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Ibiza. L’altro volto dell’isola più popolare delle Baleari

Ibiza - Cala Conte
Tramonto a Cala Conte – Ibiza

Ibiza. Suggerimenti per una vacanza “letta” da un punto di vista diverso. Prima di partire, ricordiamoci sempre le regole per viaggiare sicuri. Teniamo conto però, che in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, tutto può cambiare in un attimo. Intanto immergiamoci in questa estate di vacanza e cerchiamo di farlo godendoci il sole e respirando felicità!

L’altro volto di Ibiza

Per molti, Ibiza è sinonimo di maxi discoteche, sciami di ragazzi in cerca di divertimento e sballo facile, celebrità che dividono le loro giornate tra le sue spiagge e la vicina Formentera.

In effetti l’isola più popolare delle Baleari è tutto questo, ma non solo. Ha un lato più selvaggio e autentico, perfetto per una vacanza di mare, relax e natura, lontana da folle e assembramenti. Basta scostarsi pochi chilometri dall’epicentro della movida (che si concentra tra la capitale, Eivissa, la vicina Sant Antoni e il tratto di costa a Sud compreso tra Playa d’en Bossa e le Saline) e ci si ritrova in un’altra dimensione. Con ritmi, paesaggi, suoni e frequentatori molto diversi.

Qui la natura “vibra”

La natura in evidenza lungo a costa verso Es Figueral a sud est di Ibiza

L’isola offre infatti lunghi tratti di costa aspra e solitaria, baciata dal mare cristallino. Borghi candidi dove si respirano le antiche tradizioni, e un entroterra quasi incontaminato, dove la macchia mediterranea si alterna a olivi, vite, fichi d’india e agavi. Qui la natura sembra vibrare con una forza speciale. Un magnetismo magico che conquista tutti i sensi: l’olfatto stuzzicato dai profumi di mirto, rosmarino e salsedine, l’udito cullato dal fruscio della pineta e dal canto delle cicale, il tatto accarezzato dalla sabbia e dal vento che qui muta spesso direzione ma non cessa mai del tutto. Il gusto poi ha di che divertirsi, con una cucina che spazia dalla carne (ottima) e pesce, quasi sempre grigliati, ai sapori decisi e speziati delle tapas.

Quanto alla vista, ciò che colpisce di più sono i contrasti di colore, tra il blu del mare, l’azzurro terso dei cieli che incontrano il verde intenso dei pini e l’argento degli ulivi, intervallati dal bianco candido delle tipiche abitazioni locali. Non a caso, proprio il nord di questa isoletta è stato scelto già dagli anni Settanta da tantissimi Hippies che ancora oggi vi abitano e mantengono vivi i propri riti per la gioia dei turisti (come i vari mercatini e le sedute di yoga in spiaggia).Insomma, la Perla delle Baleari rappresenta una meta ideale in un anno come il 2021, in cui nonostante siano calati i blocchi e i divieti, molti tengono ancora alta la guardia alta e preferiscono stare lontani da folla e assembramenti.

Ecco una breve guida per scoprirla

Il cuore pulsante (di musica disco)

Di giorno, il centro della movida è Playa d’en Bossa. Una lunga striscia di sabbia costellata da chiringuitos che sparano hit a tutto volume per la gioia dei gruppi di ragazzi in cerca di divertimento e sballo. Stessa atmosfera anche nella vicina zona delle Saline: anche se è una delle spiagge più belle dell’isola, con la stessa sabbia candida e l’acqua smeraldo di Formentera, che le si staglia proprio davanti, meglio starne alla larga se non si ama il mix folla-musica-trasgressione. Verso il tramonto la movida si sposta a Eivissa, nel quartiere del porto, zeppo di negozi, ristoranti e bar-pub aperti fino all’alba. Ma basta salire qualche metro in più, superando Calle de la Virgen, mecca dell’anima più trasgressiva e istrionica dell’isola, e ci si ritrova in un altro mondo.

Tra le viuzze strette e semi deserte di Dalt Vila (la città vecchia), immersi nel silenzio e nel candore assoluto delle case, interrotto solo dal verde delle piante e dal lilla delle buganvillee. Chi sale fino in cima, con una certa fatica, viene ricompensato ampiamente perché oltre alla bella cattedrale e alle antiche mura, si può ammirare un panorama mozzafiato sulla città e sulla costa.

Mura di Dalt Vila – la città vecchia

Il Sud, glam e maestoso

La costa meridionale dell’isola è forse la più scenografica. Con le alte colline coperte di fitta macchia mediterranea che si tuffano a picco nel mare, dando vita a piccole calette, dove sorgono locali esclusivi. Nascoste tra i pini marittimi e gli altri muri di cinta, si celano le ville delle celebrità internazionali. da Sting ai fratelli Gallagher degli Oasis a Kate Moss. Per chi non ha un motoscafo personale, la zona è da visitare in auto, preparandosi ad affrontare parecchie curve e godersi altrettanti panorami mozzafiato. Da non perdere Es Cubells, popolare fin dagli anni della Dolce Vita perché qui aveva una villa da sogno Ursula Andress. Cala d’Hort per ammirare gli scogli di es Vedrà, che paiono due misteriosi giganti e la piccola Cala Carbò con i suoi ciottoli neri.

Ibiza - Caletta
Calette ancora deserte nell’isola

Infine non si può lasciare il Sud senza una tappa a Cala Conte, un piccolo promontorio di roccia a picco sul mare, per godere il miglior tramonto di Ibiza. L’ideale è arrivare qui nel tardo pomeriggio, quando le spiagge affollate di ragazzi iniziano a svuotarsi, e prendere posto in una delle terrazze naturali di pietra bianca, che paiono fatte apposte per osservare in piena comodità lo spettacolo della palla di fuoco che si butta nel mare di cristallo.

