L’arsenico nelle mele: una questione di salute pubblica
Verrebbe da scrivere “Arsenico e vecchi merletti”…
Negli Stati Uniti è oggi un argomento all’attenzione di gran parte della popolazione, stiamo parlando della questione dell’arsenico nelle mele e nel succo di mele. Sebbene non tutti siano consapevoli della presenza di arsenico nelle mele e in altri alimenti, La Food and Drug Administration (FDA) ha stabilito da poco, nuovi limiti per l’arsenico inorganico che può essere presente nel succo di mela, fissando un livello massimo di 10 parti per miliardo (ppb).
Questo elemento chimico, presente naturalmente nell’ambiente, può accumularsi nel terreno e nelle acque, contaminando così le colture. Nel contesto dell’attuale crescente consapevolezza ambientale, il cibo sano e davvero un argomento moto trendy.
Perché preoccuparsi dell’arsenico e le nuove direttive
L’arsenico assorbito in quantità non ottimale, può provocare gravi effetti tossici sull’organismo umano, soprattutto se ingerito anche con costanza e per lunghi periodi. I rischi potenziali per la salute associati all’ingestione di questo elemento sono più di uno e piuttosto importanti. L’arsenico può aumentare il rischio di cancro, malattie cardiovascolari e danni a fegato e reni. Di fronte a queste preoccupazioni, le autorità sanitarie non solo d’oltre oceano, ma di molti paesi hanno introdotto normative più stringenti allo scopo di limitare la presenza di arsenico negli alimenti. Negli Stati Uniti, come già accennato, la FDA ha fissato un limite massimo di 10 parti per miliardo (ppb) di arsenico inorganico nel succo di mela. Anche l’Europa, non si è fatta cogliere impreparata e ha aggiornato le proprie direttive, stabilendo il limite di 0,020 mg/kg per i succhi di frutta.
Ma quanto c’è n’è in una mela e quali sono i rischi per la salute?
La quantità di questo metalloide presente in una mela può variare, al variare di alcune condizioni geografiche, in particolare il luogo di coltivazione, le condizioni del suolo dove crescono questi gustosi frutti e delle modalità di coltivazione. Per esempio un suolo ricco di argilla tende a trattenere l’arsenico più di un terreno sabbioso. In media, una mela contiene circa 4 ppb di arsenico soprattutto nella forma inorganica che è considerata più dannosa per la salute.
Insomma ribadiamo che il consumo regolare di alimenti che contengono livelli elevati di arsenico può aumentare il rischio di sviluppare problemi di salute a lungo termine. Si sappia che questo metallo si trova un po’ dappertutto in quello che mangiamo: nella pasta in forma inorganica, persino nel riso integrale e nel pesce e nei molluschi. Ma sempre in questo decennio di emergenze e allarmi vari, è importante evidenziare e ricordare che per la maggior parte delle persone il rischio legato al consumo di mele e di questi altri alimenti è considerato basso. Per cui siate sereni e gustatevi quello che mangiate!