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I diritti degli Oceani: Genova in prima fila

I diritti degli Oceani

L’oceano sostiene tutta la vita sul pianeta. Il genere umano dipende da un oceano sano. Sono i primi due principi contenuti nella Carta dei Diritti Fondamentali degli Oceani che, la scorsa settimana, è stata presentata dalla delegazione del Comune di Genova alla sede dell’ONU nel contesto delle iniziative collegate alla settimana dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Oceani: Salone nautico
Il Salone Nautico

25 settembre al Salone Nautico

Oggi, lunedì 25 settembre alle 11, nella sala riunioni Confindustria Nautica al Salone Nautico di Genova si è tenuta la relazione del summit e del workshop tenutisi a New York sui principi della Carta dei diritti degli oceani-Genova Process. Del resto anche la giornata di ieri, 24 settembre, era stata all’insegna della tutela e la salvaguardia del mare e dell’ambiente. Nel focus, senz’altro uno degli appuntamenti più attesi sul palco dell’Eberhard & Co. Theatre del 63° Salone Nautico, vi è stata la presentazione dei primi risultati del progetto “Sealife Care – Posidonia Restoration”. 

In quell’occasione la nota giornalista di Linea Blu Donatella Bianchi, attualmente anchePresidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, ha parlato di “intervento decisamente importante e prezioso per tutti noi. Il mare riesce a rigenerarsi più velocemente di quanto si possa immaginare.  Questa azione avrà sicuramente un’efficacia immediata ed una visibilità immediata.” ha detto la Bianchi ricordando l’importanza della Posidonia che è una pianta che produce ossigeno, stocca il carbonio, ha una fondamentale azione biologica sottomarina e rallenta l’erosione costiera.

Oggi anche il sindaco di Genova Marco Bucci, il vicesindaco Pietro Piciocchi, il race chairman Ocean race Richard Brisius e l’on. Susy De Martini, Ambasciatrice di Genova nel Mondo e Senior Consultant per le Relazioni Internazionali, hanno continuato col puntare il dito sull’importanza di un’etica del mare nel rispetto della natura.  La presentazione che si è svolta al palazzo di vetro dell’ONU, davanti a circa 400 persone, capi di stato, ministri, ambasciatori, opinion makers e rappresentanti delle comunità indigene impegnati nella difesa dell’ambiente è infatti una vera e propria missione e i contenuti della Carta dei diritti degli Oceani, già soprannominata Carta di Genova, sono stati al centro della conferenza di stamattina.

L’intervento del Sindaco Bucci

“È stato per noi motivo di grande orgoglio essere la sede degli incontri che hanno portato la definizione della Carta degli oceani. – ha detto Bucci – Nel documento presentato a New York c’è molto della nostra Genova e del nostro amore per il mare e del nostro legame con il pianeta blu, perchè ricordiamo che la terra è fatta per più del 70% di acqua marina, che noi abbiamo il diritto e il dovere di tutelare in quanto parte integrante della nostra esistenza. Vorremmo che la futura Carta dei diritti degli Oceani potesse diventare una guida con i principi da seguire per il rispetto dei mari, un patrimonio per i nostri figli che vogliamo lasciare migliore di quanto noi lo abbiamo trovato”. Il Sindaco ha anche ricordato che il Comune di Genova è la prima istituzione locale che fin dall’inizio ha creduto nel percorso che li ha portati alle Nazioni Unite.

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Gli Oceani secondo Susy de Martini e Richard Brisius di The Ocean Race

Susy de Martini ha fatto presente come ogni nostra emozione sia legata al mare. “L’oceano è fuori e dentro di noi. Una foresta blu da tutelare esattamente come quella verde. Per questo ministri, ambasciatori e opinion makers di tutto il mondo si sono succeduti in un crescendo oceanico, spiegando come la tutela degli oceani sia, come delineato dal premier di Capo Verde, non solo una necessità vitale ma l’opportunità per una economia che renda il mondo più sostenibile. L’esponente della Banca Mondiale lo ha detto molto chiaramente ed è anche pronta ad investire e a collaborare con la Carta dei Diritti dell’Oceano perché così legata allo sviluppo economico”. 

“Siamo pieni di energia per andare avanti con una responsabilità ancora più pesante – ha detto il presidente di The Ocean Race Richard Brisius – Questa giornata speciale segue però a cinque anni di lavoro iniziato proprio a Genova. L’oceano ha dirtti ancora prima che noi glieli riconoscessimo, e come lo sport ha le sue regole, e sono proprio le regole che devono essere seguite per ottenere i risultati. Nel 2018 è cominciato il viaggio di Ocean Race e il Genova process andrà avanti: la nostra visione è creare un movimento mondiale per il riconoscimento dei diritti degli oceani. L’Ocean Race Europe, che si terrà, tra agosto e settembre 2025, passando anche da Genova, metterà in connessione i cittadini, le future generazioni, proprio con gli oceani. Noi viviamo nella natura e questa è una grande responsabilità “. 

Da Lisbona Antonio Di Natale Expert di Ocean Race

In collegamento da Lisbona Antonio Di Natale, biologo marino ed expert di The Ocean Race, presente all’Onu, ha parlato di una sfida fantastica che ha trovato insieme tanti paesi e persone per lavorare allo stesso fine, quello di mettere insieme un elenco di principi fondamentali nel rispetto dei mari e quindi della nostra vita stessa.

La Carta dei diritti fondamentali degli Oceani che ha visto il coinvolgimento di oltre 150 esperti e istituzioni di 35 paesi, svolge anche il ruolo di trampolino di lancio verso una Dichiarazione universale dei diritti dell’oceano (UDOR).  L’obiettivo a lungo termine è l’adozione di una Dichiarazione universale dei diritti degli oceani da parte delle Nazioni Unite entro il 2030. L’ambizione a breve termine è quella di fungere da base per sostenere l’inclusione dei diritti degli oceani nella risoluzione omnibus delle Nazioni Unite del 2023 su “Oceani e diritto”, fondandosi su un profondo rispetto per il diritto intrinseco dell’Oceano alla salute e al ripristino e riconosce il ruolo fondamentale dell’Oceano nel sostenere tutta la vita sul pianeta. 

In chiusura il Sindaco Bucci ha parlato più nellospecifico delle modalità per ottenere i risultati voluti: completo riciclo delle acque sporche. Un impegno che Genova ha azionato, ma che bisogna sia sostenuto da tutti perchè riguarda il futuro di tutti. E noi ci speriamo davvero.

Noi siamo l’Oceano e l’Oceano siamo noi – Stabilire una nuova relazione tra l’umanità e l’Oceano è fondamentale.

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