Sudafrica quando andare. Io tra dicembre e gennaio

Sudafrica: quando andare. “Io ho scelto tra dicembre e gennaio. Dalla parte opposta del mondo è tutto rovesciato, anche le stagioni”. Questa è il racconto e le sensazioni di un viaggio di là dall’equatore del nostro inviato Marco Ciapparelli.
Sudafrica quando andare

In questa stagione siamo in estate, a Cape Town la capitale, la temperatura si aggira tra i 15 e i 16 gradi di minima e 25/26 di massima.
Si sta bene. Anche d’inverno peraltro, non è che sia così freddo, ma sicuramente meglio ora.
Ci arrivo dopo un volo di 12 ore da Francoforte: al mio arrivo, poco fuori dall’aeroporto, comincio a rendermi conto che è cambiato tutto in poche ore: ambiente, atmosfera, situazioni. Infatti, subito incontro un gruppo di ragazzi che suona strumenti etnici, quasi un’accoglienza predisposta per i turisti ospiti, ma in realtà non è così, è semplicemente la musica che appassiona e unisce questi giovani Africani che, probabilmente, non si sono accorti neppure della nostra presenza.
Il mio primo giorno
E qui, confermo le sensazioni di cambiamento descritte sopra.
Auto con il volante a destra (la guida è a sinistra, come in tutte le ex colonie inglesi) e soprattutto 22 gradi, che mi tonificano fisico e spirito, dopo i rigori del freddo Milanese.
Il primo giorno giro per Cape Town. Ha cambiato volto dopo i mondiali di calcio di 10 anni fa: edifici moderni, un grande stadio, un lungomare attrezzato e pieno di locali; questo almeno in centro, perché come tutte le moderne metropoli, specie in questa parte di mondo, le periferie sono ricche…di povertà.

La vita diurna e notturna si svolge principalmente nel Victoria & Albert Waterfront, il vecchio porto i cui moli ora ospitano musei, negozi, food court ed un centro commerciale modernissimo; e quando sei stanco di shopping e mangiate e vuoi tornare a casa, pochi clic su una app ed ecco l’autista di Uber, servizio diffusissimo ed assolutamente economico e sicuro.
Il safari
Se vieni in Sudafrica, la domanda non è quando andare, ma dove andare. Chiaro che non posso farmi mancare il safari, così partecipo ad una escursione di un tour operator: ti vengono a prendere a casa, e dopo due ore di minibus ti portano in una riserva. Qui è tutto un mondo fantastico, incredibile, quasi irreale da Disney. Vedo di tutto: ippopotami, antilopi, giraffe, zebre, leoni e leonesse, elefanti. C’è un gran caldo oggi, ma penso di avvertirne di più per l’emozione di avere davanti ai miei occhi e così vicino, animali che da noi puoi incontrare solo negli zoo (ma vuoi mettere…). Qui è diverso.
Vivi davvero l’Africa qui, le savane, il cielo. Tutto e tutto vero.
I pinguini di Boulders Beach
Escursione numero due dedicata alla punta dell’Africa.
Boulders Beach con la sua colonia di qualche migliaio di pinguini africani (deliziosi), Seal Island (uno scoglio piantato nell’Oceano un po’ mosso dove prendono il sole centinaia di otarie), la ventosissima Cape Point (il punto più a sud del Capo di Buona Speranza, ma non il punto più a sud del continente africano, che invece si trova più a sud-est, a Cape Agulhas) e Muizenberg, la spiaggia dei surfisti (invidia…..).
Natale e dintorni
Giusto. Tra dicembre e gennaio, non dimentichiamoci che in mezzo c’è Natale ed è festa anche qui.
Come ovunque nel mondo si festeggia in modo tradizionale, il capodanno invece e festa e allegria. Ora è tutto chiuso…tranne un multisala che proietta in 3D su schermo IMAX l’ultimo capitolo di “Star Wars” …film di fantascienza in cinema da fantascienza….
Ma si preparano momenti di avventura pura. Il prossimo viaggio infatti, dopo una clamorosa sveglia all’alba, dura 150 minuti a bordo di un bus turistico ed ecco Gansbaai.
La baia delle oche e lo squalo bianco
Gansbaai, ovvero la “baia delle oche”, ospita la seconda attrazione del Sudafrica dopo il parco Kruger.
Le immersioni all’interno di una gabbia per un incontro ravvicinato con lo squalo bianco.
Dopo 10 alquanto mossi minuti di barca, vengo infilato in una tuta subacquea e calato in una gabbia e quindi in una decisamente fredda acqua oceanica: dello squalo bianco nemmeno l’ombra, ma vengo circondato da una mezza dozzina di Carcharhinus Brachyurus, lo squalo bronzo, che arriva comunque a tre metri di lunghezza.
Sudafrica quando andare, ma anche quando tornare

I giorni passano, giro ancora un po’ in questa bellissima zona del mondo, giusto il tempo di assaggiare la carne di coccodrillo, di passeggiare sulla candida spiaggia di Clifton e di comprare qualche colorato souvenir, ed è già ora di tornare nella uggiosa Milano.
Tutto il resto del Sudafrica è ancora lì da visitare…al prossimo viaggio!

