Terni e Narni. Alla scoperta della verde Umbria in 3 tappe
“Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte nume Clitumno!”

Terni, Narni e l’Umbria verde
Terni o Narni, comunque Umbria. Con un semplice verso Giosuè Carducci ha descritto meravigliosamente questa regione. Molto più modestamente nelle nostre colonne di Globe ci limitiamo a percorrere un viaggio di 7 giorni, in questa bella, tranquilla e verde regione. Tre puntate. Ogni settimana un percorso nuovo e qualche utile consiglio per chi vorrà visitare questi posti.
I luoghi invisibili
Ci sono città e luoghi che essendo fuori dai circuiti del turismo di massa, sono invisibili. Eppure nascondono tesori sotterranei, una grande tradizione enogastronomica e origini antichissime. È il caso di Terni e Narni, situate nella parte sud dell’Umbria a ridosso del Lazio.
Terni

Terni fu centro strategico sin dall’epoca romana, ma solo dopo il III secolo acquisì anche una propria diocesi. In realtà per avere il vero sviluppo bisogna attendere sino al 1885 quando si insediarono le produzioni di acciaierie, che decretarono lo sviluppo socio economico della città. Vi occorrerà un giorno per visitare il centro, partendo dal cuore: Piazza del Popolo. Qui sorge Palazzo comunale, circondato dai Palazzi Magroni, Fabrizi e Spada. Successivamente spostatevi verso l’Anfiteatro che rappresenta l’unico monumento romano ancora parzialmente integro e visibile e la Chiesa di San Francesco. Originariamente a navata unica, venne progressivamente ampliata fino a trasformarsi in un organismo a tre navate. Al suo interno trovate affreschi sul tema del Giudizio Universale della Cappella Paradisi.
Un balzo nel tempo

Infine un balzo nel tempo ci porta al 900, con la “Lancia di luce”, meglio nota come Obelisco di Arnaldo Pomodoro. Innegabilmente il simbolo moderno di Terni che raffigura l’evoluzione dell’arte fusoria dal ferro grezzo della base fino alla punta che sembra essere d’oro. Nella realtà, si tratta di cinque blocchi di acciaio inossidabile e proprio grazie all’utilizzo di varie leghe, l’acciaio inossidabile assume colorazioni diverse. Un peso complessivo di novanta tonnellate per un’opera d’arte alta trenta metri. Lasciato il centro di Terni, seguite la direzione per Narni e in pochi chilometri sarete tra le verdi colline umbre.
Narni

Narni, nota come Narnia, fu insediata dai romani nel 300 a.C. come importante fortificazione per la costruzione della via Flaminia. Le sue origini sono quindi antichissime, il vero spirito che prevale è quello medievale. Un reticolo di vie, viette, piazze, scalinate e belvederi del centro storico. Vi suggeriamo di parcheggiare il camper seguendo l’indicazione del parcheggio posto nella parte bassa della cittadina, dove troverete gli stalli dedicati al camper e il carico e scarico delle acque. Da qui potete proseguire a piedi sino agli ascensori che vi porteranno nel cuore storico.
Il centro storico
La prima tappa è la Porta delle Arvolte, la cui costruzione fu realizzata a fine del 1400 e dove ai fianchi troverete i due torrioni con le feritoie e le bocche di fuoco. Proseguendo su via Roma arriverete a Piazza Garibaldi dove al centro c’è l’omonima fontana. Ricostruita in seguito al saccheggio del 1527, ha la caratteristica di avere una forma poligonale. Poco distante, dopo Porta Romana, attraverserete l’arco del Duomo di San Giovenale, patrono della città. L’ingresso principale della Cattedrale è quello in Piazza Cavour, anche se quello più imponente è senza dubbio il laterale in Piazza Garibaldi.
Da non perdere
Più recenti e da non perdere sono Palazzo dei Priori (con la bella torre civica e la loggia del Gattapone), il Palazzo del Podestà risale al XIII secolo, la chiesa di San Domenico, un complesso religioso edificato nel XII secolo, la suggestiva la cappella del Rosario con volta affrescata da artisti fiamminghi del Quattrocento e infine la chiesa di Sant’Agostino che custodisce un’edicola dipinta del Quattrocento di Pier Matteo d’ Amelia. Sin qui la storia, non dimentichiamo che Narnia è famosa per le sue “cronache”.
Le cronache di Narnia
Noi vi mettiamo la pulce nell’orecchio: e se “le cronache di Narnia” non fossero solo una fiaba per bambini, ma fossero realmente ispirate da una storia vera ambientata a Narni nel 1979? In quell’anno un gruppo di ragazzini chiamato “la banda del buco” scoprì un passaggio segreto sotterraneo che portò a Narni sotterranea. Immergetevi sotto alla città e fate una visita guidata, nei meandri della storia narnese. Grazie agli scavi archeologici, è stata scoperta e restaurata una cripta del XII secolo e l’abside di quella che un tempo era la cattedrale della città, Santa Maria Maggiore. La visita nei Sotterranei non è una visita convenzionale, la storia di cui parliamo è iniziata secoli fa con l’istituzione del Sant’Uffizio, ma continua ancora oggi ad intrecciarsi con il presente.
Narni sotterranea

