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The Fuzzy Dice: “Il Rock ’N’ Roll è un evergreen”

The Fuzzy Dice: Cover

The Fuzzy Dice

È in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali “Portofino”, singolo che segna l’esordio discografico dei The Fuzzy Dice, band abruzzese con dieci anni di carriera live alle spalle.

Il brano, composto da Emiliano Palmieri e Anna Muscionico, è un vero e proprio tuffo nelle atmosfere e nelle sonorità Rock ’n’ Roll anni ’50, rispolverate e riattualizzate per dar vita ad sound moderno e travolgente.

Conosciamo meglio il gruppo composto da: Teddy Di Ubaldo (voce), Lorenzo Fantini (piano e voce), Matteo Fantini (contrabbasso e voce), Filippo Del Piccolo (chitarra e voce) ed Elvis Di Natale (batteria).

THE FUZZY DICE (Foto © Franco Moret 2022)

Come nasce “Portofino”?

È un brano che conserviamo da circa cinque anni ; Emiliano Palmieri lo compose appositamente per noi, ma per una serie di circostanze è rimasto in un cassetto. A seguito della pandemia, lo abbiamo ripreso, Andrea Fresu lo ha riarrangiato e finalmente possiamo farlo ascoltare in giro!

A quale genere vi ispirate e perché?

Al genere che più amiamo e che fa parte del nostro repertorio live da ben dieci anni. Ci rifacciamo al Rock ’n’ Roll, anche se Portofino” strizza l’occhio a sonorità più moderne, pur mantenendo una natura e un tocco vintage. Vivendo nel 2022, troviamo sia giusto riuscire a dare un’impronta un po’ più attuale alla nuova musica che proponiamo, ma senza tralasciare il nostro stile profondamente ancorato agli anni ’50.

Che tipo di repertorio proponete durante i vostri concerti?

Siamo nati come cover band anni ’50 e ’60, suonando e riproponendo i repertori di artisti che hanno segnato la storia del Rock ’n’ Roll e del Rockabilly, da Elvis Presley a Johnny Cash, da Eddie Cochran a Carl Perkins. Non a caso il nostro nome deriva da quei dadi pelosi ornamentali che si mettevano sugli specchietti retrovisori delle Cadillac proprio in quegli anni.

Quindi, hanno ragione i Måneskin quando dicono “Rock ’N’ Roll never dies”?

Eh sì, il Rock ’N’ Roll è un evergreen, un sound che non morirà mai e che, se rispolverato nella maniera giusta, resterà sempre e comunque di grande attualità.

Cosa pensate del loro fenomeno?

I Måneskin sono bravissimi; li riteniamo i promotori di questa riscoperta del live da parte dei giovanissimi. Loro sono una band a tutti gli effetti e, per certi aspetti, stanno riavvicinando i ragazzi alla musica suonata, un po’ come facevano i Beatles negli anni ’60. Si era un po’ persa questa cultura del gruppo, per questo bisogna ammettere che hanno fatto un grande lavoro. Di recente hanno ricantato un brano di Elvis, “If I can dream”, per la colonna sonora del film dell’ultimo film di Baz Luhrmann, che è davvero fantastico. Poi, hanno aperto anche il concerto dei Rolling Stones. Che altro aggiungere?

Quale obiettivo vi proponete attraverso la vostra musica?

L’obiettivo di unire questi due mondi: l’epoca vintage e quella attuale, il tutto esprimendoci con canzoni in lingua italiana, per raggiungere una sorta di immediatezza e non porre alcuna barriera tra noi e il pubblico.

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