Irene Fornaciari: prepara il prossimo futuro artistico

Irene Fornaciari, si prepara con dedizione alla prossima creazione artistica. Si prende tutto il tempo necessario per presentarsi, nel prossimo futuro, sui più importanti palcoscenici italiani e sorprenderci con una nuova produzione musicale. Magari il prossimo anno la incontreremo al 71 Festival di Sanremo. Si vedrà. Al momento abbiamo da mostrare una video intervista realizzata dal nostro Marco Ciapparelli con Irene.
Irene Fornaciari
La sua casa discografica, la Universal è una delle più importanti, è figlia d’arte. Suo padre è Zucchero Sugar Fornaciari, tra i massimi esponenti del panorama musicale mondiale. Lei ha tutti i numeri per sfondare in quanto non le mancano qualità canore eccellenti e una preparazione musicale di alto livello.
Ha inciso quattro album, una raccolta, oltre a numerosi singoli e collaborazioni canore. Anche il Festival di Sanremo, la vista sul suo palco per ben quattro volte: nel 2007 con il brano “Un sole dentro”, nel 2010 insieme allo storico gruppo dei Nomadi con “il mondo piange”, si ripresenta con il brano “grande mistero” nel 2012 e poi con “blu” nel 2016.
Il successo c’è, la notorietà anche, ma per arrivare ai livelli di cotanto padre, c’è da lavorare parecchio.
Irene ora
Irene ora, la incontriamo a Sanremo, con la sua naturale gentilezza e disponibilità, ci concede un’intervista. È qui per altri motivi, non per salire sul palco del 70° Festival, ci spiegherà la sua presenza in Riviera, lo sentiremo tra poco dalla sua voce. Scopriremo cosa sta bollendo in pentola e anche una novità che ci rivela, riguardante un’iniziativa molto interessante che naturalmente tocca sempre le sette note musicali. Non avevamo dubbi su questo.
Il bello di Sanremo
Il bello di Sanremo è l’aria che tira. Si. Non è solo Ariston e da quest’anno Piazza Colombo con il suo palco aperto a tutti. Il bello di Sanremo (del Festival) è che in questo periodo la città respira la musica, le canzoni ovunque. Anche nelle strade, sul mare, negli alberghi che ospitano i cantanti e chi vive di spettacolo. Agenti, tecnici, orchestrali e anche e soprattutto la gente. Senza il pubblico e senza tutto questo mare di folla non sarebbe Sanremo. Lo critichiamo sempre, ma non ne possiamo fare a meno. O no?

