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Il cellulare esisteva già negli anni ‘20?

Il cellulare

Il cellulare: foto d'epoca
Quando è nato il cellulare? Photo By B. Drozka

“Pare proprio di sì” affermano alcuni. Altri parlano di evidente “bufala”. Altri ancora asseriscono di averne prove certe scomodando la memoria dei nonni.

Di certo abbiamo che già nel 1973 ci fu ufficialmente la prima chiamata effettuata con un telefono cellulare. Fu l’ingegnere Martin Cooper della Motorola che il 3 aprile del 1973 effettuò la prima telefonata della storia con un cellulare. Un po´ scomodo in quanto grande come una scarpa da uomo e pesante oltre 1 chilo. La prima chiamata che l’ingegnere Cooper fece fu a Joe Engel, rivale della Bell Laboratories AT&T: “Alla Motorola ce l’abbiamo fatta, la telefonia cellulare è una realtà!”

Bisognerà attendere altri 10 anni prima che il mondo potesse avere tra le mani questo gioiello della moderna tecnologia. Il primo telefonino andò in commercio, infatti, il 6 marzo del 1983.

Il radio telefono

Bisogna però fare riferimento anche ad un altro apparecchio: il radio telefono. Negli anni 60 venne prodotto in Svezia, un apparecchio che poteva essere utilizzato solo in automobile. Funzionava infatti con la batteria della vettura, pesava circa 40 kg ed aveva, a motore spento un’autonomia di solo due ore, mentre per ricaricarlo occorrevano 10 ore.

I primissimi telefoni senza una connessione a filo esistevano, ad onore del vero, già nel corso della seconda guerra mondiale: si trattava del radiotelefono ed era usato come mezzo di comunicazione dell’esercito. Così come ad uso esclusivo per le comunicazioni militari era anche internet, prima che venisse liberalizzato e dato in uso a tutta la popolazione.

Il cellulare esisteva già negli anni ’20?

Dal film Circus

Ma pare, con tanto di filmato, che già Charlie Chaplin nel 1928 abbia avuto la certezza dell’esistenza di questo strano aggeggio, durante la lavorazione del film “The Circus”. La scena che vi proponiamo, nel video di questo articolo, per giunta non fa parte del film in quanto venne poi tagliata. Durante la lavorazione del film, in una pausa (quindi una scena non costruita ad arte), si vede una donna che parla animatamente al cellulare.

Sono molte le immagini che si possono trovare in rete dove si “vede” qualcuno che negli anni passati (prima dell’uscita ufficiale dei moderni cellulari) utilizzava un telefono portatile – o senza fili, o appunto un telefonino. La maggior parte sono foto manipolate, ma qualcuna desta ancora oggi perplessità e viene classificata nella sezione dei “fatti inspiegabili” come la foto sopra.

Quella foto del 1938

Un’altra testimonianza eccellente dell’esistenza dei telefoni cellulari, ce l’abbiamo in una foto del 1938, dove all’uscita di una fabbrica degli Stati Uniti, il colosso Dupont, una giovane donna parla animatamente al cellulare. Il fatto non desta scalpore nelle compagne della donna in quanto pare, fossero in 5 ad avere un telefono senza fili alla Dupont. Era un esperimento che il colosso americano stava conducendo al fine di fornire i dirigenti di un apparecchio in grado di averli a “portata di mano” in ogni istante, per comunicazioni di lavoro.  dell’uscita di uomini e donne, le loro acconciature, l’intero contesto sono in effetti coerenti con il periodo a cui la foto fa riferimento.

L’unico elemento anacronistico è proprio l’apparecchio che la donna tiene in mano e che sembra essere proprio un telefonino. Un utente, guardando il video ha riconosciuto la sua bisnonna Gertrude Jones, tuttora vivente, ed ha dichiarato: „Aveva 17 anni. Le ho chiesto di quel video e lei si ricorda abbastanza bene. Dice che la Dupont aveva un reparto dedicato alle comunicazioni telefoniche, in fabbrica. Stavano facendo degli esperimenti sui telefoni senza fili. Gertrude e altre cinque donne avevano avuto questi apparecchi da testare per una settimana. Nel filmato, stava parlando con un ricercatore che possedeva un altro telefonino”. Fonte: JedaNews

Indietro nel 1922

Ritornando ancora indietro di oltre un decennio un altro esperimento con un “telefono portatile”. Siamo nel 1922 e due graziose fanciulle dell’epoca sono indaffarate con una “scatoletta” ed alcuni cavetti, oltre ad un auricolare. Sono “armate” anche di un ombrello. Con un cavetto di rame si attaccano alla sommità di un idrante – che fa da messa a terra, e ad un ombrello, che fa da antenna. Composizione del numero da chiamare e monoauricolare per ascoltare chi c’è all’altro capo. Fantascienza? Pare proprio di no.

Bufala o verità?

Non ci e ‘dato al momento sapere. E forse mai sapremo con certezza se questi aggeggi adorabili o infernali – dipende dal punto di vista… sicuramente utilissimi – sono “figli” di una tecnologia avanzatissima della lontana storia dei primi anni del 900. Unica certezza: hanno stravolto il modo di vivere di quanti nati agli albori della seconda metà del secolo scorso, a volte, con nostalgia, guardano al passato, ricordando le vecchie cabine telefoniche, i gettoni e poi le schede magnetiche. Per non parlare poi delle file interminabili quando con un solo gettone si stava ad amoreggiare ore ed ore al telefono. Venne in seguito introdotta la TUT (Tariffa Urbana a Tempo) e le file si dissolsero. Ma, crediamo, che non si dissolverà mai l’era dei cellulari. O forse sì?

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