Diario della prima vacanza di una nuova estate – parte 1
Diario sì. Come si faceva a scuola o come l’agenda di tutti i giorni. Finalmente si ricomincia a vivere dopo il fermo di tutti questi mesi, dopo gli appelli alla massima attenzione. Finalmente mio marito ha una settimana di ferie e ne approfittiamo per programmare una nuova vacanza di una nuova estate.
Diario prima pagina
Finalmente anche mio marito può fare vacanza, è stato impegnato per tutto il tempo del Covid, in quanto lavora per una GDO. Si inizia a preparare il camper finalmente, ci siamo “allenati” dopo l’apertura post Covid, facendo due weekend. Nel primo siamo stati in un posto mai visto e molto bello, in Val di Mello. Il secondo week end ci ha portati sul lago d’Iseo, a Costa Volpino. Ma le ferie si avvicinano e metto giù degli itinerari. Siamo pronti.
La preparazione
Avremmo scelto come prima destinazione il Trentino, anche per provare la ciclabile da Dobbiaco a Lienz, ma l’Austria non permetteva ancora l’ingresso da loro. Così ho optato per in altra destinazione, per noi ancora da scoprire: Il Piemonte. Cerco informazioni dal cosa vedere, alla sosta per la notte. Ma il vero obiettivo era quello di trovare il fresco e la montagna, tra camminate e pedalate in bicicletta. Carichiamo il camper a dovere, i cani si sono già accomodati, piazzati ai loro posti e pronti per il viaggio.
Prima destinazione Entracque
Prima destinazione è Entracque, un piccolo borgo del cuneese nelle Alpi Marittime, in Val Gesso. Arriviamo poco prima di pranzo. Facciamo il carico dell’acqua e sostiamo nel parcheggio esterno di fronte all’area, perché era già piena. Pranzo con il tempo bello, si sta bene. Dopo pranzo riposino ristoratore ma, nel mentre si mette a piovere. Però è piacevole sentire il suono della pioggia cadere sul camper 😀. Quando ci svegliamo ha smesso da poco, così decidiamo di andare a fare un giro in paese e prendere due “cose” di spesa. In un negozietto di alimentari vendono anche una gustosa caponata, fatta da loro. L’ ufficio informazioni, ci ha fornito la cartina della zona. Ci sarebbero tanti posti da vedere, ma noi abbiamo solo una settimana di ferie e i luoghi da visitare sarebbero troppi. Quindi il giorno dopo decidiamo di andare al Lago delle Rovine.
Diario del giorno dopo
Il lago delle Rovine, è un lago artificiale, all’interno del Parco naturale delle Alpi Marittime. Molto frequentato, ma per fortuna c’è un’area di sosta e ancora per fortuna, c’è anche posto. Il giorno prima, infatti, a causa della pioggia sono andati via in tanti. Il Parcheggio camper costa 8,50 il primo giorno e poi 6 euro dal secondo giorno. Ci parcheggiano e ci organizziamo per salire al rifugio Genova. Iniziamo a salire, è abbastanza impegnativa la salita, ma molto panoramica.
Arrivati a metà del percorso, scopriamo che c’è un’altra strada meno impegnativa. Ma va beh… ormai è fatta, la percorreremo in discesa. Mancano ancora 40 minuti circa per arrivare al rifugio e al lago del Chiotas.
Dal lago di Chiotas
Il panorama è sempre più bello, finalmente arriviamo al lago del Chiotas. In lontananza si vede il rifugio Genova. La stanchezza inizia a farsi sentire e anche la fame. Il Rifugio Genova però, è chiuso e purtroppo non ci siamo portati nulla da mangiare. Così decidiamo di ridiscendere. Mentre scendiamo fotografo il panorama, che è molto bello. Arrivati al camper, pranziamo e ci riposiamo all’ombra della veranda, mentre continua ad arrivare un sacco di gente per pranzare al fresco. Aspettiamo che un po’ di turisti lascino il posto per fare una passeggiata lungo il lago delle Rovine. Il lago richiama ogni giorno parecchi pescatori. Però, attenzione: c’è divietò di balneazione e di fare il bagno ai cani.
La cena è fantastica. Nel silenzio più assoluto, siamo rimasti in pochi, il tutto è tranquillo e il silenzio e quasi irreale. Prima del buio sono apparsi anche tre dolcissimi caprioli, che purtroppo fuggono via spaventati dal rumore di un signore che voleva immortalarli in una foto 😔. Arriva il buio e in cielo c’è la mezza luna che ci illumina. Beh ora posso dormire tranquilla. siamo solo noi e un’auto. Silenzio assoluto a parte il rumore dell’acqua della cascata e i richiami degli animali.
Diario dal Colle
Il fresco del mattino, è una piacevole sensazione, che stimola e invoglia a fare colazione. Dopo il classico giretto con i cani, ripartiamo verso il Colle della Maddalena.
Il vento e forte, è impossibile stare lì. Così decidiamo di scendere dove c’è meno vento. Andiamo all’area sosta presso terme di Vinadio. C’è carico e scarico (costo 9 euro), vicino al fiume e al campeggio. Ci sono altri due o tre camper. Fa caldo, ma si sta bene. Un’amica mi dice che c’è una bella camminata da fare fino al rifugio Migliorero. Si può procedere o in auto fino ad un certo punto o da un sentiero. Scegliamo la bicicletta per il giorno dopo.
All’inizio la strada è asfaltata, poi sterrata e, salendo sempre più su, diventa difficile salire (non abbiamo le gomme giuste) e la mia e bike slitta. Per un po’ le portiamo a mano, mio marito prova pedalando. Arriviamo quasi fino alla cascata del Piasciai. La strada è sempre più impervia, quindi decidiamo di scendere. Un po’ a mano e un po’ in sella. Il panorama è molto bello. Ed è stato comunque divertente. Torniamo al camper, una bella doccia fresca, si pranza e si riparte. (non siamo capaci di stare fermi tanto) 😁.
Domani, vi racconterò la seconda parte del mio viaggio, anzi del mio diario di viaggio. Finalmente, raggiungerò lo scopo della mia vacanza: alle sorgenti del fiume Po!!