Sicilia in 7 giorni. Coast to coast dal mar Ionio al Tirreno
Sette giorni in Sicilia
La Sicilia in sette giorni. Un altro viaggio in camper, per scelta di vita. Un altro racconto bello e lungo come quello descritto nella verde Umbria, nel cuore dell’Italia. C’è tanto da raccontare e c’è c’è tanto da scoprire e da scrivere sulla “Trinacria”. Terra antica, calda e ricca di cultura mediterranea. Divideremo in tre parti questo racconto di viaggio e assaporeremo di volta in volta, la bellezza e i sapori della nostra grande isola.
La Sicilia
Invasa più volte da diversi popoli, ricca di storia e cultura enogastronomica, ideale per affrontare l’inverno con temperature molto miti, la Sicilia è una delle mete più ambite dai camperisti. Sette giorni in Sicilia per visitare tre luoghi simbolo: l’Etna, il barocco di Modica e Scicli e per ultimo Trapani.
Il programma
- Durata: 7 giorni, da Catania a Trapani.
- Km percorsi: 500 km.
- Adatto a tutta la famiglia e agli amanti della buona tavola. Animali ammessi in ogni struttura.
- Cosa portare: scarpe comode, racchette da trekking, costume da bagno, crema solare.
- Quando? Ideale la primavera, l’ autunno e l’inverno. In estate attrezzatevi, troverete temperature molto alte e sole molto forte.
- In tenda, con il caravan o con il camper, vi porto a visitare una delle isole più belle del Mediterraneo. Per molti considerata la meta delle vacanze estive, io vi suggerisco tre tappe da visitare tutto l’anno, ma soprattutto come scritto sopra, in autunno, primavera e inverno. Si parte da Catania per la prima tappa sul vulcano più alto d’Europa, l’Etna.
Tappa 1
Tappa 1 (20 km): Catania – Nicolosi (CT). L’Etna: “A Muntagna scassau”, la montagna che spacca.
Per i catanesi l’Etna è la montagna e quando erutta, si dice che “spacca”. Guai a parlare dell’Etna al maschile come “il Vulcano” e per parallelo, mai chiamare arancina, ma arancino uno dei più famosi cibi da strada siciliani. In questo caso la rivalità è con Palermo dove si chiama arancina. Fatte queste due raccomandazioni, la prima tappa parte proprio da Catania per salire la montagna e immergersi in un paesaggio lunare.
Dove Sostare
Il punto strategico dove sostare con camper, caravan o tenda è il Mons. Gibel a Belpasso, vicino a Nicolosi chiamato la porta dell’Etna. L’area camping è aperta tutto l’anno e offre tutti i servizi per la sosta: bagni con lavanderia/asciugatrice e con acqua calda gratuita, area picnic e barbecue, zona giochi per i più piccoli e 35 piazzole ombreggiate attrezzate di corrente elettrica. I proprietari sono del luogo e quindi vi portano personalmente a visitare il territorio, a scoprire i luoghi dove mangiare i migliori prodotti siculi, oltre che a scoprire le colate che si sono susseguite nel corso dei secoli. Camminerete sulla lava fredda e la mattina farete colazione con un delle paste di Condorelli. Vi suggerisco l’Iris con la crema bianca.
Direzione Etna
Partendo da Catania dirigetevi in direzione dell’Etna e seguite le indicazioni per Nicolosi ed entrate nel Parco dell’Etna. L’Etna, patrimonio Unesco, è il vulcano attivo più alto d’Europa ed è uno dei simboli per eccellenza della Sicilia. Per visitarlo è necessaria però qualche informazione di rilievo perché ci sono diversi percorsi da fare a piedi e spesso è necessario appoggiarsi a una guida locale. Ragion per cui vi suggerisco di visitare la sede del Parco dell’Etna, situata a Nicolosi all’interno dell’ex Monastero Benedettino San Nicolò La Rena. Al piano terra c’è il Museo Vulcanologico che racconta la storia dell’Etna, illustrandone la formazione e le caratteristiche.
Da qui parte il Sentiero del Germoplasma, una sorta di parco botanico con erbe aromatiche e officinali, alberi da frutto e vigne. Non dimentichiamo che la montagna Etna (perché guai, parlare al maschile dell’Etna a un siciliano!), dicevamo la montagna Etna, arricchisce il territorio circostante con la sua cenere, che conferisce una ricchezza di sali minerari e sostanze organolettiche a tutte le coltivazioni.
I vini prodotti sotto il vulcano sono di altissimo valore. La produzione di frutta e miele, trova giovamento proprio dalla presenza del vulcano, della sua cenere e dal fatto che ripara dai venti.
Se amate passeggiare visitate i crateri
Se amate passeggiare, infilate gli scarponcini da trekking e visitate i crateri. Quello Centrale è sicuramente più impegnativo come percorso e soprattutto da fare con una guida.
Decisamente più semplici da raggiungere i 5 “crateri silvestri” sul versante sud, ormai spenti dove trovare il Rifugio Sapienza del CAI. Dal rifugio, situato a 1900 metri, potete camminare sul cratere inferiore, che si trova vicino al ristorante, oppure sul cratere superiore, da cui si gode un paesaggio fantastico. Se il vostro obiettivo è salire oltre e vedere alcuni crateri attivi, i cosiddetti “Sommitali”, accanto al Rifugio Sapienza parte la funivia che conduce a 2500 mt, da cui poi si può proseguire con un bus fuoristrada fino a 2900 mt, con l’accompagnamento di guide esperte.
Gli altri itinerari
Lasciati i crateri vi suggerisco alcuni itinerari semplici come il “sentiero schiena dell’asino”, lungo 5 km con punto di partenza vicino al Rifugio Sapienza, oppure il sentiero dei Monti Sartorius, di 4 km e che parte dal Rifugio Citelli. Se invece volete godervi lo spettacolo, ma senza stancarvi a piedi, c’è un treno storico chiamato Circumetnea che parte da Catania Borgo e arriva a Riposto. La linea ferroviaria inaugurata a fine 800, non arriva ovviamente ai crateri, ma attraversa piccoli paesi dove è possibile fermarsi e poi riprendere il treno. Vedrete paesaggi lavici davvero molto suggestivi.
Infine sapevate che nel periodo invernale si può sciare sull’Etna? È una delle esperienze più uniche e indimenticabili che abbia provato. I comprensori dell’Etna sono due: quello di Nicolosi a sud, di maggiori dimensioni, e quello di Piani di Provenzana – Linguaglossa sul versante nord. Ogni comprensorio include piste di diversa difficoltà.
Dove mangiare
Rifugio Sapienza con tipico ristorante di montagna che propone specialità siciliane e pizze. La Terrazza dell’Etna. Un ristorante self-service che propone una cucina siciliana a 2000 metri, con piatti casalinghi e semplici. Ristorante la Cantoniera, locale semplice e con una vista mozzafiato che accoglie i turisti con specialità rustiche tradizionali.
Appuntamento al 19 di Aprile per la seconda tappa: Modica-Noto-Scicli.