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Sono gli Animali che catturano gli uomini

Si. Sono gli Animali che catturano gli uomini nei quadri iperrealistici di “Mimesis. Ritratti animali”, personale di Marco Grasso al Museo di Storia Naturale di Milano

“Mimesis. Ritratti animali”

Non poteva esserci luogo più adatto a Milano del Museo di Storia Naturale per ospitare questa mostra personale del giovane pittore Marco Grasso, classe 1990, originario di Cuneo, esponente della wildlife art. “Mimesis, Ritratti animali” raccoglie le opere più recenti dell’artista, dal carattere iperrealistico. I suoi animali sono ritratti in modo da apparire più reali che nella realtà perché i vividi colori acrilici sono stesi con pennellate tanto precise da superare il ritratto fotografico. “Pellicce, piume, squame, carapaci sono indagati in modo estremamente dettagliato, con una precisione tale da rendere quasi tattile la superficie dipinta”, osserva la curatrice Elena Di Raddo. Il manto di questi animali, le loro piume sono dipinti con la minuzia di un pittore fiammingo e i loro atteggiamenti esprimono al massimo grado la loro personalità.

I ritratti degli animali selvatici

Prendiamo il ritratto del leone: ancor prima di mettere a fuoco l’immagine della belva che ci corre incontro con le fauci spalancate e gli occhi luminosi che ci fissano aggressivi, ne sentiamo il potente, terrificante ruggito. Le zebre invece ci frusciano accanto gentili, immortalate in un dolce gesto di affetto in cui si scambiano tenerezze strusciandosi il muso l’una con l’altra. La simpatica civetta, con i suoi occhi curiosi ci scruta fin quasi a metterci in imbarazzo, mentre il gorilla, appoggiato al tronco di un albero in un momento di stanchezza ci guarda di sbieco con uno sguardo malinconico.

Gli animali di Marco Grasso sono molto più che veri, sono reali, presenti, comunicano il loro carattere e trasmettono le loro emozioni. I dettagli sono tanto curati che non smetteremmo mai di guardarli perché ci rivelano particolari sempre nuovi e affascinanti.

Oltre a questi animali noti, sono ritratte specie rare come la tigre siberiana, il panda gigante e il leopardo delle nevi.

Il rispetto del mondo naturale

Marco Grasso fa parte dell’AFC, Artists for Conservation. Come spiega la curatrice Elena Di Raddo, per gli artisti di questo gruppo, “descrivere gli animali, isolati dal loro contesto, con una precisione che suscita ammirazione per la complessità, varietà e bellezza della natura in tutte le sue forme, significa anche essere consapevoli del valore della natura e della necessità che venga preservata”.

Dall’iperrealismo al ritratto concettuale

Accanto alle opere iperrealistiche, sono esposti anche alcuni ritratti di animali realizzati in quattro monocromi: il blu, il verde, il rosso e il color terra, che alludono a elementi ricorrenti in natura, con l’intento di riunire simbolicamente tutte le opere esposte in quanto parte di uno stesso e unico habitat naturale. Gli animali ritratti entrano qui in una dimensione mentale, per cui ciò che si vede non è mai solo quello che l’occhio umano percepisce, ma ciò che il pittore ci induce a vedere in modo immersivo, quindi a comprendere.

INFO

La mostra è promossa dal Comune di MilanoCultura e dal Museo di Storia Naturale, con il patrocinio del WWF.

Visita fino al 24 marzo 2024, con ingresso libero e gratuito, presso la sede del Museo di Storia Naturale di Milano, in corso Venezia n. 55 (MM Palestro), all’interno dei giardini di Porta Venezia. Orari di apertura: da martedì a domenica h 10:00 – 17:30. Informazioni: museodistorianaturalemilano.it

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