Cala llonga

Il Nord Ovest selvaggio

Per continuare il tour “Covid e caos free”, si può saltare senza rimpianti la cittadina di Sant’Antonio, invasa da turisti inglesi che a metà pomeriggio hanno già il secondo boccale di birra in mano. Una volta superata la circonvallazione, i palazzoni spariscono e si entra nella parte forse più autentica dell’isola, seguendo la strada che si arrampica sulla costa alta, all’ombra di una fitta pineta, offrendo scorci davvero suggestivi. Più si procede a nord, più il numero di spiagge accessibili diminuisce. Per godersi il mare da queste parti sarebbe meglio avere una barca. In compenso dall’altro lato della strada si apre l’entroterra suggestivo. Una sorta di grande altopiano in parte coltivato su cui spuntano un paio di paesini gioiello come Santa Agnès e San Mateu, oasi di silenzio composte da un pugno di case arroccate intorno alla chiesa candida.

Questa è l’Ibiza scelta decenni fa dagli hippies di tutta Europa per la bellezza della sua natura, la stessa che oggi spinge tanti turisti, soprattutto del nord Europa, a soggiornare negli agriturismi e le maison di charme della zona, invece che sulla costa.

Anche il Nord ha le sue spiagge. La più suggestiva è Benirras, detta anche delle streghe, un’ampia mezzaluna di sassolini e sabbia, protetta dagli scogli, che si raggiunge solo con una strada piena di curve e priva di segni di vita.

La vicina Playa di Sant Miquel vanta una spiaggia di sabbia più ampia e bella, ma anche più soffocata dal cemento dei villaggi vacanze sorti tutto intorno. Da non perdere una passeggiata sul promontorio che si stende di fronte all’isoletta, proprietà privata di un magnate russo, e un salto alla Cava di Sant Miguel, suggestive grotte naturali a picco sul mare.

Ibiza - Isola front San Miguel
Isola davanti Sant Miguel

Est formato famiglia

Ibiza - Costa est
Panorama Costa est dell’isola di Ibiza

Dal paesino di Sant Joan, che ha qualche bar e negozietto in più rispetto ai vicini, la strada prosegue verso Est, in direzione Sant Vicent, arrampicandosi sulle montagne sempre più alte, in un paesaggio quasi lunare, da cui la vista spazia fino al mare senza imbattersi in persone o paesi (tranne qualche villa aggrappata ai ripidi pendii).

Arrivati a Sant Vicent, meglio non farsi scoraggiare dalla mole dei resort costruiti a pochi passi dal mare, ma spingersi fino alla spiaggia. Una delle più belle e meno affollate dell’isola. Con pochi ombrelloni di paglia e una distesa di sabbia ampia e finissima, e godersi il panorama sulla baia chiusa da entrambi i lati, che garantisce un mare quasi sempre piatto e limpido, perfetto anche per i più piccoli.

Proseguendo verso Sud est

Rocce Agua Banca

Proseguendo lungo la costa verso Sud est, si arriva presto ad Agua Blanca. Una serie di piccole strisce di sabbia protette da alte scogliere, che garantiscono la massima privacy a costo zero. Proseguendo verso Sud Est si arriva a Es Figueral. Un’altra meta ideale per le famiglie, perché offre una bella spiaggia di sabbia ben attrezzata e un paio di resort ben inseriti nel contesto naturale (Cala Blanca e Cala Verde). Da qui parte una bella strada panoramica che conduce a un tris di calette tanto suggestive quanto poco frequentate. Pou de Lleo, Cala Boix e Cala Mastella, fino alla più ampia e conosciuta Cala Llenya, dove la fitta e fresca pineta arriva fino alla sabbia color oro.

Oltre alla bellezza della costa, la particolarità della zona è il paesaggio che si apre alle sue spalle. Con le colline più basse che digradano dolcemente verso il mare, e le distese argentate degli ulivi che si stagliano sulla terra rosso fuoco. Addentrandosi un paio di km nell’entroterra ci si ritrova a Sant Carles, elegante paesino molto amato dalla gente del posto, dove sorgono 4-5 ristoranti che offrono ottime grigliate di carne e pesce. Ma se volete assaporare una vera cena tipica, dovete cercare posto nel patio dello storico Bar Anita, per gustare le tapas e i montaditos, fette di pane tostato con pomodori freschi e salumi.

Un’eccezione per tuffarsi nel mercatino

Dopo un intero tour lontano dalla folla, si può fare una piccola eccezione per tuffarsi nel mercatino Hippy di Las Dalias. Si svolge fuori dal centro paese (in inverno solo al sabato, in estate più volte la settimana). Nonostante sia preso d’assalto da orde di turisti, e negli anni l’anima alternativa abbia lasciato spazio a quella commerciale, non si può dire di aver conosciuto Ibiza se non si è fatto un giro tra i suoi banchetti zeppi di bijoux, vestiti colorati e prodotti naturali. Un caleidoscopio di suoni, profumi e colori.

Qui i chiringuitos che offrono Mojito a tutte le ore convivono fianco a fianco con gli stand di saponi. Creme e tisane a base di aloe, gli abiti candidi in puro lino si alternano a T shirt e costumi psichedelici. I ragazzi appena usciti dalle discoteche chiacchierano con i sessantenni che vivono in una finca a impatto zero. L’aroma di incensi e propoli si mixa a quelli di golosi fritti, in un calderone multietnico e stimolante, ricco di contrasti ma all’insegna della tolleranza reciproca, che rispecchia la vera anima dell’isola.  

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