Mondiali di Rugby 2023: Il nuovo Regolamento
Il nuovo Regolamento tra cartellini gialli e rossi lo spiega molto bene il nostro coach. Nel frattempo stasera ai Mondiali di Francia 2023, per l’Italia Vs la Francia è una gara da “dentro” o “fuori”. Non ci sono alternative, bonus o non bonus, prima bisognerebbe riuscire a buttare fuori i padroni di casa e non sarà facile. Anzi sarebbe davvero un’impresa. Per cui al di là delle combinazioni per accedere ai quarti: dateci dentro Azzurri. Noi saremo un coro e un cuore unico stasera per incoraggiarvi e darvi forza. Appuntamento, incollati alla TV, magari con un occhio di riguardo alle cronache del nostro Luca Tramontin su RSI Radio Televisione Svizzera. Ma prima delle 21 di stasera, cerchiamo di capire bene il nuovo Regolamento del Rugby. Leggiamo Coach Gianluca Veneziano. “Guardate e fateci caso”!
Il nuovo Regolamento
Con questa rubrica vogliamo incuriosirvi e “mandarvi” direttamente ad osservare alcune particolari situazioni di gioco e non, quindi sia che siate davanti alla TV o meglio per voi in uno degli stadi Francesi “guardate e fateci caso”.
Il cambio di regolamento riguardo ai contatti che possono causare infortuni, soprattutto il trauma cranico, ha cambiato il modo di interpretare il gioco in alcune situazioni che si presentano sul campo durante la partita.
L’area dove ci sono state maggiori novità è quella del placcaggio e della “pulizia” nei punti di contatto.
Questo cambiamento ha portato a un aumento dei cartellini gialli e rossi durante i match e un lavoro extra per il “TMO”: l’arbitro in regia che ha il compito di controllare a video varie situazioni, tra cui se un contatto è da confermare per l’uscita da 10 minuti o definitiva.
Guardando le partite vedrete sullo schermo, nella sovrimpressione dove viene indicato il risultato, che se l’arbitro assegna un cartellino giallo lo si vede sul nome della squadra del giocatore ammonito. Potreste vederne anche due, quello giallo e quello rosso in contemporanea. Questo avviene quando il direttore di gara dal campo chiede al “TMO” di rivedere l’episodio e di comunicargli in un lasso di tempo prestabilito se deve essere trasformato in un cartellino rosso.
Tutto questo ha portato ad un cambio di tecnica da parte dei giocatori nelle situazioni coinvolte da questa nuova formula, soprattutto il placcaggio.
Con la nuova regola il minimo contatto testa contro testa, testa contro spalla o testa sul terreno causato da un placcaggio ribaltante, viene sanzionato. Di conseguenza si è passati da un placcaggio al busto dove bloccando le braccia dell’avversario si impedisce il riutilizzo veloce del pallone (rischioso per la testa contro testa), a placcaggi più bassi e a un ritorno a quelli alle caviglie “di vecchia data” che non si vedevano da tempo, se non in rare occasioni.
La Pillola
Nota personale: la sicurezza dei giocatori va al primo posto in assoluto. Credo che l’applicazione di questa regola abbia esasperato il lavoro degli arbitri che in molte occasioni fermano il gioco per verifiche e controlli evitabili. Logicamente, a velocità reale sul campo non è semplice decidere in pochi secondi se un contatto è pericoloso oppure no e far continuare il gioco. Tuttavia, adoro vedere quei placcaggi bassi alle caviglie che si insegnavano ai bambini quando ho iniziato a giocare.
Buona Osservata, Gianluca.
Rugbista e Telecronista televisivo