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Pitti Immagine Uomo – edizione giugno 2023

<<Tra i grandissimi Brand presenti al Pitti Immagine Uomo, appena conclusosi, 835 brand e circa 17.000 spettatori, un bel numero di Marchi conosciuti ed alcuni meno noti, ma non meno interessanti.>> Eccola la prima frase scritta dalla nostra nuova collaboratrice Arianna Geronzi. Event manager. Vedrete è un’altro ingresso di “qualità” che si aggiunge “alla nostra famiglia“. E allora leggiamo il suo primo articolo sul Fashion maschile.

Pitti Immagine Uomo: immagine d'epoca
Pitti Immagine Uomo affascinante e d’epoca – By Felicita Bertelli (CC BY 2.0)

Pitti immagine uomo giugno

Si è aperto un settore dedicato all’estero, un’area interamente dedicata alla sostenibilità con designer emergenti di grido, e un’area dedicata al pet. Tantissimi visitatori sono stati la gioia degli organizzatori, che già stanno riprogrammando la prossima edizione.

Tra i grandissimi nomi noti come Cucinelli, Etro, Cerruti, Stefano Cerruti, Testoni, Piquadro, presenti sul territorio ed amatissimi all’estero per una clientela interessata a prodotti di altissima qualità.

Tanti altri nomi, anche famosi, di un tempo come Ciesse Piumini, Lui Jo, con stand particolari, colorati, unici, con entrata singola nel proprio mondo pieno di creatività.

Nel caseggiato, lungo un fresco porticato, presenti degli spazi per brand più classici, con maglie totalmente made in Italy e collezioni raffinate differenziate per i clienti target, come, Fly3, brand delle Marche che crea 3 differenti collezioni per la loro affezionata clientela.

Una fortissima presenza di Brand marchigiani e napoletani che la fanno da numeri uno, nel mondo del fashion. Le Marche sono famose e detengono ancora il primato per le scarpe, con i relativi distretti interamente dedicati.

Visita ai brand

Franceschetti

Conosco dal vivo il meraviglioso brand storico, Franceschetti.

Lieta di poter stringere la mano al decano, signore elegantemente vestito e super attivo, di presenza, che mi ha raccontato che già il nonno aveva la sua fabbrichetta a Montegranaro, distretto famoso per le scarpe di qualità, ed adesso in azienda la Dott.ssa Stefania Franceschetti, la nipote, innova egregiamente il brand.

Fanno scarpe dal 1920, anno in cui Adelio, il bisnonno, aprì un’attività sotto casa, e con maestria artigianale, produceva interamente a mano e ne poteva produrre al massimo 3 paia al giorno.

Adesso questo innovativo calzaturificio, di altissima qualità, “vicino di casa” di Santoni, ha creato un brevetto “flip” che permette di cambiare la linguetta (“tongue”) alle scarpe, ottenendo paia nuove intercambiando la linguetta: nell’armadio del cliente, uomo e donna, si creano infinite soluzioni, per la gioia dei più affezionati clienti. Il pellame è bellissimo, leggero al tatto, profumato, pratico, comodo e traspirante per questa caldissima stagione entrante: perfetto per cambiare look giornalmente.

Baronio

Altro brand che mi ha sorpreso è il brand Baronio, la sorpresa è l’infinità di camicie, colorate e pantaloncini corti da mare, ma perfetti per una serata più elegante se abbinati ad una camicia bianca di lino.

È un brand giovane, Baronio, che propone pantaloni e shorts da uomo (core business), ma che si sta facendo strada ed ha già aperto una boutique a Fuerte Ventura: possiede un taglio molto classico, artigianale ma sta vendendo molto bene anche in città, non prettamente turistiche vista la voglia di vacanze ed evasione dal grigiore è altissima, soprattutto in questo periodo.

Poggianti Camicerie

Un volto noto che ho avuto il piacere di incontrare, di nuovo, e che avevo già intervistato per la scorsa edizione di Pitti è Poggianti Camicerie, brand storico di Pontedera (PI) che era presente con la sua coloratissima collezione di camice d’autore.

Il riscontro è stato molto positivo, la collezione è piaciuta tantissimo, riconfermando le aspettative dato che il leit motif sono i colori anche sgargianti e i fiori, che danno gioia per affrontare le difficoltà del momento. Questa edizione è stata la migliore delle ultime, ci racconta Alessandro Poggianti, general manager, perché sono tornati gli americani, asiatici e koreani.

Il mercato, chiede made in Italy, siamo felici di riconfermare la nostra posizione nel mondo, sempre apprezzato ed in cima all’intera categoria.

