Progetto Alan Bee: la scuola come un alveare
Progetto Alan Bee
Con la collaborazione della Conferenza Cittadina delle Istituzioni Scolastiche Autonome del Comune di Genova, di cui sono Vice Presidente in quanto la Presidenza è ricoperta dall’Assessore alla Scuola, è in atto la promozione di un progetto didattico ed educativo di arte narrativa, che si propone di attingere alle opere pittoriche che Alan Bee, pseudonimo di un misterioso artista tedesco, dedicò al mondo delle api.
Quadri “tattili” senza “tabù”
Si tratta di quadri “tattili” che superano il “tabù”, normalmente vigente in pittura, di non poter toccare le superfici, pertanto gli alunni delle scuole aderenti all’iniziativa vivranno un’esperienza al contempo visiva, tattile e comunicativa, entrando in contatto anche sensoriale con i dipinti, trasportati e collocati presso le scuole dagli organizzatori della Galleria d’arte e ritirate al termine degli incontri. L’universo di Alan Bee ruota attorno al mondo delle api, una comunità in cui la collaborazione e il rispetto delle regole sono fondamentali per la sopravvivenza della specie e dove tutti i “cittadini” partecipano alla realizzazione di un’unica finalità: vivere in equilibrio con la natura.
Dal punto di vista educativo, quindi, è un’attività che può efficacemente favorire i percorsi curricolari di educazione civica, sviluppando la consapevolezza dei giovanissimi circa il modo in cui ci relazioniamo con gli altri e con l’ambiente che ci circonda.
La scuola come un alveare
Il progetto didattico – destinato prioritariamente agli alunni delle scuole primarie, ma aperto a soluzioni educative in verticale con gli ordini di scuola successivi – prevede la suddivisione delle classi in due macro gruppi di studenti: con i bambini di sei e sette anni l’argomento verrà trattato basandosi su informazioni essenziali relative alla comunità delle api, con proposte laboratoriali riguardanti il rispetto dell’ambiente nel contesto quotidiano, unitamente ad alcune considerazioni sulla “non belligeranza tra individui della stessa specie”, poiché nel mondo delle api non esiste la guerra; con gli alunni dagli 8 ai 10 anni sarà possibile ampliare il campo della discussione introducendo temi quali la solidarietà tra individui diversi all’interno della stessa società, con particolare accento sul rispetto interculturale, sulla difesa del più debole, sulla necessità di impegnarsi nei confronti di chi ha accesso ad una quantità inferiore di risorse.
Lo scopo non è solo quello di provare a coltivare insieme ai bimbi, dalle menti ancora scevre da stereotipi e pregiudizi, il seme della tolleranza e del rispetto per gli altri, ma risulta centrato anche sulla promozione di una visione diversa del mondo che possa diventare un “tesoretto” cui attingere e da far fruttare negli anni a venire.
Alan Bee. Un noto industriale che non ha voluto svelare la sua identità
Alan Bee è lo pseudonimo di un noto industriale che per decenni ha unito alle attività ufficiali, oltre al collezionismo d’arte, un’intensa e segreta passione per la pittura, mantenendo un rigido riserbo sull’identità personale ed autorizzando la diffusione dei quadri solo dopo la sua scomparsa. Un esempio, dunque, di poca cura della notorietà e di incuranza della fama: aspetti decisamente estranei al mito, tanto caro al nostro tempo, del la visibilità a tutti i costi. Alla passione per la pittura Alan Bee ha sempre affiancato il grande interesse per le api e il loro mondo, dal ruolo nell’impollinazione alla produzione di miele, dal collegamento con l’ambiente alla funzione cruciale nel mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema e nella conseguente conservazione della biodiversità.
Con gli alunni più grandi, inoltre, sarà possibile introdurre la riflessione sui rischi del cambiamento climatico e, in particolare, sulle insidie legate all’uso dei pesticidi che minacciano l’habitat delle api. L’arte di Alan Bee può narrare agli studenti di tutte le età l’importanza della protezione delle api per contrastare, anche nella vita di tutti i giorni, il degrado dell’ecosistema e per apprendere una grande lezione di convivenza civile, all’insegna del rispetto e della collaborazione.
Dirigente Scolastico