Gossip veri, presunti, voluti. Ce n’è per tutti!
Non ho particolari spunti presi su internet, sentiti o letti sui media. Niente di tutto questo. Meglio ce ne sono così tanti, veri, presunti, voluti appunto, che quello che sto scrivendo è frutto di semplici considerazioni. Un mix di tutto un po’, definiamolo cosi.
Cos’è gossip?
Evito accuratamente di dare una definizione da Wikipedia, che se volete potete ricercarla voi direttamente. Piuttosto esprimo il mio personalissimo pensiero sul significato che do’ io, per la mia esperienza e che assegno agli avvenimenti che accadono ogni giorno. Non so se sarete d’accordo con il mio punto di vista, ma non essendo questo un trattato scientifico, va bene cosi!
Io credo che il pettegolezzo, ogni tanto lo definirò in italiano per non ripetermi, sia attuale sostanzialmente ovunque, nella politica, nel lavoro, nella famiglia, tra gli amici, tra sconosciuti. Ovunque, ma non solo, anche senza soluzione di continuità. Ovvero sempre, in ogni momento.
Gossip ovunque
In politica. Avete letto di Putin padre di due gemelli? Di Maio prima uscita pubblica con la fidanzata Virginia Saba, Salvini prima uscita pubblica con Francesca Verdini. Nuovo tormentone politico: il titolo di studio di Zingaretti. Sappiate che sono tutti articoli riscontrabili!
Nella vita quotidiana, tra colleghi. Qui possiamo sbizzarrirci come vogliamo. Potremmo citare mille casi a testa. La collega leggera, il collega strano, l’amico dell’amico.
In famiglia. La zia tirchia, la sorella preferita, la bimba più intelligente.
Tra sconosciuti. Hai visto quello come si veste, quella come si trucca. Che minigonna la bionda, che pancia quello li.
Le tipologie di gossip
Il pettegolezzo può anche diventare calunnia e quindi un reato. I danni per una denuncia di diffamazione possono essere pesanti. Possiamo anche definirlo in alcuni casi semplicemente un rumors, quando si propaga per sentito dire e si diffonde tramite il passaparola. Esiste poi una forma di gossip vicino alla diceria, l’accusa ventilata a una persona assente, oppure la forma scherzosa e irriverente per denigrare l’aspetto fisico o mentale o entrambe le cose di una persona. La forma subdola, tipo “chissà se lui c’era, quando è arrivato l’amico della moglie”. Poi esiste la rappresentazione del pettegolezzo. Quella innocente e attiva, “ non credo sia cosi, ma lo pensano in tanti”, oppure la forma innocente e passiva, “ dicono che lui ha una passione per me, ma non sono cosi bella io”.
La mia definizione di gossip
Vorrei definirlo con un’immagine. Vi siete mai avvicinati a una persiana o finestra semichiusa, a curiosare su dei frastuoni provenienti da un litigio tra persone? Non vi attrae la cosa, non vi viene un prurito, una curiosità impellente di sapere cosa succede, se si menano, come andrà a finire? Tutto ciò osservando e senza farvi vedere? Poi, naturalmente quello che è accaduto, lo riferite sicuramente all’amico, al coniuge, al figlio, ma certamente fate finta di non sapere niente con i protagonisti del bisticcio. Vero? Questo per me è gossip o pettegolezzo.
Lo so ne faremmo a meno di essere pettegoli, ma la curiosità dove la mettiamo? Ah no cari lettori, di quella parleremo in un’altra occasione. Poi fuori, sento suonare una sirena. Che starà succedendo?