John Travolta il Tony Manero per sempre
Auguri a John Travolta
Oggi 18 febbraio 2023 l’oramai ruvido e nervoso John Travolta, compie 69 anni. Figlio di un riparatore di pneumatici (ed ex giocatore di football) e di una docente di arte drammatica è l’unico attore che non è mai stato un debuttante vero e proprio, ma che ha cominciato la sua carriera con un boom strepitoso, facendo 100 al primo colpo. Trascorsi gli anni, fra alti e bassi, è stato costretto a reinventarsi e farsi reinventare continuamente. Ma sicuramente è ancora in competizione!
Immagine e simbolo del musical anni ’70, è diventato un teen-idol, dopo il monumentale successo de La febbre del sabato sera ed è proprio su questo film, anzi sulla prima sequenza di questo film, che ci vogliamo concentrare.
Ecco Tony Manero
Se è vero che un bel film si vede dalla prima sequenza, non possiamo che rimanere affascinati (anche oggi negli anni ’20 del secondo millennio) da come il regista John Badham ci presenta la vicenda del protagonista di Saturday Night Fever, Tony Manero, interpretato appunto daTravolta. In quei pochi minuti c’è già tutto di lui: quello che è, quello che fa e quello che farà.
La ripresa aerea su New York che si va poi ad inoltrare tra le caotiche strade di quella che tutt’ora mantiene inalterato il suo ruolo di “capitale del mondo”, ci butta lì, nella sua realtà e oin quella di quel ragazzo che sulle note della canzone dei Bee Geese “Stayin’ Alive”, cammina già danzando. Un ragazzo che da buon italiano si mangia due pezzi di pizza, calza ai piedi lucidissimi stivaletti a punta, ama le camicie sgargianti e soprattutto le donne che sfrontatamente cerca di abordare senza alcun ritegno e soggezione. Questo è Tony Manero, un ballerino che cerca il successo in quello che sa fare meglio, appunto ballare.
Un’antologia di scene cult
Il film è infatti un musical, siamo negli anni’70 e il quadro che John Badham ci dà del mondo americano di quegli anni ci appare perfetto. Nella memoria collettiva Saturday Night Fever non è più il drammatico ritratto di una generazione senza futuro e di una città pericolosa, bensì un’antologia di scene cult, dove il ballo in pista e le melodie su base elettronica dominano incontrastati. La discoteca è un’arena di straordinario valore sociologico: sulla pista si gioca una partita identitaria che, nel bene e nel male, anticipa e racconta i mutamenti sociali.
Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 4 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office La febbre del sabato sera ha incassato 10,8 mila euro . E per noi John Travolta sarà sempre Tony Manero.