Dandy Bestia: addio a un pezzo di storia del rock italiano
Addio a Dandy Bestia, chitarrista e cofondatore degli Skiantos. Con Freak Antoni, ha creato il rock demenziale, segnando un’epoca irriverente della musica italiana

Dandy Bestia, l’anima fondatrice di un rock fuori dagli schemi
La scomparsa di Fabio Testoni, in arte Dandy Bestia, avvenuta il 16 marzo 2025 all’età di 72 anni, segna la fine di un’epoca per la musica italiana. Chitarrista e cofondatore degli Skiantos insieme a Roberto “Freak” Antoni, Dandy Bestia ha contribuito in modo determinante alla nascita e allo sviluppo del rock demenziale, un genere unico nel panorama musicale internazionale.
L’improvvisazione studentesca diede vita al rock demenziale
Gli Skiantos nacquero a Bologna nel 1975, quando un gruppo di studenti del DAMS iniziò a suonare nella cantina di Freak Antoni. La formazione originaria comprendeva, oltre ad Antoni e Testoni, diversi musicisti che avrebbero contribuito a definire il sound distintivo della band. Il loro primo lavoro, “Inascoltable” (1977), fu registrato in una notte di improvvisazione e pubblicato su musicassetta, rappresentando un manifesto di spontaneità e anticonformismo. Uno degli episodi più iconici della loro carriera si verificò il 2 aprile 1979, durante il festival Bologna Rock. Gli Skiantos salirono sul palco con una cucina, prepararono e mangiarono spaghetti senza suonare nulla. Alle proteste del pubblico, Freak Antoni rispose: “Non capite un cazzo: questa è avanguardia, pubblico di merda”. Questo episodio sottolinea la loro volontà di rompere gli schemi e sfidare le convenzioni del rock tradizionale.
Skiantos: il gruppo innovativo che ha ispirato nuovi artisti
Il rock demenziale, termine coniato dagli stessi Skiantos, si caratterizza per testi ironici e apparentemente banali, dai quali emerge una satira intelligente e surreale. La loro influenza è stata fondamentale per molte band successive, tra cui Elio e le Storie Tese, che hanno sempre riconosciuto il debito artistico nei confronti di Freak Antoni e degli Skiantos. Ma non solo: anche Vasco Rossi ha attinto a piene mani dall’ironia dissacrante e dall’attitudine provocatoria degli Skiantos, che hanno contribuito a delineare il suo stile nelle fasi iniziali della carriera.
Parole dettate dal cuore
“A livello personale, la morte di Dandy Bestia è per me un dolore profondo. Non ho ancora elaborato del tutto il lutto per la perdita di Freak Antoni, con cui ho condiviso trent’anni di amicizia vera. E ora arriva un altro colpo durissimo: la scomparsa del suo miglior amico, Dandy, con cui negli ultimi anni ho avuto modo di parlare spesso, anche grazie all’avvento dei social.
Si chiude definitivamente un’epoca, quella della Bologna delle rivoluzioni culturali del ’77, dell’ironia dissacrante che sapeva essere al tempo stesso colta e popolare. Un’epoca irripetibile, fatta di provocazione artistica e libertà d’espressione totale. Freak è venuto più volte nella mia città, sia da solo che con gli Skiantos. Ricordo in particolare una notte del 2001, alle due del mattino, in un posteggio fuori dall’autostrada di Rapallo. Freak mi confessò di essere stanco, di volersi prendere una pausa, trovarsi un lavoro, perché non avevano un manager degno di loro e racimolavano poche serate. Il lavoro che voleva fare era il portiere di notte, tanto era abituato a stare sveglio, ma poi non lo fece mai.
Per fortuna, riprese a fare spettacoli a buon ritmo. Io gli ho sempre voluto bene, in una duratura amicizia ci siamo sentiti spesso e consolati a vicenda, in un’epoca dove comunicare era più arduo vista l’assenza di internet e dei telefonini, al cui avvento, comunque, Freak rimase allergico. Quella notte arrivarono pure i carabinieri, che ci scambiarono per chissà chi, ci perquisirono e non trovarono niente. Una scena degna di un pezzo degli Skiantos.“
La fine di un’era, l’eco di un mito

Quell’allegra brigata non era solo un gruppo musicale, ma anche un fenomeno culturale. Hanno incarnato la ribellione vera, non quella costruita a tavolino per piacere alle case discografiche. Erano fuori dagli schemi, nel senso più puro del termine. Il loro messaggio era chiaro: il rock poteva essere un atto di pura follia, un gioco senza regole, un pretesto per esprimere il caos del mondo in modo ironico e surreale.
In un’epoca in cui la musica rischia di diventare sempre più omologata e prevedibile, la loro lezione resta fondamentale. Con la scomparsa di Freak prima e di Dandy ora, si spegne definitivamente quella scintilla irripetibile che animava gli Skiantos. Certo, la loro musica resta e continuerà a ispirare, ma chi li ha conosciuti sa che il loro vero valore non stava solo nelle canzoni, ma nella loro attitudine alla vita. Un’attitudine fatta di sarcasmo, libertà assoluta e totale spregio delle convenzioni. La fine di un’era che non verrà dimenticata.

