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Assisi, Foligno e Spoleto. Ancora nel cuore dell’Umbria

Assisi - Basilica San Francesco
Notturno della Basilica di San Francesco ad Assisi – By Stefano Pertusati (lic.CC BY-NC-SA 2.0)

Assisi, Foligno e Spoleto

Per la seconda tappa nella verde Umbria, abbiamo scelto di portarvi in tre scrigni pieni di storia e religiosità.  Assisi, Spoleto e Foligno. Tre luoghi dove vi sentirete orgogliosi di essere italiani e dove vi suggeriamo di indossare un paio di scarpe comode. Dove sostare con il camper, caravan o tenda?

Possiamo suggerirvi l’Agriturismo Il Giardino degli Elfi, in località Cantalupo a Bevagna (Perugia).

Assisi

Assisi. Parcheggiato il camper nei parcheggi all’ingresso della città, indossate le scarpe e andate a scoprire la città simbolo della pace, che si identifica con uno dei santi più amati e venerati al mondo, San Francesco d’Assisi. Iniziamo proprio dalla magnifica Basilica di San Francesco. Costruita nell’XIII secolo e composta da due parti, talmente diverse da essere complementari: la Chiesa Inferiore e la Chiesa Superiore.

Assisi - Basilica di giorno
Ancora Assisi e la Basilica di giorno – BY Ritapecciarosa

La Chiesa Inferiore

L’ingresso nella parte inferiore, avviene attraverso le belle porte di quercia scolpite da Niccolò da Gubbio. Proseguendo in fondo alla navata potrete ammirare la cappella di Santa Caterina, costruita dal famoso cardinale Albornoz, che la scelse come luogo di sepoltura. Volgete lo sguardo verso le cappelle laterali, dipinte da artisti del calibro di Giovanni da Cosma e Taddeo Gaddi, così come la volta della navata che è una vera e propria opera d’arte con affreschi ad opera di diversi artisti tra cui Simone Martini, Giotto e la sua scuola. L’altare maggiore posto al fondo della navata è eretto in corrispondenza della tomba di San Francesco, sopra il quale troneggiano quattro grandi affreschi in cui Giotto ha glorificato le tre virtù fondamentali della Regola francescana: Povertà, Obbedienza e Castità. Dalla Chiesa Inferiore si può scendere alla cripta nella quale riposa la salma del Santo.

La Chiesa Superiore

La Chiesa Superiore invece conquista per la sua famosa facciata gotica lineare e raffinata al cui centro troneggia un bellissimo rosone. Una volta dentro sarete circondati dalla luce che entra dalle artistiche vetrate, in contrasto con la Chiesa Inferiore nella quale la luce scarseggia. La parte superiore è ricoperta di affreschi che narrano del Vecchio e Nuovo testamento, la cui attribuzione è ancora incerta dopo la tesi che voleva affidare la paternità a Giotto e a Cimabue. Le pareti inferiori sono invece certamente opera di Giotto e della sua scuola.

Verso il cuore medioevale di Assisi

Una suggestiva immagine – By Ritapecciarosa

Lasciata la Basilica dirigetevi verso il cuore medievale, Piazza del Comune attorno a cui spicca il Tempio di Minerva, risalente al I secolo a.C. Un vero gioiello d’arte antica. Proseguite e dirigetevi in Piazza S. Chiara, dominata dall’omonima Basilica. All’interno della Basilica di S. Chiara, potete ammirare i resti della Santa e il bellissimo crocifisso ligneo che secondo la leggenda, parlò a S. Francesco. A questo punto se avete conservato ancora qualche scatto nella memoria del vostro smartphone, spostatevi alla Rocca Maggiore da cui avrete una vista stupenda sulla città intera e su parte della vallata!

Cosa mangiare a Assisi? 

Quattro sono le specialità Assisane: Pecorino. Ciauscolo, salame spalmabile costituito da un impasto di carne di maiale. Umbricelli, (chiamati dialettalmente umbrichi, umbrichelli o umbrichelle), grossi spaghetti fatti a mano, al tartufo o alla norcina. Rocciata, dolce di origine medievale tipico di Assisi, ripieno di mele, nocciole, noci e uvetta. Dove mangiarle? Ecco qualche suggerimento: Nonna Nini in Via S. Rufino, 4. Osteria La Piazzetta dell’Erba Via S. Gabriele dell’Addolorata, 15/b.

Spoleto

Spoleto. Non basta un giorno per conoscere e visitare Spoleto, perciò vi ho selezionato tre luoghi simboli della cittadina. Innanzi tutto, Spoleto fonda le sue origini nella preistoria, divenuta colonia romana passò successivamente ai Longobardi e poi ai Franchi, ma fu durante il Rinascimento che la città di Spoleto passò dall’essere un centro prettamente strategico, per via della sua posizione, a un centro culturale. Dovette questo cambiamento alla fondazione dellAccademia degli Ottusi che si occupava (e si occupa tutt’ora come Accademia Spoletina), di promozione di ricerche storiche, scientifiche, artistiche e umanistiche in città attraverso donazioni, corsi, laboratori e incontri.

