Balla poco il Gobbo ucraino di Notre Dame de Paris

Il Gobbo di Notre Dame de Paris
Nel lontano 1974 al Festival Internazionale del Balletto di Nervi venne la compagnia Le ballet de Marseille di Roland Petit che l’11, 12 e 13 luglio portò sul palcoscenico dei parchi Notre – Dame de Paris, balletto in due atti con la firma coreografica di Petit su musiche di Maurice Jarre. Lo stesso Petit era sul palco nel ruolo del Gobbo, con lui Denis Ganio, allora primo ballerino della compagnia, ed Elisabetta Terabust, splendida Esmeralda. La cifra originale e assolutamente inconfondibile di Petit si svelava qui nella sua interezza: la fonte letteraria c’è, certo, ma viene filtrata attraverso quella genialità, eleganza e dinamismo che hanno contraddistinto tutti i lavori del grande maestro. Naturalmente fu un grande successo.

Ieri, lunedì 31 luglio 2023, alle ore 21.15, il Nervi Music Ballet Festival ha riproposto lo stesso titolo, ma ad opera della Compagnia di Balletto del Teatro dell’Opera di Kharkiv, la musica scelta non è quella del contemporaneo Jarre, bensì dell’ottocentesco Cesare Pugni, in una coreografia di Yevheniya Khasyanova, Artista del Popolo dell’Ucraina.
La trama si rifà all’omonimo romanzo di Victor Hugo
La trama si rifà all’omonimo romanzo di Victor Hugo che vede protagonisti la zingara Esmeralda, il campanaro di Notre-Dame Quasimodo, l’arcidiacono Claude Frollo e il capitano degli arcieri reali Phoebus de Chateaupers. La scelta coreografica spinge sull’amore tra Esmeralda e Phoebus che eseguono svariati e complicati passi a due, mettendo troppo in secondo piano la figura di Quasimodo. Il Gobbo è poche volte in scena rispetto agli altri personaggi, mentre sappiamo tutti il ruolo fondamentale che svolge nella vicenda. Per fortuna non scompare la figura bieca di Frollo qui, per altro, interpretata da un buon danzatore.

Fare paragoni non è mai giusto, nè tantomeno elegante, ma è indubbio che lo spettacolo visto ieri sera a chiusura del Festival non regge il confronto con il lavoro di Petit. La versione della Khasyanova comprende anche l’insolito inserimento del personaggio della madre di Esmeralda, la prostituta Paquette Guybertaut “la Chantefleurie” che cercherà inutilmente di salvare la figlia, ma la coreografia generale è debole, come non è omogeneo il corpo di ballo. Solo qualche solista è riuscito a salvare la serata, ma diciamo che le lacune anche da un punto di vista scenico spingevano il pubblico a guardare più la luna piena che soprastava il cielo di Nervi che il palcoscenico.
L’intento è giusto
Resta da sottolineare il buon intento per cui questo spettacolo è avvenuto Genova. Di fatti La Fondazione Teatro Carlo Felice e il Comune di Genova, per esprimere la propria solidarietà al popolo ucraino, hanno fortemente voluto la presenza al Nervi Music Ballet Festival 2023 della Compagnia di Balletto del Teatro dell’Opera di Kharkiv.

