Il mondo di Carlo: il trailer da Genova a Sanremo a piedi
Il mondo di Carlo: Da Sanremo 2018 a Sanremo 2020. Oggi pubblichiamo il trailer di Carlo Denei, protagonista di un’impresa, che fece parlare tutti i media nel 2018, perché percorse (ci sarà riuscito?) a piedi 146 chilometri da Genova al Teatro Ariston di Sanremo per il Festival. Il motivo lo capirete, leggendo quanto egli stesso ha scritto sotto. Ma guardate il trailer, non perdetelo e divertitevi domani, 4 febbraio, quando esordirà in tutta Italia il suo film documento.
Il mondo di Carlo
Sono davvero felice di comunicarvi che dal 4 febbraio, giorno della prima puntata del settantesimo Festival di Sanremo, sarà messo in rete e quindi a disposizione dell’intero pianeta il docufilm “Il mondo di Carlo”, il reportage realizzato da Max Gaggino, regista e produttore del film che in passato s’è distinto soprattutto in Brasile per la realizzazione di videoclip di artisti come Erick Panini o Naim.
“Il mondo di Carlo” è il documento del viaggio che ho intrapreso il 3 febbraio del 2018 percorrendo a piedi i centoquarantasei chilometri che separano Genova da Sanremo per promuovere “L’ora di te”, cd musicale con 10 canzoni da me scritte e interpretate.
Per realizzare questo lavoro, Gaggino m’ha seguito passo passo in quella che voleva essere una scommessa e una provocazione.
Otto giorni a piedi
Il viaggio di cui narra il film durò otto giorni durante i quali, abituandomi pian pianino alla presenza continua di una telecamera, mi confessai esternando le mie ansie e le mie speranze, i dubbi e le aspettative per quel viaggio.
Naturalmente non mancarono gli spunti comici che Max Gaggino è riuscito a catturare e proporre allo spettatore con sagacia e maestria.
Roba da Guinness
La spedizione appiedata verso Sanremo aveva anche lo scopo di regalare un nuovo record al libro dei Guinness e cioè quello del Concerto più lungo del mondo; lungo temporalmente, ma anche e soprattutto geograficamente, perché dichiarai alla partenza che mi sarei fermato a cantare una canzone del disco in ogni bar, trattoria, tabaccheria o polleria che fosse. E così fu davvero!
Se riuscii ad arrivare a Sanremo, nonostante i miei sessant’anni compiuti, non voglio svelarlo, per non rovinare la sorpresa a chi avesse piacere di vedere il film.