Rome Fashion Week 2024. Incontriamo i brand
Iniziamo a navigare in questo grande evento dedicato alla cerimonia e al bridal, Rome Fashion Week. La nostra Fashion PR Specialist Arianna Geronzi, viaggia attraverso gli stand con la sua solita curiosità…
Rome Fashion Week da “Solo gioie Curvy”
Presenti molti brand storici qui a Rome Fashion Week 2024, strutturati ed anche molte realtà artigianali che offrono capi ready to wear. Parlando con i titolari e referenti si respira un’aria molto dinamica ma non priva di incertezze visto il mercato attuale complesso e mutevole. Il rincaro dei costi dell’energia ha fatto innalzare i prezzi ed i piccoli brand fanno fatica.
Iniziamo il nostro giro alla Fiera Rome Fashion Week allo stand che ospita il brand “Solo gioie Curvy” che produce capi per taglie regolari e curvy e ci rapportiamo con il chairman Giuseppe Padovani, con spirito imprenditoriale ha continuamente investito per migliorare la competitività del fashion business, riuscendo a sviluppare in Italia un’efficace capillarità distributiva.
Questa impresa di Reggio Emilia, con trenta anni di esperienza è riuscita a crescere nel tempo e di affermarsi come punto di riferimento per la confezione di abiti pregiati.
Grazie all’inserimento dell’armo cromia hanno prodotto una ricca linea con tante tonalità per accontentare tutte le esigenze: la loro moda è molto elegante curata, ed i tessuti di proprietà, made in Italy.
I tessuti di Cimirro Alfonso
Incontriamo poi i Tessuti di Cimirro Alfonso, il referente, Cimirro Marco è a Napoli in zona Cis Nola, realizza delle capsule classiche e possiede vecchie licenze tra cui quella Pierre Cardin. Chiedo al Marco figlio del titolare in merito all’andamento delle vendite di licensing e lui mi risponde che “Di questi periodi le vendite vanno, ma con periodo di alti e bassi, il cliente purtroppo è volatile e si appoggia su diversi discorsi, prima era valore aggiunto sul marchio adesso il cliente cerca di cambiare a livello di tendenze. Succede che nomi che vengono pubblicizzati su emittenti nazionali abbiano grande risonanza e comincino a vendere in grande entità a discapito di chi fa della qualità la propria “ossessione” e che invece purtroppo ha poca visibilità ma da anni offre un prodotto di alta qualità”
“Dobbiamo confrontarci sulla valutazione del prodotto e cosa ai giorni nostri è “il giusto prezzo” e dell’importanza della qualità nelle vendite di un marchio storico come questa azienda, che continua nonostante le difficoltà a produrre un prodotto buono e di qualità con un tessuto altrettanto buono. Tutta la catena ne sta risentendo, come noi che siamo attivi da 40 anni”.
Prosegue Marco” Si arranca ed anche la fiera di Barcellona ha subito una discreta flessione. Il Cliente (buyer) nell’ acquisto va molto calmo”. Il buyer da sempre, tenendo in considerazione l’identità, le analisi di mercato e un target specifico il analizza le tendenze di moda, anticipa le esigenze dei clienti e assicurandosi che il mix di prodotti offerto rispecchi la visione e lo stile del negozio o del brand.
«La mia moda per far vivere i sogni»
Così si racconta Pignatelli che di certo non poteva mancare. Durante la mia visita allo stand mi confronto con un agente. Il noto brand storico adesso ha una nuova proprietà.
Il marchio, nato nel 1968 a Torino in una bottega di quattro metri quadrati, ha fatto il grande salto e ancora oggi è il punto di riferimento della moda cerimonia uomo.
Ci sono molti capi da uomo che sono i cosiddetti “Capi immagine” che servono per grandi eventi e sono utilizzati ed indossati da personaggi famosi per i loro eventi.
Vediamo i pezzi della Collezione base, che è effettivamente quello che “chiede” il mercato, Pignatelli è leader indiscusso di mercato e continua a investire e investire in pubblicità e il referente in stand mi dice “che investire “conviene” se vogliamo rimanere Top of Mind nella mente del cliente“.
Il classico è evergreen per Carla Ruiz
Rimangono leader di mercato spagnolo e molto ben radicati in Italia anche il brand Carla Ruiz, azienda di malaga, da venti anni sul mercato.
