Violenza economica. Riconoscila per ricostruire la tua libertà
La violenza economica
La violenza economica, care amiche e amici, è un’altra forma di coercizione invisibile e subdola identificabile tra le violenze psicologiche. Si traduce in atti di controllo dell’utilizzo di denaro, minacciando ogni forma di autonomia e indipendenza. La violenza economica, fa parte di un filone di argomenti che trattiamo periodicamente. Servizi e articoli che mettiamo a disposizione di chi legge, per riconoscere e combattere gli abusi tra le persone. Per prevenire il più possibile, prima che il male possa essere perpetrato.
Come si manifesta
Si manifesta con il controllo esclusivo dell’economia familiare fino al raggiungimento finale dell’appropriazione indebita dei beni personali del partner. Per ottenere questo risultato, spesso si “usano” frasi svalutanti quali: “tu non sai gestire il denaro”; “questa è roba da uomini, ci penso io, tu occupati della casa“. La vittima di un tale sopruso, viene condizionata al punto da evitare la possibile ricerca di un lavoro o di un’occupazione. Deve restare soggiogata al potere del partner in posizione di “superiorità economica”.
A volte chi subisce tale violenza ha difficoltà a riconoscersi come vittima. La causa è spesso legata a insufficiente cultura e purtroppo a radicati retaggi psicologici sorpassati e sbagliati. Ancorati a una concezione patriarcale che vede nella figura dell’uomo, il preposto unico ad assumere il controllo economico all’interno del nucleo familiare. È il travestimento mentale che adduce tale violenza, che maschera la verità e gli obiettivi veri, usando false parole di generosità e premura. Ingannando facilmente la parte debole, che subisce.
I livelli della violenza economica
Esistono tre livelli di violenza economica:
- Il primo livello riguarda il controllo e l’esclusione della donna, nella gestione delle risorse finanziarie.
- Il secondo priva la libertà di scelta della donna, ad esempio nelle spese e nelle piccole azioni quotidiane.
- Al terzo livello invece la vittima viene costretta e manipolata a cedere il proprio patrimonio e/o firmare documenti in cui si impegna in eventuali debiti a sua insaputa.
La maggior parte delle volte scatta il ricatto coniugale, qualora la donna decidesse di separarsi. Il manipolatore è consapevole e fa leva proprio sull’instabilità economica, essendo perfettamente consapevole che questa è l’unica via percorribile. Privata di ogni opportunità lavorativa e/o di disponibilità economica, la vittima è completamente alla mercè del suo carnefice, che paradossalmente si impone come unica scelta alla sopravvivenza.
Per riappropriarti della tua vita e riacquistare la fiducia nelle tue risorse, se ti riconosci in questa situazione, rivolgiti ad un centro antiviolenza e/o chiama il 1522 numero antiviolenza attivo h 24, 7 giorni su 7.
Cerca il tuo potenziale e sfruttalo per ricostruire la tua libertà!