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“Via della Creatività” a Gorizia è un laboratorio di idee

Il regista Mauro Conciatori con Vincenzo Pandolfi e Eleonora Pinna Cau ospiti in residenza a Gorizia per “Via della Creatività”

Via della Creatività - i tre protagonisti in una espressione creativa
Conciatori, Pinna Cau e Pandolfi in una espressione da “Via della Creatività”

Via della Creatività

Prosegue a Gorizia il progetto Via della Creatività, residenza artistica nata grazie al PNRR Borghi, che continua a trasformare Via Rastello in un laboratorio di idee e sperimentazione. Da fine aprile fino al 19 maggio, la città ospita una nuova sessione dedicata al cinema di genere e a Pier Paolo Pasolini, con tre autori selezionati dal comitato presieduto da Francesco Ranieri Martinotti, presidente dell’ANAC.

I protagonisti di questa edizione provengono da esperienze e percorsi differenti. La scrittrice e regista Eleonora Pinna Cau, con base tra Londra, Glasgow e Roma, è nota per il suo stile che fonde astrazione e realismo. Il suo progetto, HERself, è un thriller psicologico che esplora le distorsioni dell’identità digitale attraverso una narrazione claustrofobica e inquietante. Il film segue la discesa nell’oscurità di Emanuela Rossi, giovane artista italiana emigrata a Londra, costretta da un misterioso utente a incarnare ogni personaggio social che crea. Un’opera che mette in discussione il narcisismo digitale e il prezzo dell’autenticità nell’era dei social media.

A Gorizia anche lo sceneggiatore Vincenzo Pandolfi, classe 1971, laureato in Lettere alla Sapienza di Roma con una tesi sullo spazio e il tempo nel cinema di Edgar Poe, e diplomato in regia e sceneggiatura alla New York Film Academy di Londra. Autore del cortometraggio Anatomy, premiato come Best International Film a Houston, ha firmato numerose sceneggiature per lungometraggi thriller e horror. Il suo progetto Sessantaquattro è un noir psicologico dove il protagonista, un maestro di scacchi cinquantenne, si ritrova coinvolto in una partita che va oltre la scacchiera, mettendo in gioco segreti inconfessabili della sua vita.

Mauro Conciatori, “Solo l’amore conta – Pier Paolo Pasolini”

A dare un ulteriore spessore alla residenza è il progetto del regista Mauro Conciatori, “Solo l’amore conta – Pier Paolo Pasolini”, che esplora la dicotomia vita/morte attraverso una narrazione polifonica. Conciatori, critico e documentarista di lungo corso, ha collaborato con registi del calibro di Michelangelo Antonioni e ha firmato film su Ilaria Occhini ed Elena Cotta, oltre a numerosi docufilm e serie animate. Il suo nuovo progetto su Pasolini intreccia le sue liriche con testi di Bellezza, Merini, Ana Cesar, Tarkovskij, Szymborska, Campo, Montale e Saffo, unendo cinema, pittura, danza e architettura in un ritratto evocativo e non agiografico. Le opere pittoriche di Giovanni Cerri, le periferie romane e i luoghi friulani dell’infanzia di Pasolini diventano elementi di una sinfonia visiva che mescola eros e thanatos, memoria e presente.

Gli autori usufruiscono degli spazi di BorgoCinema, del supporto di Marco Clemente e della consulenza di Cristian Natoli, integrandosi con le realtà artistiche transfrontaliere, tra cui l’Archivio di Stato, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini e il Circolo Arci Gong. A dare ulteriore prestigio al progetto, la confermata partecipazione di Monica Guerritore, insieme a un cast di attori e intellettuali tra cui Riccardo Leonelli, Maria Libera Ranaudo, Diletta Masetti, Selvaggia Quattrini, Arianna Ninchi, Daniela Giovanetti, Alessandro Pale Griesche, Erminia Maria Gullo, Renzo Paris e Marco Beltrami.

L’evento ha preso il via la conferenza pubblica di oggi 14 maggio alle 11:30 a BorgoCinema, dove gli artisti hanno presentato il lavoro prodotto nelle settimane di residenza.

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