Massimo Bigi. Primo album con la partecipazione di Ruggeri
Massimo Bigi alias “Il Bigi”
Massimo Bigi , ovvero Il Bigi così lo chiamano, nasce a Castiglione del Lago (PG) il 26 aprile 1958 e inizia presto ad ascoltare musica grazie ad una radio Mivar di famiglia.
Nel 1967 inizia ad ascoltare di nascosto nel giradischi del fratello maggiore la musica dei Rolling Stones, “Let’s Spend The Night Together” e decide di acquistare una chitarra, una Zerosette, per iniziare a dilettarsi con lo strumento più ambito degli anni ’70.
Seguirà una chitarra elettrica EKO a quattro magneti con cui riprodurre brani come la storica “Satisfaction”.
Molto presto la musica diventa parte integrante della sua vita, una professione, prima con il gruppo dei Generation Gap di cui diventa in breve leader indiscusso e successivamente fondando il gruppo The Ramblers dopo aver lasciato i Generation Gap.
L’incontro in tour con Enrico Ruggeri
Nel 1993, un tour con Enrico Ruggeri cambia la sua vita, ne sarà prima direttore di produzione e poi tour manager, per anni in tutta Italia.
Nei periodi di pausa dai tour, Massimo Bigi pubblica due libri: “Grand Hotel des Guitar” nel 2010, una serie di racconti dedicati al mondo della chitarra, e “Giocando col Tempo” nel 2016, ventiquattro brevi racconti di fantasia e ricordi, che ruotano intorno alla passione per rock’n’roll e per le ferite di tutta una vita vissuta senza risparmiarsi mai.
Massimo Bigi e l’album “Bestemmio e prego”
Dal suo bagaglio di esperienze complesse che hanno prodotto canzoni sofferte e intense, nascono i brani di questo progetto che decide di far ascoltare all’amico Enrico Ruggeri, che ne rimane folgorato. Dieci brani compongono l’album “Bestemmio e prego” (clicca qui e ascolta “Come se fosse facile”) che la Anyway Music l’etichetta di Enrico Ruggeri e Marco Poggioni decidono di produrre.
Noi lo abbiamo qui ai nostri microfoni di Globe Today’s, per una piacevole chiacchierata sul bel progetto che ha portato Il Bigi, a 62 anni, a esordire come cantautore.
La prima domanda di Silvia
…” Chi è Massimo e come hai scelto la strada del cantautorato nella tua seconda giovinezza?”
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