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I Pink Floyd incantano ancora il pubblico

Pink Floyd

Pink Floyd: Shine Pink Floyd
Shine Pink Floyd (PhMassimoDanza)

Come i Pink Floyd non c’è nessuno perché con i Pink Floyd la musica è diventata anche un fatto multisensoriale: da ascoltare e riascoltare – ovviamente – ma anche da vedere in un caleidoscopio di suggestioni quasi sempre sorprendenti nell’equilibrio tra la realtà e il sogno. La musica dei Pink Floyd – oggi più che mai – annulla le distanze anagrafiche e le culture annesse per un dosaggio tra pignoleria e follia che ha fatto e continuerà a fare scuola tra le generazioni musicali. E a dimostrazione di ciò è il folto pubblico che sabato 15 luglio ha riempito la platea dei parchi di Nervi in occasione del sesto appuntamento del Music Ballet Festival intitolato Shine – Pink Floyd Moon.

Lo spettacolo ideato da Micha van Hoecke 

Uno spettacolo ideato e fortemente voluto dal coreografo e regista russo-belga Micha van Hoecke per i solisti del Corpo di Ballo della Compagnia Daniele Cipriani Entertainment, su musiche dei Pink Floyd, interpretate dal vivo dalla band italiana Pink Floyd Legend. Un viaggio sulla luna, all’insegna della follia come dichiarò il coreografo scomparso due anni fa, il cui punto di partenza è il famosissimo brano Shine on You Crazy Diamond con cui, Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour, resero omaggio al loro compagno Syd Barrett, il” diamante pazzo”, che si era perso nelle regioni sconosciute della “luna” (intesa come malattia mentale). Il mondo lunare dunque associato all’inconscio e alla follia raccontato straordinariamente attraverso la musica psichedelica.

La musica dei Pink Floyd per la danza

Micha van Hoecke non è stato il primo a far uso della musica dei Pink Floyd per la danza, ricordiamo infatti lo splendido Pink Floyd Ballet creato dal coreografo francese Roland Petit. Uno spettacolo che vide in scenaun giovanissimoDanys Ganio, ma già étoile del Balletto di Marsiglia, e che debuttò nel 1973 con la band inglese che suonava dal vivo. Fu un successo mondiale. E Ganio diventa ancora protagonista nello spettacolo di Van Hoecke, sostenendo il ruolo di Syd, scivolato nel tunnel dell’acido, filo conduttore tra passato e presente. Non è più giovane, ma sempre uno splendido interprete.

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Raffaele Paganini

A Nervi però non abbiamo visto il ballerino francese bensì il nostrano Raffaele Paganini, che pur essendo a riposo da anni ha accettato volentieri di fare questo viaggio nel mondo della luna, inteso anche come simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa.

Pink Floyd: Raffaele Paganini
Raffaele Paganini (Ph Adriano Romano)

Nella coreografia di Micha van Hoeche, ripresa daStefania Di Cosmo, il protagonista è un uomo al tramonto che ritrova sè stesso nella figura del giovane danzatore che gli è sempre vicino come un’ombra o un sostegno. I ricordi arrivano puntuali e rimandano a momenti del passato, che si traducono in una lunga successione di quadri articolati tra duetti, triangoli amorosi ed ensemble.

I ballerini della Compagnia di Cipriani sono bravi, nulla da dire a livello tecnico, ma quello che non funziona è proprio la coreografia che non rompe schemi classici o neoclassici che c’entrano ben poco con la musica dei Pink Floyd. Fiacca e scontata l’introduzione di oggetti scenici come i dischi in vinile tenuti tra le mani delle danzatrici quando sarebbe stato più felice un incontro sperimentale con la musica. Nessuna sperimentazione invece, solo un gusto revival che poggia su uno stile antiquato costellato da pantomime eccessive da show televisivo.  

(Ph Emanuele Vertolli)

Shine non regge il confronto

Dov’è la follia su cui doveva costruirsi lo spettacolo? …Non certo nella coreografia che non arriva a quanto si era prefissato. Spiace dirlo, ma Shine non regge al confronto del balletto che Petit creò cinquant’anni fa in cui si poteva parlare sì di sperimentazione e freschezza.

Ottima invece la parte musicale dello spettacolo che ha impegnato i PINK FLOYD LEGEND composti da:
Fabio Castaldi basso, voce; Alessandro Errichetti chitarra, voce; Emanuele Esposito batteria
Simone Temporali tastiere, voce; Paolo Angioi chitarra acustica, elettrica e 12 corde, basso, voce
Maurizio Leoni sassofono; Nicoletta Nardi, Sonia Russino, Giorgia Zaccagni cori. Per loro grandi applausi finali da parte di un pubblico che i Pink Floy non li ha mai dimenticati e li porta ancora nel cuore.