La Rocca Albornoziana

Spoleto La Rocca – By Missglock

Il cuore storico è servito da una serie di scale mobili che corrono lungo il crinale della collina e la prima tappa da visitare è la Rocca Albornoziana. Voluta dal papa Innocenzo VI come sistema per rafforzare il potere della chiesa nei territori dell’Italia centrale. Non a caso fu eretta in occasione del ripristino di Roma come sede pontificia, dopo l’intervallo ad Avignone, in Francia. La sua forma regolare con torri angolari, ospita il cortile delle Armi, destinato ad ospitare eventuali truppe e il cortile d’Onore per i governatori della città. Al piano terra si trovavano le cucine, i laboratori e gli uffici per i funzionari. Al piano superiore si trovavano le residenze dei governatori e dei personaggi illustri. All’interno attraverso un imponente scalone, raggiungete una delle sale più importanti di tutta la Rocca: il salone d’onore. Destinato ad ospitare banchetti, feste e cerimonie, in realtà non fu mai portato a compimento.

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Il Ponte delle Torri

Il secondo luogo da mettere in agenda è il Ponte delle Torri che dopo aver lasciato la Rocca lo si raggiunge in pochi minuti a piedi. È il simbolo per eccellenza di Spoleto ed ha origini antichissime. Si pensa che sia stato realizzato nel tardo medioevo e che venne costruito su di una struttura già esistente di epoca romana. Originariamente faceva parte di un acquedotto romano, mentre oggi scavalca il corso del fiume Tessino. Dieci arcate non omogenee nelle dimensioni, che sviluppano una lunghezza di 230 metri.

Il Duomo di Spoleto

Assisi - Duomo Spoleto
Il Duomo – By F.Manasse

L’ultima tappa spetta al Duomo di Spoleto: la cattedrale di Santa Maria Assunta. Venne costruita tra la metà del XII secolo e gli inizi del secolo successivo su di un edificio religioso già esistente risalente all’VIII secolo, la chiesa di Santa Maria del Vescovato. Tutti gli interni vennero completati nel XII secolo, compresa la facciata e il campanile. La facciata esterna, costruita in pietra chiara, è caratterizzata dal porticato di cinque archi, posto davanti all’ingresso. La pianta all’interno, in stile barocco, è a croce latina, suddivisa su tre navate in cui si susseguono sei campate. Molto caratteristiche sono le Cappelle del Santissimo Sacramento, con ben quindici affreschi che decorano il soffitto. La cappella di Sant’Anna, più nascosta, è un vero scrigno con il suo pavimento romanico. La cappella delle reliquie, caratterizzata sui tre lati da dei preziosi arredi, noti come l’Armadio delle Reliquie e risalgono alla metà del XVI. Per visitare tutti e tre i luoghi è necessaria mezza giornata.

Cosa mettere nella dispensa del camper o caravan

Cosa mettere nella dispensa del camper o del caravan? Non fatevi sfuggire una tappa presso La Tenuta San Lorenzo Vecchio a Foligno e mettete in dispensa olio e vino!

A Tavola

Cosa ordinare a tavola?

A Spoleto assaggiate il “pilotto”: capretti, agnelli, polli, piccioni, quaglie, e tordi che a Spoleto vengono cotti in modo accurato che rende le loro carni particolarmente appetitose. Si tratta del cosiddetto “pilotto” che è un bel pezzo di lardo arrotolato “ad imbuto” in un foglio di spessa carta paglia. Quando la carne è arrivata a metà cottura si incendia la carta del “pilotto” che va tenuto un po’ in alto sopra lo spiedo per lasciarvi cadere la pioggia di gocce di lardo fuso e bollente. 

Foligno l’invisibile

L’ultima cittadina è l’invisibile Foligno. Sottovalutata da chi vuole visitare l’Umbria è in realtà una gran bella cittadina con una posizione “strategica” al centro dell’Umbria. Si differenzia dagli altri borghi dell’Umbria, per non essere arroccata su una collina, ma è in pianura.

Il Duomo

Assisi - Foligno San Feliciano
Foligno San Feliciano – By F.Manasse

Per visitarla vi suggeriamo di iniziare dal Duomo di San Feliciano attorno al quale trovate i caffè storici, localini e taverne con sfondo archi, cortili e palazzi. Per giungervi, attraversate le mura cittadine, proseguite per le antiche porte e percorrete il corso principale di Foligno fino appunto al Duomo. La piazza è arricchita anche dal palazzo comunale, nonché dal quattrocentesco palazzo Trinci, sede di una pinacoteca caratterizzato da una faccia neoclassica e da una spettacolare scala gotica.

Altri luoghi da non perdere a Foligno

Non fatevi sfuggire la visita alla biblioteca comunale. La chiesa di San Giacomo e soprattutto l’oratorio della Nunziatella, dove è possibile vedere il “battesimo di Gesù” e il “padre Eterno” del Perugino. Per il resto, se Narni che abbiamo conosciuto nella scorsa tappa è considerata il centro geografico d’Italia, per i folignati Foligno è il centro del mondo. A testimoniarlo ci sarebbe un birillo rosso al centro del biliardo del Gran Caffè Sassovivo posto appunto a “lu centru de lu mundo”.

Cosa mangiare a Foligno

Oltre ai prodotti tipici dell’Umbria tutta (tartufi, funghi, cacciagione, salumi, etc.) a Foligno vi suggeriamo, gli spaghetti col rancetto con pomodori, pancetta e maggiorana e il piccione

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