Tanti buyer e tanta voglia di innovare, rispettando la tradizione, la sensazione di ritornare a vivere dopo lo stop, e tanti clienti ed intenditori/fashion lovers, pronti a venire a Firenze, per vedere le nuove proposte.

Ciesse Piumini

E’ un marchio di abbigliamento sportivo, fondato nel 1976 a Borgo a Buggiano dal proprietario della Ligron Spa, Silvano Cinelli. Il nome “Ciesse” deriva dalle iniziali Ci – Esse di Cinelli Silvano Marchio italiano, un “ever green”, nel mondo vintage, consci del valore dell’Heritage.

È stato acquistato da Sport fashion service, ha portato avanti una solida impresa, in attivo, presente al Pitti di nuovo, dopo il periodo covid adesso con entusiasmo, ha creato un bellissimo stand luminoso con tutti i capispalla elegantemente posizionati.

Il referente, presente in stand, mi dice a chiusura dell’evento, che c’è stata grande affluenza, sono molto soddisfatti, diversi clienti nuovi, molto interesse intorno al marchio, sebbene la loro stagione sia l’inverno, fortunatamente per questa estate sono aumentati gli ordini.

 La distribuzione è prevalentemente negli stores multimarca, ma hanno qualche shop monomarca, tra cui quello più importante a Milano, nella capitale moda. Pitti questo anno, ha superato la settimana della moda milanese, quantomeno come percezione.

La moda maschile si ritrova al centro dell’attenzione mondiale e tutti i buyers vogliono made in Italy.

Jeckerson

Altro marchio inserito dalla Sport fashion Service, è Jeckerson, altro brand storico, amatissimo dagli italiani, famoso negli anni ’90.

Il brand è nato esattamente nel 1995 dall’idea di due fratelli di Bologna, Chionna, che avevano ideato un pantalone per giocatori di golf. La novità era una pezza di pelle sulla coscia, per asciugare le mani. I due fratelli ricchi di idee, erano a corto di soldi però e solo grazia al socio di maggioranza, Stocchi, che si impegnò in questa avventura, il successo fu clamoroso.

Si narra che il modello venne inventato da un giocatore che ideò questi pantaloni con inserti di pelle o camoscio all’altezza delle cosce, per potersi asciugare le mani prima dello swing, senza perdere concentrazione, cercando l’asciugamano nella sacca.

Pitti Immagine Uomo :Jeckerson
Al Pitti Immagine Uomo anche Jeckerson

Un gesto semplice e spontaneo ha dato vita a una soluzione pratica, che in breve tempo ha portato alla produzione di una linea completa di sportswear. Jeckerson, riconoscibile dall’ inserto dispone di tre collezioni di abbigliamento – uomo, donna e bambino – ed i suoi prodotti sono realizzati con tessuti made in Italy, comodi e portabilissimi.

Pitti Immagine Uomo edizione del rilancio e tutti vogliono il MADE IN ITALY

Questa è l’edizione di rilancio, del nuovo mondo, per molti marchi del nostro bel paese.

C’ ‘erano molte aziende top e questo ha richiamato l’attenzione del grande pubblico e della stampa. Presenti tanti spettatori, fashion blogger, giornalisti e amanti del bel vestire, addetti ai lavori: i dati parlano di un’affluenza di almeno 17.000 persone, come scritto sopra.

Il sentiment era di interesse, molta curiosità anche di chi non era attivo nel settore direttamente. Le aziende che stanno anticipando il grande cambiamento sociale e di costumi, gli imprenditori più innovativi stanno interpretando i nuovi gusti, con nuove idee forme e colori che anticipano un nuovo mondo.

Il ritorno del know how in Italia e se si parla di lusso si deve fare esclusivamente in Italia: TUTTI CHIEDONO MADE IN ITALY.

Presenti accessori moda, ombrelli classici, calzini di altissima qualità composti da filati preziosi. C’è una nuova tendenza a un lusso meno ostentativo ma che guarda all’autenticità e alla sostanza.

Gli stranieri molti vengono per fare importanti ordini programmati. Ho parlato con un rappresentante che mi ha raccontato che a gennaio, un signore, neanche troppo elegante, si è seduto e ha comprato 600 cappotti per l’invernale scorso.

Cosa è cambiato?

Questo anno, il primo e ultimo giorno ci sono stati molti visitatori stranieri e di solito questi fanno direttamente ordini cospicui, mentre gli italiani guardano, prendono contatti per poi far fare appuntamento dal rappresentante in negozio: già da un paio di stagioni dopo il covid c‘è stata un’impennata di visitatori, e di questo l’ente organizzatore è ben felice!

È una fiera di settore ma che richiama l’attenzione del mondo della moda maschile, presenti tanti stand editoriali ed anche associazioni di settore.

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