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Giuseppe Tallarita. “Un sogno spezzato” Il nuovo libro di Valerio Esposti

Ucciso il 28 settembre 1990 dalla mafia

Valerio Esposti
Valerio Esposti e la copertina del suo nuovo libro

Giuseppe Tallarita era un uomo di 66 anni che viveva felicemente a Butera, un piccolo centro nella provincia di Caltanissetta, insieme alla sua amata famiglia. Gran parte delle sue risorse erano investite in un podere situato nelle vicine campagne. Qui, nella casa principale, Giuseppe custodiva i ricordi più preziosi della sua vita, insieme alla moglie, ai figli e ai nipoti. Il suo sogno era di invecchiare pacificamente, circondato dagli affetti più cari, di fronte al mare. Purtroppo il suo sogno non si è mai avverato. Ne parliamo qui sulle nostre colonne Social.

L’assassinio e il mandante

Il 28 settembre 1990, l’uomo fu ammazzato di fronte alla sua proprietà da due killer a comando di un boss della “Stidda”. Questa organizzazione criminale di tipo mafioso è attiva in particolare nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa.

Il mandante del crimine era il pastore che, alcuni anni prima, aveva chiesto il permesso di far transitare illegalmente il proprio gregge attraverso la proprietà di Tallarita, ottenendo un rifiuto in risposta.

L’omicidio di Giuseppe Tallarita rappresenta uno dei tanti episodi di violenza e insicurezza che hanno caratterizzato la Sicilia negli anni ’90.
Un periodo in cui gruppi criminali come la “Stidda” facevano impunemente la loro legge.

La sua morte è la conseguenza di una cultura dell’illegalità che spesso colpisce le persone oneste e che cercano di difendere i propri diritti.

La morte di Tallarita ha lasciato un vuoto enorme nella vita della sua famiglia e dei nipoti che non avranno mai la possibilità di conoscere veramente l’uomo che li avrebbe amati tanto.

Questa triste vicenda ha permesso di dimostrare che la risposta alla violenza e all’ingiustizia deve sempre essere quella della giustizia e della legalità. Bisogna resistere alla paura e alla rassegnazione e lottare per un futuro migliore e più giusto per tutti.

Il libro “Giuseppe Tallarita. Un sogno spezzato”

Il libro “Giuseppe Tallarita. Un sogno spezzato” è ispirato dalla storia di Rosy Tallarita, una residente di Peschiera Borromeo (MI) e nipote di Giuseppe Tallarita.
La donna ha partecipato ad iniziative locali contro la mafia, dove ha conosciuto Valerio Esposti. Quest’ultimo ha deciso di raccontare la storia di Giuseppe Tallarita. Lo ha fatto attraverso un lavoro di documentazione e ricostruzione svolto nei luoghi della tragedia, che ha dato vita al libro.

Il libro racconta la storia di una vittima della mafia e trasmette valori come la legalità, la giustizia, l’etica e la moralità.
È scritto in modo accessibile e coinvolgente, pensato anche per i giovani lettori, per far conoscere loro meglio la mafia, i suoi metodi per manipolare la società e il pericolo che essa rappresenta per la società italiana.

La storia di Giuseppe Tallarita è poco conosciuta, rispetto ad altre vittime della mafia. Pertanto, il libro ha l’obiettivo di diffondere la sua memoria tra le nuove generazioni.
Esposti vuole portare il libro nelle scuole, nei teatri e negli oratori per mantenere vivi i ricordi di Giuseppe Tallarita e dell’impatto che la mafia ha avuto sulla sua vita e sulla sua famiglia.

Il libro nasce quindi per contribuire alla sensibilizzazione e alla formazione delle nuove generazioni sulla figura della mafia e sui danni che essa ha causato alla società italiana.

La visita ai luoghi dove avvennero i fatti e l’incontro con i familiari della vittima hanno permesso a Esposti di comprendere meglio la vicenda e di trasmettere, attraverso il libro, la memoria di Giuseppe Tallarita ai lettori interessati.

Chi è Valerio Esposti

Valerio Esposti, nato nel 1974 a Sant’Angelo Lodigiano, di professione addetto stampa, è laureato in Scienze politiche ed è giornalista pubblicista del 2002. Si è occupato di cronaca per varie testate locali, fra cui 7giorni e Il Cittadino.

Nel 2009 ha scritto il suo primo libro, “C’era una volta il buio”, la dura lotta del pugile  Giacobbe Fragomeni vincitore del titolo mondiale Wbc della categoria massimi leggeri, seguito dal sequel “Fino all’ultimo round”, dove l’autore ha indagato sulla difficile adolescenza di Fragomeni cresciuto nel quartiere Stadera di Milano.

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