata in un’atmosfera non proprio primaverile, ma forse il mondo delle fiabe e dei bambini ha generato magicamente l’ambiente del monte Beigua, quelle brume, quei suoni e quei giochi di luce tanto familiari al Popolo Dei Beig.

Il parere dei piccoli scrittori

 Chissà che non siano presenti qui tra di noi, ora?  Basterebbe sorridere forse? Allora finiamo con le parole di tre piccoli nuovi scrittori, non importa da dove arrivino e quale scuola rappresentino, ma certamente con la loro purezza e i loro sorrisi, sveleranno agli occhi di tutti se ci sono e dove sono.

Ti senti un pochino scrittore Alfredo?

“ Sì, questo lavoro mi ha rafforzato per fare l’attività di scrittore”.

Quindi farai lo scrittore da grande?

“Si”

Luca, quali emozioni ti ha dato partecipare a questo concorso?

Mi ha emozionato partecipare, perché ha rafforzato la nostra creatività mentale, perché non tutti i nostri testi precedenti erano molto creativi. Comunque abbiamo fatto il massimo ognuno di noi e siamo soddisfatti dei nostri lavori.”.

Ora sentiamo una scrittrice. Viola cosa ne pensi di quello che è accaduto oggi?

“Non lo so, è stato bello per me partecipare, perché poi è molto emozionante poter scrivere un racconto con personaggi che sono già stati scelti per altri racconti. Quindi per me è stato bello ed emozionante.”.

Per tutti. Leggerete questo libro di ventiquattro racconti fatto da voi, che siete scrittori, protagonisti e autori di tutto quanto?

La risposta ovviamente è stata un “SI” unanime. Queste le testuali parole dei piccoli scrittori. Dunque appuntamento alla presentazione del nuovo capitolo della favola dei Beig!!

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