Chiedo “C’è attenzione al green per l’abito importante? La referente commerciale Stefania dice” l’azienda non si interessa a questo aspetto e propone una linea molto classica che si ripete nel tempo. Solo ultimamente la linea si è aperta con delle novità soprattutto nella linea da signora. Ovviamente sono presenti alla fiera di aprile a Barcellona “
Stefania, mi rassicura” Lavoriamo bene in Italia e manteniamo le posizioni, i cinesi sono diventati più seri ed i turchi sono cresciuti in qualità”.
Magia Moda by Floriana Formisano
Un altro grande brand è Magia Moda che ha tre “brand “firme” in fiera, due sono “Curvy “Curvy Allere” e “Flo atelier” e uno taglie regolari, che ha il nome della omonima stilista “Floriana Formisano”
La Stilista Floriana Formisano, titolare del brand omonimo, crea capi sartoriali e couture. Ultimamente il trend di vendita sono più taglie comode, dalla 46 alla 54.
Per le taglie normali di solito troviamo poca offerta e invece questo brand offre proposte interessanti e giovanili per creare nuovo appeal e interessare e affascinare le possibili clienti con “Effetto wow” grazie a ricchi ricami con perline nonché ricche cinture a contrasto, per esempio arancione su lilla.
“Arnita Mani Couture”
Sempre sotto la gestione di Giuseppe Bufalino è il brand, con cui mi confronto, “Arnita Mani Couture”. Questo brand spagnolo con produzione in Turchia ha una sua storia lunga 40 anni.
Gli spagnoli commercializzano un prodotto meno esclusivo a differenza del Made in Italy, una manifattura diversa, il capo è già costruito con un’idea più “vendibile” ma comunque con una ottima vestibilità. L’ azienda fa un prodotto molto commerciale “di vendita” molto ben recepito, soprattutto al sud.
Giuseppe Bufalino, professionista giovane e dinamico è responsabile dell’agenzia Nemar Studio, referente per le vendite di questa azienda in Sicilia, mi dichiara che” Adesso i diciotto anni fanno più business dei matrimoni. In questa collezione c’è molto glitter.” Direi un po’ troppo. 😊
Parliamo di accessori importanti: Marini Silvano
Tornando verso i nostri confini nazionali entro in contatto con la referente Naida Marini dell’azienda Marini Silvano, lei professionista marchigiana di Montappone, paese del cappello (c’è museo relativo) mi presenta la collezione uomo. Possiamo vedere tra i tanti cappelli anche le elegantissime mezze tube e cilindro. La scena è dominata dai cappelli panama, un cappello sempre desiderato dagli uomini eleganti.
Naida produce cappelli su misura con il rivestimento del tessuto dell’abito prescelto per completare un magnifico outfit. Insomma per lo sposo e la sposa non manca veramente nulla per mostrare un’eleganza senza tempo!
Musani: Il segreto per essere sempre alla avanguardia è la soddisfazione del cliente
Allo stand di Musani Leader del settore dal 1914 azienda familiare, alla quinta generazione parlo con Jack Musani l’erede di tutto il business. Come il nonno, il padre Amos a 17 anni, Jack non amava andare a scuola pertanto preferisce il lavoro di sartoria.
Da Tripoli, Libia, che era una colonia italiana, di fede ebraica, di origine livornese, si trasferiscono a Milano. Già in Libia commerciavano tessuti, e operavano come grossisti. Poi 40 anni fa cominciano ad importare abito da cerimonia Il Design è “totally Italian” specifica Jack. Arrivare dove sono adesso è stato frutto di caparbietà e tanta pubblicità.
Sono molto conosciuti ed hanno una rete vendite in Italia capillare, contano 700 prodotti in catalogo. Da Roma in giù sono richiesti e sempre comprati. Il segreto per essere sempre alla avanguardia, dice Jack è la soddisfazione del cliente.
Contano 700 capi di collezione per donna più Musani uomo, 8 linee dalla ragazza alla mamma. 8 taglie regolari e 8 conformate. Il prezzo medio al negoziante va dai 90 euro ai 300, il cliente finale invece prevede una cifra dai 350 ai 1200 al negozio. Una vasta gamma, molta scelta, ogni modello ha varianti colori scala taglia larga, conformato e regolare. In passato erano presenti alle fiere estere pensano di ritornare e riproporsi, forse ritornare a Las Vegas.
Sono concentrati a mantenere la posizione, e Jack afferma che “la crisi la soffre chi non si impegna in quello che fa, chi ama quello che fa tira fuori utili. L’ importante è fare quello che ami nella vita”.