Sanlorenzo SP 92: ”una barca diversa”
A pochi giorni dalla kermesse delle Voiles di Saint-Tropez, la redazione di Globe Today’s del Principato di Monaco, con l’inviato Nicolò Piccardo, ci presenta Tilli Antonelli, ideatore della lussuosa Sanlorenzo SP 92, raccontando l’ispirazione e il percorso che hanno portato alla sua creazione

‘’L’SP 92 non è una barca innovativa. È una barca “diversa”
Qualche giorno prima dell’inizio della Kermesse delle Voiles di Saint Tropez incontriamo Alessandra Legrand, Community Engagement Expert di Sanlorenzo Med la recente struttura creata dai Cantieri Sanlorenzo che si occuperà dei mercati di Monaco, Cannes e Palma de Maiorca.
Si parla delle Vele, evento “Must” della stagione velica sulla Costa Azzurra e del SP 92. SP è l’acronimo di Smart Performance la nuova linea di yacht di Sanlorenzo.
Giovedì 3 ottobre partenza dal Principato di Monaco con la smart per poter parcheggiare meglio nel porto e con tanta pazienza in quanto dalla Marina di Cogolin a St Tropez è una coda unica lunga almeno 7 km. Infatti, arriviamo intorno alle 10 al porto di St Tropez, e ci avviamo verso la banchina indicata per l’appuntamento, senza tralasciare di guardare, strada facendo, quei gioielli che si chiamano Vele d’Epoca e che sono davvero splendide.


Un bel gazebo, posto nell’area della banchina Sportmer segnala l’accesso allo yacht. Alessandra e Nadia Senior Sale Manager di Sanlorenzo Med ci attende a bordo.
Dopo i saluti di rito conosciamo inaspettatamente, ma anche con una certa soddisfazione il papà, ovverossia l’ideatore dei nuovi SP di Sanlorenzo, Mr. Tilli Antonelli. Da subito la sua figura ci da immediatamente l’idea di sicurezza e competenza in fatto di nautica.
Tilli Antonelli rappresenta un bel pezzo della nautica italiana degli ultimi 30 anni. Nasce come velista e durante la nostra chiacchierata, ci racconta di come rocambolescamente riesce a passare l’esame per conseguire la famigerata Patente da Diporto.

Conosciamo Tilli Antonelli
Per i nostri lettori di Globe Today’s, notoriamente molto curiosi, dedichiamo quindi qualche riga alla sua presentazione. Tilli Antonelli inizia la sua carriera giovanissimo nel mondo della vela, conosce Raul Gardini che lo invita a far parte del suo team che porterà alla costruzione del primo Moro di Venezia.
Prima lavora a Sanremo per la Hood, poi a Rapallo per Horizon (che in seguito diventerà North Sail). Nel 1980 complice un po`di fortuna e due soci fonda i Cantieri Navali dell’Adriatico. Costruirà da li a poco anche una barca a Vela per Lucio Dalla.
Nel 1985 Fonda il cantiere Pershing, Brand conosciuto ora in tutto il mondo, ora parte della galassia del gruppo Ferretti, che “inventa” barche veloci ma comode.
Il primo progetto è dell’Architetto Fulvio de Simoni, nome altisonante della nostra Nautica. È un open 45’ che ha subito un gran successo a cui poi seguiranno un’infinità di modelli ora presenti in tutti i porti del mondo.
Nel 2010 passa a Wider e “pensa” le ali laterali estensibili di poppa, che oggi hanno adottato tutti i costruttori, sia su yacht di grandi dimensioni che su quelli di piccole e medie dimensioni che per la prima volta sono state realizzate sul 130’ Wider.
In tempi recenti dopo la sua uscita da Wider, Tilli trova un accordo e un interesse con il patron di Sanlorenzo, Massimo Perotti che non poteva che affidargli un progetto di barca veloce.
Chi meglio di Tilli Antonelli lo poteva realizzare? Nessuno.
Il primo yacht della serie SP

Il primo yacht della serie SP è presentato nel 2022 è un 110’ ed è un successo. La barca attira l’attenzione dei media e del pubblico e abbraccia una filosofia per armatori di nicchia.
Il modello 92’ ovviamente, sposa la stessa filosofia. Lo yacht è veloce, comodo, luminoso e bello, si ha la netta sensazione di essere a bordo di uno yacht più grande, un po`per le grandi finestre, un po`per il tipo di arredamento, essenziale. Una bella sorpresa è la parete di sinistra del salone, che con un sistema di ante scorrevoli si apre quasi totalmente, annullando il concetto di interno/esterno. Molto ampia è anche la porta di accesso al salone, che sullo stesso principio e modalità, si apre totalmente, e donando un orizzonte infinito anche restando seduti sui sofà.
Specifiche di massima:

Da questi dati si comprende come il 92’ sia una barca larga in rapporto alla lunghezza, dopo sveleremo il segreto…ma con poco pescaggio!



La propulsione è sicuramente quella giusta per questo tipo di imbarcazione, cioè la propulsione a Idrogetto con i performanti MJP, che piacciono tanto a Marco Arnaboldi, enfant prodige della nautica italiana e figlio d’arte, del fondatore di AB Yacht, che ha progettato insieme a Sanlorenzo la carena a doppio spigolo che rende il SP 92’ performante, ma anche molto comodo e stabile, nonostante il basso pescaggio.
Due parole sulla carena

Senza entrare in tecnicismi, spendiamo due parole su questa carena. Normalmente uno scafo ha un solo spigolo, ma qui il progettista ne ha pensato un secondo, più in alto, in pratica uno spigolo nell’opera viva ed uno nell’opera morta (la parte emersa dello scafo quello fuori dall’acqua per intenderci), che aumenta piuttosto l’apertura verso l’eterno dello scafo sino alla coperta e da la possibilità di aumentarne i volumi senza togliere l’efficienza dell’opera viva. Lo si nota chiaramente dalla fotografia.
La generosa poppa luogo ideale per una tavola e relativi divani per i pasti, ingegnosamente nascosta con un sistema idraulico da un ampio sun-pad, che magicamente scompare con un tocco di un pulsante.
Una consolle minimalista che rispetta sia la tendenza tecnica del momento, sia quella stilistica nel suo insieme dell’SP92’ che ci è piaciuta molto.
La sala macchine, non è ampia, ma è ben distribuita e organizzata con lo spazio necessario per intervenire sui potenti motori a propulsione e a tutti gli atri servizi di bordo!

Un particolare d’impatto e sicuramente non solo visivo, è il salone che si muove tra due livelli. Una soluzione già vista su altre imbarcazioni ma che presentate in questo modo è molto gradevole e funzionale.


SP 92 sempre dietro la regia di Tilli Antonelli è un progetto che si avvale della collaborazione di prestigiosi studi internazionali: lo studio Architettura Navale Zuccon per il design esterno e Pietro Lissoni per l’Interior design.
L’SP 92 non è una barca innovativa. È una barca “diversa’’
La nostra visita con Tilli Antonelli volge al termine, oltre a ricevere spiegazioni e delucidazioni che solo chi l’ha pensata sa dare, abbiamo ascoltato da Mr. Tilli Antonelli aneddoti e riflessioni sulla costruzione dello yacht. Ne è scaturito un dialogo aperto sulla nautica in generale, passata, attuale e futura. Ma la frase che ci ha fatto riflettere in modo particolare è stata: ‘’l’SP 92 non è una barca innovativa. È una barca “diversa”.
