Gelato: dimmi quale mangi, come lo mangi e ti dirò chi sei
Coppetta o cialda che sia, il gelato artigianale è un piacere che tutti noi ci concediamo. E mentre assaporiamo una fresca panna o un’avvincente cioccolato, almeno è lecito chiedersi chi, con noi, il piacere del gusto. Un piacere che, sia chiaro, non è certo solitario, almeno a giudicare dai volumi messi in campo in Italia nella stagione estiva, ma non solo.

A tracciare la mappa del consumo nel Belpaese ci ha pensato l’Igi, istituto del gelato italiano. E ne sono uscite dele belle sia come tempistica di consumo che come tipologia del consumo stesso.
Ad esempio: sceglie il cono con la cialda chei vuole godere un’esperienza sensoriale la più completa possibile. Insomma non vuole proprio negarsi nulla del piacere di un gelato. Lo stecco, invece, viene scelto dalle persone intraprendenti. Per loro mangiare un gelato è anche soddisfare la propria curiosità. Ma fino ad un certo punto perchè gli psicologi che si sono applicati al gelato ci dicono, sempre secondo la ricerca di Igi, che l’intraprendenza si trasforma in insicurezza. E lo stecco da tenere in bocca, è un qualcosa di tangibile che rassicura.
Per chi si volge all’effimero e, quindi, ha gusti “tutto e subito”, gli esperti associano una personalità che cerca immediatamente il piacere. Lo vuole gustare immediatamente, senza mediazioni. Chi sceglie il biscotto ricerca “qualcosa di più” in termini affettivi. I tipi pragmatici e controllati scelgono, ca va sans dire, la coppetta.

E quando il gelato lo abbiamo mangiato? L’Istituto italiano del gelato haa ffrontato anche questo tema, spiegando quanto occorre, e che cosa occorre fare, per smaltire il surplus enegetico causato da un buon gelato.
Vi siete concessi una cialda da 75 grammi di gelato ? Per smaltirla dovrete giocare 39 minuti a tennis oppure 16 minuti a calcetto. Potrete decidere anche di nuotare per 24 minuti, correre in bicicletta per 18 oppure fare jogging per 31 minuti. Meglio va se dovete smaltire un semplice ghiacciolo alla frutta: giocherete 12 minuti a tennis oppure 5 minuti a calcetto, altrettanto dovrete nuotare , ma vi basteranno 6 minuti in bicicletta ( ma non fermi…) o dovrete correre per 10 minuti. Il gelato è servito.
Giornalista professionista, ha lavorato da sempre nell’ambito dell’informazione radiotelevisiva occupandosi delle news presso emittenti regionali della Liguria. Per 20 anni ha condotto le telecronache delle società genovesi dallo stadio Luigi Ferraris. Calcio d enogastronomia sono le sue passioni.
