Ybor City, la Little Italy della Florida
Ybor City: gli italiani in America
Quando si parla di italiani in America, si pensa immediatamente agli scorci di New York o di Chicago di inizi Novecento, destinazione di tanti connazionali che cercavano nelle grandi metropoli l’opportunità di realizzare in qualche modo il loro sogno americano. La maggior parte di questa generazione di emigranti ha mosso i primi passi sul suolo americano in un luogo che è ormai diventato una leggenda: Ellis Island a New York. Nel 1880 erano 300.000; nel 1890, 600.000; nel decennio successivo, più di due milioni. Nel 1920, quando l’immigrazione iniziò a diminuire, più di 4 milioni di italiani erano giunti negli Stati Uniti e rappresentavano più del 10% della popolazione della nazione nata all’estero.
Senza dubbio le comunità italiane più grandi negli Stati Uniti sono state e continuano tuttora a essere situate sulla costa est, in città come New York, Boston e Filadelfia, ma nel profondo sud dell’unione americana, sulla costa del Golfo del Messico ancora oggi si mantiene viva la cultura tricolore tra stereotipi, storie di gangster e mafiosi e cucina italiana: benvenuti a Ybor City.
Little Italy a Ybor City
Ybor City oggi è parte integrante della città di Tampa, la terza area metropolitana più’ grande della Florida, ma conserva un’identità unica, che la converte nella Little Italy dello stato del sole, lo ricorda il monumento agli immigranti che celebra l’audacia di chi ha attraversato un oceano alla ricerca di nuove opportunità’. Fin qui sono arrivati italiani provenienti soprattutto dalla regione sudoccidentale della Sicilia, dalle aree cioè di Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Bivona e Cianciana patria delle coltivazioni di mandorle, pistacchi, olive, lino.
Nella baia di Tampa il commercio dei sigari
L’area della baia di Tampa si rese presto una destinazione attraente per questi immigranti, che incontrarono nel commercio dei sigari un’alternativa senza dubbio migliore alle condizioni di lavoro estenuanti delle comunità’ produttrici di zucchero della Luisiana o di altri stati del sud. Ma gli italiani arrivarono nella città dei sigari senza alcuna abilità nella produzione del tabacco, mercato, si direbbe oggi, dominato da esuli cubani. Non erano competitivi, ma questo fu solo all’inizio, poi tutto cambiò.
Come spesso accade ed è accaduto in altri ambiti, l’arte di arrangiarsi ha avuto la meglio. Presto gli uomini, ma soprattutto le donne italiane diventarono abili fabbricanti di sigari, fondando aziende, aprendo piccoli e medi negozi del distretto commerciale e in pochi anni, oltre il 20% delle aziende e dei lavoratori dell’industria del tabacco erano di proprietà di italoamericani.
Ma dall’Italia, si sa, non arrivarono solo persone con tanta voglia di lavorare o di costruirsi un futuro migliore in un altro continente. In questa parte remota dell’America, tra palme, spiagge di arena bianchissima e una città ancora poco sviluppata, si stabilirono varie famiglie italiane, il cui cognome ancora oggi rimanda a momenti di sangue, terrore. Le strade di questo quartiere non erano poi tanto diverse da quelle di metropoli come Chicago e New York, con gangster, mitragliette e morti ammazzati per le strade.
L’identità unica di Ybor City
Un secolo dopo, oggi, Ybor City mantiene una identità unica, che non si ritrova in nessun altro luogo della Florida. Ancora oggi, la principale attività commerciale di questo che ormai è un quartiere, è proprio la produzione dei sigari cubani fatti a mano, cha attirano centinaia di turisti che ogni giorno sbarcano dal vicino porto delle crociere. Dell’eredità italiana oggi è rimasto ben poco di visibile, ma proprio a metà della settima avenue, la strada principale, sorge orgoglioso, tra tanti ristoranti italiani con nomi che ricordano il rinascimento o santi vari, il Club Italiano che sfoggia sulla sua facciata il simbolo della trinacria, in ricordo di questi valorosi immigranti che in questa parte dell’America hanno cercato fortuna o si sono consegnati all’immortalità o per lo meno alle leggende metropolitane per essere gangster degni di Al Capone.
Un pezzo di storia d’America che si intreccia con un pezzo di storia degli italiani
Senza dubbio Ybor City resta fuori dai giri turistici di massa, dove campeggiano Miami per le sue “vibes” o Orlando per i suoi celebri parchi di divertimento. Ma Ybor City senza dubbio è un luogo da visitare, per poter vivere e toccare con mano un pezzo della storia d’America rimasta praticamente intatta e che si intreccia con un secolo di storia dei nostri connazionali. Ancora oggi, quando si cammina per queste strade, sembra quasi di sentire tra il rumore delle macchine d’epoca i dialetti del nostro sud.
Giornalista televisivo USA