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Freddie Mercury l’uomo destinato a divenire leggenda!

Concerto live

Freddie l’uomo leggenda

Freddie Mercury destinato a diventare una leggenda. Forse  il più grande e il migliore. Tutti o tanti hanno visto il film “Bohemian Rhapsody”, tanto che la canzone omonima scritta dal gruppo, ha recentemente sforato il miliardo di visualizzazioni su YouTube, attraverso la pagina Queen Official.

Ma se avessimo visto un documentario relativo alla vita di Farrock Bulsara( nome originario del leader dei Queen) sapremmo che è molto di più di quanto riveli il film, che è comunque una trasposizione. Nato a Zanzibar il 5 settembre 1946, subito dopo la grande guerra, ancora bambino va in India, da solo, a studiare. Ecco la lettera scritta ai genitori, che svela la sua infantile, ma già forte sensibilità e che ha fatto il giro del mondo.

La sua storia in poche parole

 Qui in Asia, trova un primo amore non corrisposto, diventa pianista degli Hetnics e assorbe le atmosfere orientali che si sentiranno soprattutto nei primi album dal nome Queen e Queen due, nei primi anni settanta, quando da poco si trasferì con la famiglia a Londra per sfuggire alla guerra civile a Zanzibar.

E a Londra che cambiò nome e iniziò a essere se stesso, imprimendo un cambiamento anche alla sua identità formale. S’iscrisse all’anagrafe come Freddie Mercury e qui ha inizio la leggenda che tutti conosciamo.

Conobbe Brian May, Roger Taylor e John Deacon e formarono i Queen.

Il primo Freddie

Da ragazzo timido con quattro denti in più rispetto alla norma e pure sporgenti, decise di non “sistemarli”, riteneva, infatti, che fosse meglio avvantaggiare la qualità vocale, che quest’anomalia accentuava in meglio, piuttosto che il fatto estetico. Forse anche con l’aiutino di questo piccolo stratagemma insieme alle capacità che madre natura gli aveva consegnato, che nella sua trasformazione artistica divenne, un front man impareggiabile, capace di stregare platee di più di duecentomila persone.

Da Zanzibar alla conquista del mondo

Con la sua incredibile voce e personalità, da Zanzibar conquistò il mondo, concerti enormi sotto ogni aspetto: dal Giappone all’Australia, dagli Stati Uniti all’intera Europa. Più di trecento milioni di album venduti per un gruppo ed una persona nati per cambiare la musica.

Dall’hard rock al pop alla lirica, nel duetto con l’inseparabile Monserat Caballe, soprana spagnola, con la cui canzone di Freddie si sono inaugurati giochi olimpici di Barcellona ’92, con la canzone omonima “Barcelona”.

Purtroppo il tempo, non è stato galantuomo con Freddie che morì nel novembre del 1991, circa un anno prima. L’HIV, con una polmonite, lo strappò alla vita, nella sua casa di Garden Lodge a Londra.

Quel giorno, mori uno dei più grandi geni di sempre, ma quel giorno nacque una leggenda!

Freddie Mercury, con la sua prepotente vitalità, a rimarcare questa straordinaria vita, è stato definito l’ultimo degli immortali!

Chissà quante canzoni, quanta poesia, avrebbe avuto ancora dentro di se, da esprimere, creare e diffondere ai milioni di fan di ogni razza e colore nel mondo. Il sigillo e nello stesso tempo, la conferma di tutto questo è l’incredibile forza interiore che l’ha tenuto fino all’ultimo in sala di registrazione per terminare l’ultimo capolavoro dei Queen.  Innuendo. Un regalo al mondo, un ultima magia.

Freddie, the bigger and the better, I still love you!

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