Narni sotterranea è un insieme di fortunate scoperte e coincidenze che hanno portato alla luce pagine della nostra storia. Alcune anche terribili come la stanza delle torture e le carceri, altre piene di affascinati vicende come quella del Bigamo di Narni. La visita dura mediamente un’ora e mezza e si può fare anche con audio guide in inglese, francese e tedesco o testi scritti in olandese, spagnolo, russo, polacco, portoghese, ebraico, ungherese comprese nel prezzo del biglietto. Su prenotazione i locali sono accessibili a diversamente abili su carrozzina, non vedenti e sordomuti. I cani sono ammessi purché al guinzaglio.
Il percorso guidato e quello virtuale

Il percorso guidato inizia dal complesso conventuale di S. Domenico con l’ingresso in una chiesa del XII secolo, scoperta solo nel 1979, da sei giovani speleologi, che conserva affreschi tra i più antichi della città. Qui guardate sotto i piedi attraverso il pavimento vetrato, potrete vedere i recenti ritrovamenti archeologici e grazie ad una suggestiva ricostruzione virtuale, si potranno comprendere le varie fasi storiche che hanno interessato l’antica chiesa sotterranea. Attraverso un varco nella muratura si passa in un locale con una cisterna romana, probabilmente resto di una domus. In questa sala, grazie a degli effetti speciali, si potrà entrare in maniera virtuale nei cunicoli dell’acquedotto Romano della Formina.
Il Tribunale dell’Inquisizione provoca una profonda suggestione
Subito dopo, percorrendo un lungo corridoio, si giunge in una grande sala, dove avevano luogo gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Qui io ho avvertito una grande e profonda suggestione. Quest’ambiente è chiamato Stanza dei Tormenti nei documenti ritrovati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino e qui vedrete i principali strumenti di tortura. Adiacente a questa stanza, c’è una piccola cella, unica nel suo genere, che documenta con segni graffiti sulle pareti le sofferenze patite dagli inquisiti.
Un’esperienza storica straordinaria e coinvolgente
Uno di questi è Giuseppe Andrea Lombardini, che per uno sfortunato gioco del destino ha fatto si che lui stesso, guardia dell’Inquisizione, fu arrestato per aver favorito la fuga di un suo compagno d’armi. Nella realtà fu semplicemente incastrato e si dichiarò sempre innocente. Il Lombardini ha fatto arrivare ai giorni nostri, una serie di messaggi con codici grafici, simboli alchemico massonici ad oggi, non ancora completamente decifrati. Gli ambienti sono adatti a tutti, anche ai claustrofobici, grazie alle numerose aperture verso l’esterno lungo tutto il percorso. Personalmente la reputo una delle esperienze storiche più coinvolgenti.
Dove sostare con il camper, caravan o tenda?
Vi suggerisco due soluzioni a seconda della stagionalità in cui decidete di visitare la città. Nel periodo estivo il Camping Monti del Sole a Narni (TR) , nel resto del periodo potete sostare Area Camper di Terni (Via G. Lombardo Radice, 19, 05100 Terni TR) oppure presso il parcheggio camper di Narni (TR) in Via del Suffragio 185
Cosa mettere in dispensa del caravan o del camper

Siete al confine con il Lazio, nella zona sud dell’Umbria, dove la tradizione per il buon vino è molto sentita. Mazzocchi Maurizio erede del Cavalier Mazzocchi, è il titolare dell’azienda Fattoria Giro di Vento ed è una delle realtà vitivinicole più importanti della provincia di Terni. Quattro sono i vini che vi consiglio di mettere in dispensa in camper: Raggio, Pura Vitae, Cento Albe e Spiffero. Ogni nome ha una sua origine precisa che vi racconterà Maurizio, durante il tour nelle vigne e la degustazione. E non di meno, mettete nel mobile in cucina anche una bottiglia di olio Evo dell’azienda agricola. L’olio umbro a differenza di quello toscano è molto più profumato e corposo.
Cosa ordinare a tavola
Narni è un caratteristico luogo dove assaporare la cucina umbra, vi sono infatti numerosi ristoranti dove poter mangiare e riposarsi dopo la visita alla città e i suoi dintorni. Io vi suggerisco seduti a tavola di non farvi scappare La Bandiera, una specie di peperonata tipica della cucina umbra. Praticamente un contorno di zucchine, patate e peperoni tagliati a listarelle o cubetti, fatti stufare in padella rigorosamente con olio extravergine d’oliva, pomodoro e cipolla.
Poi un altro piatto semplice è la Brosega: a base di pomodori saltati in padella con un soffritto di cipolla uniti a cui si uniscono solo in ultimo le uova da strapazzare. Per i primi scegliete quelli fatti a mano e con ingredienti come funghi, asparagi e tartufo. Io vi suggerisco le pappardelle o gli gnocchi di patate conditi con il sugo derivante dalla lunga cottura di anatra, lepre o cinghiale! Sono Strepitosi, così come il piccione arrosto.
Finite con un buonissimo dolce “povero”
E per finire come dimenticarsi del Brustengolo, un dolce povero abbastanza diffuso nelle campagne narnesi, fatto un tempo con la farina di granturco, uvetta, pinoli, noci, nocciole, sottili fette di mele. Posto su stampi rettangolari, viene cotto normalmente nel forno e si consuma freddo. E ora ecco dove vi suggerisco di fermarvi: La Gallina Liberata, in Vicolo Belvedere, 13 ovvero appena usciti dall’ascensore del parcheggio. Il secondo luogo che vi suggerisco è La Bottega del Giullare in Via Giuseppe Garibaldi,12.
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