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5 consigli + 1 anti stipsi e stai molto meglio

La stipsi

Stipsi: in bagno
Eh si, a volte è così! (By A. Talib)

La Stipsi (la stitichezza) affligge la maggior parte di persone che vedo in ambulatorio, ma anche quelle che mi seguono su Instagram.  

Una premessa importante da fare è che quando si ha un disturbo a carico dell’apparato digerente è assolutamente importante prima fare tutti gli accertamenti con il gastroenterologo per escludere patologie di base. Senza una diagnosi anche il trattamento successivo risulta difficile e si rischia di ricorrere a rimedi a caso, della nonna e del vicino senza ottenere un risultato.

Alcune delle considerazioni che mi sento ripetere più spesso sono infatti “le ho provate tutte e non funziona nulla”, oppure la classica domanda “cosa devo mangiare e cosa non devo mangiare”.
Se non si capisce qual è il problema di base della stitichezza potrete anche prendere delle “bombe” senza ottenere alcun risultato significativo.

Cos’è la stipsi funzionale?

Dal punto di vista della definizione la stipsi funzionale (ovvero in assenza di altre patologie di base) è definita come la presenza di due delle seguenti condizioni per almeno 3 mesi con sintomatologia risalente ad almeno 6 mesi prima della diagnosi. (Fonte Criteri di Roma IV)

  • Feci dure o a grumi in più di 1/4 (25%) delle defecazioni.
  • Sensazione di evacuazione incompleta in più di 1/4 (25%) delle defecazioni.
  • Sensazione di ostruzione/blocco in più di 1/4 (25%) delle defecazioni.
  • Necessità di aiuto con manovre manuali in più di 1/4 (25%) delle defecazioni.
  • Meno di 3 movimenti intestinali spontanei alla settimana.
  • Feci molli presenti raramente in assenza di lassativi.
  • Criteri insufficienti a diagnosticare una IBS.

Quali possono essere le cause

Escluse le cause patologiche (come stenosi, tumori, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie, celiachia…) alcune tra le cause più frequenti che riscontro vedono:

  • Insufficiente Idratazione.
  • Scarso apporto od eccessivo apporto di fibre.
  • Monotonia degli alimenti assunti e scarsa introduzione di grassi.
  • Sedentarietà.
  • Svegliarsi all’ultimo minuto.
  • Stress.

Ecco i 5 consigli per combattere la stipsi

  1. Corretta idratazione, bere a sufficienza soprattutto in questa stagione.
    Può essere utile al mattino al risveglio bere a digiuno due bicchieri di acqua solfata magnesiaca. Anche bere acqua calda durante la giornata è un ottimo rimedio
  2. Gestire il giusto apporto di frutta e verdura. Cosa significa?
    La giusta quantità di fibra (circa 30 gr al giorno) è fondamentale per far funzionare l’intestino, quindi chi non ne assume può trarre giovamento dall’introduzione delle 2 classiche porzioni di verdura e 3 di frutta.
    Esiste anche una categoria di persone che ne introduce troppa e in prevalenza cruda.
    Se ne fate parte suggerisco di alternare le verdure crude a pranzo e cotte a cena, non bollite ma ripassate in padella, magari con un po’ di olio ed erbe aromatiche.
    Anche le tecniche di cottura sono importanti per stimolare i movimenti intestinali.
  3. Mangiare sempre le stesse cose induce un tipo di disbiosi chiamata carenziale.
    Gli abitanti dell’intestino, i nostri amici batteri hanno bisogno di VARIETA’ per questo se li volete aiutare iniziate a variare gli alimenti che scegliete.
    Non sempre e solo insalata e pollo o pasta in bianco. Esiste una varietà infinita di alimenti da provare e che potranno stupirvi.
    Un’altra categoria di nutrienti fondamentali sono i grassi buoni. Smettiamola di demonizzare l’olio extravergine di oliva, se non lubrifichiamo sarà difficile risolvere la stipsi.
  4. Muoversi è fondamentale per tutto il nostro corpo. Stare tutto il giorno seduti tra macchina e ufficio non è l’ideale per chi soffre di stitichezza.
    Iniziare con una bella passeggiata anche breve prima di colazione, o dopo i pasti per digerire meglio potrà aiutare.
  5. L’intestino ha bisogno di tempo e di regolarità. A chi si sveglia all’ultimo minuto e non si prende il tempo di fare colazione con calma suggerisco di alzarsi un’ora prima.
    Ricordiamoci che come iniziamo la giornata ne determina l’andamento.

+1 collegato a tutti i punti precedenti

Lo stress cronico ci porta a vivere in apnea, il nostro sistema nervoso simpatico è continuamente attivo, mentre il parasimpatico (che ci calma) è dimenticato.
Fondamentale per i movimenti intestinali è ridurre l’attività del sistema simpatico ed attivare quella del parasimpatico.

Come fare?

Respirando, praticando un movimento regolare, passando più tempo nella natura, instaurando relazioni piacevoli e divertenti, ridendo, facendo sesso, dedicandosi ad attività che fanno staccare dai pensieri quotidiani, ritrovando quella creatività che avevamo da bambini e he abbiamo dimenticato.
Il nostro corpo non è programmato per i ritmi della vita odierna e ce lo fa capire in tutti i modi. So che non è facile, qualcuno penserà che si deve sempre correre per poter fare tutto.

Ma ne vale la pena?

“Forse è questo che la vostra pancia vi sta chiedendo di fare: di rallentare e di godere di più della vita”.

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