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L’anno che verrà secondo il Direttore Alberto Lori

L’editoriale del nostro Direttore Alberto Lori. Nel fare gli auguri per l’anno che verrà, traccia un bilancio di quello che sta finendo o è già passato, a seconda di quando lo leggeremo. Questo è la trascrizione di quello che sentirete dalla sua viva voce. Sappiate soltanto che l’anno che verrà, sarà quello che sta scritto nella nostra personale lavagna. Buon 2024!

l'anno che verrà: 2024
2024 è qui!

L’anno che verrà dopo l’anno vecchio

Sta per concludersi un anno tribolato, anche se in verità altrettanto tribolati erano stati gli anni che hanno preceduto questo 2023. Di solito alla fine di dicembre giunge il momento di fare un bilancio dell’anno appena trascorso, ma che bilancio si può fare se alla base di ogni evento tribolato c’è qualcuno che soffia sul fuoco della paura di rinnovate pandemie, guerre, emergenze climatiche, dissesti economici contro cui ci si può difendere solo realizzando che la realtà dipende dall’angolo di visuale di chi osserva e che noi siamo la lavagna sulla quale il sistema di potere che governa il mondo disegna appunto pandemie, disastri ambientali, guerre, attentati, e via dicendo, ma basterebbe cancellare il gesso sulla lavagna, per ritrovarla intonsa, incontaminata.

Il Paese più bello del Mondo

Siamo nati nel paese più bello del mondo. Ogni tanto non fa male rammentarci che l’Italia gestisce il settanta per cento della produzione artistica mondiale, ha scorci naturali tra i più belli del pianeta, ha dato vita a uomini illustri in ogni campo dell’arte della cultura dello scibile che nessun altro paese può vantare nello stesso numero.

Non solo: in Italia, pensate: in appena lo 0,50 per cento della superficie del mondo, ci sono 7mila specie di vegetali commestibili (il Brasile, il secondo paese, ne ha 3300), qualsiasi regione italiana ha più specie vegetali di qualsiasi stato europeo, 58mila sono le specie di animali diverse tra terra e aria, in acqua salata e in acqua dolce (il secondo, la Cina, ne ha 20mila), in Italia abbiamo 1200 vitigni autoctoni, il secondo, la Francia ne ha 222, 533 colture di olive, la Spagna ne ha 70, 140 colture di grano duro, gli USA solo 6. Questa meraviglia si chiama biodiversità, una roba unica al mondo.

Noi, con il nostro giornale parliamo solo di questo, del meglio del made in Italy, di Arte, di imprenditoria illuminata, di successi sportivi, di cultura, non c’è spazio per eventi che incutono paura, anzi, il mio, il nostro auspicio per l’anno nuovo è che diventi sempre di più un faro di nuova luce che fughi le tenebre nei cuori, in fondo l’ombra nasce dalla luce e solo la luce può diradarla e sia la luce dei nostri buoni propositi a cancellare le brutture del mondo, ma se vogliamo farlo per davvero, per parafrasare il Dalai Lama, “per costruire la pace nel mondo, dovremmo costruirla in primo luogo dentro ciascuno di noi.  Amici, Buon 2024, che sia davvero l’anno della svolta e sia portatore di grandi soddisfazioni per tutti coloro che lo meritano. Alberto Lori.

L’editoriale del Direttore Alberto Lori

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