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Milano capitale “del libro” con gli algoritmi di Amazon

Foto di Csaba Varga

E’ Milano la capitale del libro con gli algoritmi di Amazon. Nel senso che è Milano la città italiana, dove si leggono più libri secondo la classifica annuale di Amazon.

Come funziona la classifica

Prima di elencare la classifica, o meglio le classifiche di Amazon, cerchiamo però di capire come funzionano. Quasi tutti daremmo per scontato che la graduatoria si basi sul numero di copie vendute. Certo, ma occorre tenere presente che nell’era del digitale, esiste un parametro essenziale, vitale, importante per determinare il “ peso” di una classifica. Amazon poi, che ci vive con questo criterio di giudizio, un po’ come tutte le major internettiane, non può proprio farne a meno. (vedi articolo) Va bene dai, stiamo parlando di algoritmo.

L’algoritmo di Amazon

L’algoritmo di Amazon tiene conto sia delle vendite come numero totale, ma anche della frequenza delle stesse. Un monitoraggio di circa dodici volte al giorno, verifica quante copie sono vendute in questo lasso di tempo. Sostanzialmente si sale in classifica vendendo per esempio tre libri in due ore, piuttosto che sei in una settimana. Questo significa che un autore di un bestseller, teoricamente può essere penalizzato parzialmente in classifica, perché un altro in un certo periodo vende con più frequenza rispetto al valore assoluto di numero di libri venduti.

Questione di marketing

Il concetto di Amazon è che ritiene basilare, tenere conto della storia globale delle vendite.  Tiene conto cioè della cronologia delle vendite. In soldoni significa, che ragionare a livello di business e di marketing, non solo è fondamentale, ma è prioritario rispetto al mero risultato globale dei dati di vendita. Mi spiego meglio, io Amazon, premio chi pur essendo meno famoso di Stephen King o rimanendo nei nostri confini, del nostro compianto Andrea Camilleri, ha compiuto un’operazione di “spinta” ovvero di marketing, tale da incentivare la vendita di un buon numero di copie del mio libro meno famoso, rispetto a Camilleri che per legge dei grandi numeri, essendo famoso e vendendo “a lungo termine” ha grandi numeri di traffico.

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Insomma è un metodo meritocratico e democratico che premia chi si da da fare con un’azione programmata di marketing  per “spingere”un libro e farlo crescere in popolarità, rispetto a un testo già popolare che in qualche modo vive di rendita.

Milano capitale del libro     

E’ Milano la capitale del libro secondo gli algoritmi di Amazon. Questo è il settimo anno consecutivo, in cui Milano si conferma al primo posto negli acquisti di libri e quindi si presume di lettori su cartaceo e digitale nell’ultimo anno. Poi Padova, Pisa per la prima volta, quarta e quinta Bologna e Roma, Torino del Salone del Libro scende al sesto posto. Poi Verona e Firenze. Bergamo e Vicenza completano la top ten.

Milano si conferma capolista anche su sette degli otto generi letterari considerati. Sola Bolzano la supera nella classifica della categoria Romanzi.

Se volete sapere i titoli più gettonati in forma cartacea. Eccovi accontentati:

primo Un capitano (Rizzoli) di Francesco Totti, secondo  Vivere 120 anni. La verità che nessuno vuole raccontarti (WTE Editore) di Adriano Panzironi. Medaglia di bronzo Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. 

I più acquistati in digitale:  Laurie di Stephen King, precede Eleonor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman e Tre cadaveri di Raffaele Malavasi.

Buona lettura a tutti!

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