Uganda il seguace del “Maestro di Vita”
Uganda è Matteo Ugazio
In arte lo conoscono con il soprannome di Uganda, il suo nome di origine invece, è Matteo Ugazio da Piacenza. Il soprannome particolare, che sfidiamo chiunque a non associarlo al Paese africano, nasce da un gioco di parole tra lui e una sua amica. Se seguirete il nostro dialogo in video, Matteo svelerà la verità su questo e siamo certi che nessuno al momento lo immagina.
Noi abbiamo notato due cose appena lo abbiamo visto, che non sorride poi tanto, ma solo se necessario e la voce che assomiglia in qualche modo, comunque la ricorda e non solo a noi, per sua stessa ammissione a quella bellissima di Fabio Concato. Comunque ascoltatelo quando canta, chiudete gli occhi e diteci se ci sbagliamo di tanto. Sentirete cosa ne pensa anche di questo.
Chi è davvero Uganda?
Del nome abbiamo già scritto, lui è chitarrista e cantante dell’omonimo gruppo. Il genere è quello del cantautore che improvvisa e si ritrova in mezzo ad influenze jazz e brasiliane. I testi ci raccontano il suo rapporto un po’ conflittuale con il mondo e l’individualismo. Lui sogna e in fondo filosofeggia anche con un tocco di ironia e consapevolezza. Dunque coerentemente con il suo modo di pensare si presenta al pubblico con una band di musicisti e amici Matteo Ugazio (voce), Pierpaolo Palazzo (basso), Eliana Cruz (tastiere), Francesco Vincini (chitarra), Francesco Migliorini (batteria) e giù anche di soronità indie-pop/rock.
Nel 2019 registra “Aperitivi Lunghi”, album di esordio da cui è estratto “Maestro di Vita”, per un totale di nove pezzi. Tutti i singoli entrano i singoli entrano nel palinsesto di Radiocoop nel 2022.
Maestro di Vita
Il brano “Maestro di vita” parla di una persona inconsapevole del proprio destino. Spiega l’artista a proposito del brano: «“Maestro di vita”, estratta dell’album “Aperitivi lunghi”, entra diretta, senza esitazione. Racconta una storia accompagnata da un arpeggio continuo ma sincopato di una chitarra acustica: sono le onde che sbattono contro la chiglia di una piccola imbarcazione lasciata alla mercé del vento che fischia. Fischia come il suono di una Telecaster che viene da lontano, acida, pungente, imprecisa ma profonda. Il maestro di vita sa dove guardare, sa cosa pensare e sa proteggersi da tutte le situazioni grazie al suo animo calcolatore, ma il protagonista non sa che cosa lo attende e non si rende conto di essere seduto su una piccola imbarcazione in mezzo all’oceano». Non ci resta che ascoltare Maestro di Vita e…
cliccando qui di ascoltarlo e vederlo con il suo raro sorriso e la sua voce con accento piacentino!