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Un nuovo orizzonte per la Medicina

La medicina non è una scienza è un’arte

Medicina: Ippocrate
Ippocrate

Sgombriamo il campo dagli equivoci: la medicina non è una scienza, è un’arte. Intanto non possiamo considerare la medicina come una scienza, al pari della fisica, della chimica, della, matematica che abbia un oggetto di studio. L’essere umano non potrà mai essere un oggetto. È un soggetto da studiare dal punto di vista fisico, psicologico, spirituale e non come una macchina separabile in tanti pezzi per finire poi di perderne di vista l’intero.

Oggi la medicina ufficiale segue i ferrei diktat dell’Organizzazione mondiale della Sanità. che si basano sulle evidenze scientifiche di protocolli sempre più disumanizzanti. Il risultato è che abbiamo una medicina che mira unicamente a sopprimere i sintomi senza comprenderne le cause profonde che possono essere emozionali, energetiche, animiche e spirituali. Oggi la maggior parte dei medici non ha alcuna concezione di una correlazione tra psiche e soma, tra materia ed energia, tra spirito e dimensione corporea, pertanto, non ha la possibilità di comprendere le cause profonde del disagio esistenziale che poi si manifesta sotto forma di sintomi, dal momento che manca completamente questa correlazione.

Il medico oggi è sempre più un soppressore di sintomi

Il medico oggi è sempre più un soppressore di sintomi, con la complicità di farmaci sempre più potenti dagli effetti collaterali e controindicazioni pericolosi e con situazioni gravissime dal punto di vista delle interazioni dei farmaci tra loro. Abbiamo invece bisogno di una medicina che sia umanistica e umanizzante. Questo, purtroppo, non avviene negli ospedali, non avviene negli ambulatori di medicina generale. Manca tutto un substrato che è quello della dimensione quantistica della vita. Noi partiamo dal presupposto che abbiamo la necessità di protocolli basati sull’oggettività.

Il principio di indeterminazione di Heisenberg, uno dei principi fondanti della fisica quantistica, ci conferma che noi viviamo in una realtà indeterministica. Pensare che possa esserci qualcosa di oggettivo che vada bene per tutti, come quello di una vaccinazione di massa che possa risolvere i problemi di un presunto virus, ecco tutto questo è un’assurdità dal punto di vista fisiologico di quello che riguarda la realtà umana. E allora? Dimenticatevi dei laboratori e dei grandi acceleratori di particelle. La fisica quantistica, quella che studia il mondo subatomico, potrebbe avere qualcosa da dire anche sulla nostra salute. Sembra un azzardo, ma la medicina integrata, con il suo approccio olistico all’individuo, sta guardando con crescente interesse verso i misteri della meccanica quantistica.

Ma quanto c’è di vero in tutto questo? E soprattutto, cosa significa per noi, semplici mortali? La medicina integrata, che unisce le antiche tradizioni con le conoscenze scientifiche più recenti, con il suo approccio olistico e la sua attenzione all’individuo nella sua globalità, sembra un terreno fertile per questa nuova visione. Mente, corpo e spirito sono considerati un’unica entità, interconnessa e influenzata da fattori sia fisici che energetici.

È qui che entra in gioco la legge quantistica

Secondo alcuni, i processi vitali stessi potrebbero essere governati da leggi quantistiche, e la consapevolezza, così centrale nella medicina integrata, potrebbe influenzare direttamente questi processi a livello subatomico. Ma attenzione: non stiamo parlando di guarigioni miracolose o di teorie complottiste. La ricerca scientifica in questo campo è ancora agli inizi, ma alcuni studi promettenti suggeriscono che la meccanica quantistica potrebbe spiegare fenomeni come l’effetto placebo, l’agopuntura e persino la guarigione spontanea. Certo, è presto per trarre conclusioni definitive, ma l’idea che la fisica più avanzata possa fornire nuove chiavi per comprendere la complessità della vita umana è affascinante. La medicina integrata offre un ampio spettro di terapie complementari, dalla fitoterapia all’omeopatia, dall’agopuntura alla riflessologia.

Ma qual è il fondamento scientifico?

Alcuni sostengono che queste pratiche agiscono proprio a livello energetico, modulando i processi quantistici che regolano le funzioni cellulari. Altri, più scettici, vedono in queste terapie un potenziale effetto placebo o, al massimo, un beneficio psicologico. La medicina integrata e la quantistica rappresentano due frontiere affascinanti della conoscenza umana. Entrambe ci invitano a guardare oltre i modelli tradizionali, a considerare l’individuo nella sua complessità e a esplorare nuovi orizzonti terapeutici.

Certo, la strada è ancora lunga e piena di incognite, ma l’incontro tra queste due discipline potrebbe aprire la porta a una nuova era della medicina, una medicina più personalizzata, più efficace e più rispettosa della natura umana. Chiedersi oggi qual è la causa dell’ipertensione, dell’osteoporosi, della gastrite cronica, della cefalea cronica, delle patologie derivanti dal sistema immunitario, è già di per sé stesso un cambio di paradigma, un passo in direzione di quella medicina integrata, tra medicina allopatica e medicina alternativa, che rappresenta un approccio copernicano della medicina, neppure nuovo, trattandosi di un ritorno ai dettami di Ippocrate, come quello, prima di tutto, di non nuocere.

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