Endometriosi. Come si tratta questa dolorosa patologia
Endometriosi
Endometriosi. Come spesso riscontriamo nella letteratura medica, i termini usati appaiono spesso “leggeri” quasi delicati. In realtà per la donna che soffre di questa patologia, si tratta invece di una disfunzione dolorosa non solo per il fisico. Questo è il terzo articolo dedicato esclusivamente alle donne. Il primo ha trattato il ciclo mestruale, il secondo la menopausa.
Le testimonianze di Arianna e Sara
Come sempre nel giorno della luna nuova pubblico la mia rubrica. Oggi però, vorrei “rovesciare” un po’ la struttura e i contenuti dell’argomento di oggi: L’Endometriosi. Vorrei, prima di spiegare di cosa si tratta e come comportarsi, dare voce e testimonianza a due mie giovani pazienti affette da questa patologia. Credo che leggere le loro parole possa donare un po’ di speranza a chi soffre di questa malattia.
Arianna
“Da quando ho scoperto di essere affetta da endometriosi, 10 anni fa, ho lasciato che la malattia prendesse il sopravvento sul mio corpo. Anni buttati dietro a diete fai da te, lassativi e pseudo integratori. Ho seguito consigli di persone che di questa malattia non sapevano un bel niente. Non ho MAI mangiato frutta e verdura. Nel vero senso della parola.
Quest’anno, a fine maggio, stanca ed esausta di ciò che mi stava accadendo, mi sono rivolta alla Dott.ssa Leslye e ho ripreso il controllo sul mio corpo e soprattutto sul mio intestino devastato da anni di terapie ormonali obbligatorie e mancanza di vitamine e fibre. Inutile dire quanti effetti ha l’endometriosi su di noi. Ho capito, ora si davvero, L’IMPORTANZA DI ESSERE SEGUITI, PASSO DOPO PASSO DA QUALCUNO DI COMPETENTE, che sappia cosa sia questa malattia invisibile e gli effetti che ha sul nostro organismo. Pian piano inizio a sentirmi meglio e a ritrovare piacere nel guardarmi allo specchio. Soprattutto durante l’ultimo controllo, a 3 anni dall’intervento, non ho tracce di recidiva della malattia. Ho potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo, grazie alla mia caparbietà e a questo percorso che ho deciso di intraprendere con l’aiuto della Dottoressa. La strada è ancora lunga, ma ora non mi spaventa più”
Sara
“Dopo il controllo di oggi voglio proprio esprime la mia grande soddisfazione e gratitudine, perché per la prima volta, dopo tanti anni sto raggiungendo grazie al tuo (Lesley)aiuto traguardi eccezionali. Endometriosi severa al quarto stadio operata più volte, tiroidite di Hashimoto, insulina resistenza…e tanti chili che nonostante l’aderenza alle diete non celavano mai. Fino a quando non ho trovato te Leslye. Ora per la prima volta assaporo il gusto della vittoria. Mi stai guidando in un percorso nuovo, impegnativo per certi versi, ma che mi sta permettendo di ritrovare forme del mio corpo che avevo da anni dimenticato. Corpo, ma anche molta più serenità grazie alla tua presenza e alla tua calma in ogni senso. Oggi peso ben dodici chili in meno🎉🎊🎉…sembrava impossibile! Grazie di cuore❤️.
Menopausa farmacologica per entrambe le pazienti
A entrambe in giovane età (la prima ad oggi ha 32 anni e la seconda 40) è stata indotta la menopausa farmacologica perché, come mi ha raccontato una di loro alla prima visita “ogni ciclo è un calvario che mi costringe a stare a letto a causa dei dolori per una settimana”.
Cos’è l’endometriosi
L’endometriosi è una patologia infiammatoria cronica femminile su base ormonale che, come si legge sul sito del Ministero della Salute in Italia colpisce il 10-15% delle donne in età riproduttiva. La patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma può comparire anche in fasce d’età più basse.
L’endometriosi è la presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero e può interessare la donna già alla prima mestruazione (menarca) e accompagnarla fino alla menopausa.
Il tessuto dell’endometrio anche fuori dalla sua classica sede risponde agli stimoli ormonali del ciclo mestruale, per questa ragione i dolori e le perdite di sangue che ne derivano possono essere davvero invalidanti per la donna che ne soffre. Altri dolori associati si possono riscontrare durante i rapporti sessuali e ha un maggior rischio di sviluppare tumori alle ovaie, tube e colon.
La dieta nell’endometriosi
Il fine della dieta nell’endometriosi è quello di ridurre l’infiammazione, i sintomi da sindrome del colon irritabile spesso associati migliorando la qualità di vita della paziente.
Analizzando gli studi attualmente disponibili in letteratura possiamo affermare che in caso di endometriosi, una tra le prime cose da fare sia quella di adottare uno “stile di vita antinfiammatorio”, in cui rientrino oltre all’alimentazione, anche tecniche di riduzione dello stress e movimento.
Alimentazione antinfiammatoria
1) Controllo del carico glicemico e insulinemico: evitando zuccheri semplici e riducendo il contenuto di latticini e carboidrati raffinati.
2) Bilancio degli acidi grassi omega 3 e 6: rapporto 1:3 – 1:4, valutando se necessaria un’integrazione di omega 3 e una riduzione del consumo di alimenti che sono ricchi di omega 6 (provenienti di allevamenti intensivi). Privilegiando pesce pescato e di buona qualità, semi oleosi e frutta secca, olio di semi in particolare quello di lino, l’extravergine di oliva, l’avocado.
3) Alimentazione “pulita” con ingredienti il più naturali e freschi possibili: frutta e verdura di stagione e non in busta.
A molte persone con endometriosi si associa anche un peggioramento della sindrome del colon irritabile soprattutto nella fase luteale, è sempre opportuno valutare di adattare l’introduzione di fibra in maniera individuale, questo per evitare quelle frasi del tipo “ma a me la verdura fa male”. La verdura non fa male, anzi, ma se non si è abituati ad introdurla occorre farlo seguendo protocolli specifici che un buon professionista della nutrizione saprà consigliarvi.
Molti studi concordano con la riduzione del consumo di:
- Acidi grassi trans (es. merendine, patatine, barrette, biscotti, prodotti confezionati in generale).
- Grassi saturi in generale (es. formaggi).
- Carne di manzo e altri tipi di carne rossa.
- Alcol e caffeina.
- Prodotti contenenti soia (per il contenuto di fitoestrogeni).
- Glutine.
- Latticini.
Attenti alle dosi
Sottolineo e specifico che in tutte le cose è la dose che fa il veleno. Per cui quando parlo di riduzione di determinati tipi di alimenti, mi riferisco di solito a persone che fanno uso quotidiano e anche più volte al giorno di queste categorie. Possono essere utili integrazioni con vitamine, antiossidanti, probiotici e fitoterapici, sempre studiate da caso a caso.
Lo stile di vita
Associata all’alimentazione non possiamo non evidenziare l’esigenza di un miglioramento dello stile di vita con movimento, ore di sonno adeguate, tecniche di gestione dello stress da adattare anch’esse a seconda del caso.
E adesso che siamo in primavera uno degli integratori che ci aiutano di più è sicuramente il sole e stare nella natura.
Mi auguro con questo articolo di avervi dato uno spunto e nuove informazioni per la vostra salute.
Vi ricordo che posso solo fornire indicazioni generali, se avete bisogno scrivetemi o chiedete al vostro nutrizionista di fiducia.