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Cristina Origone ospite de “Il Salotto Letterario di Daniela”

Incontriamo Cristina Origone scrittrice, poeta, illustratrice

Cristina Origone . con il gatto
Il gatto tra i libri nella vita della scrittrice Cristina Origone

Incontriamo Cristina Origone, scrittrice genovese versatile, ha scritto tanto e di molti generi – dal saggio ironico, al romance, al romanzo erotico fino al giallo classico – e pubblicato con diverse case editrici come Rizzoli, Harper Collins Italia, Fratelli Frilli, Delos Libri e Golem Edizioni.

Ha frequentato la Scuola Chiavarese del fumetto e partecipato a corsi di editoria e scrittura, in particolare per la creazione di serie TV. È stata finalista in vari concorsi letterari e nel 2010 ha vinto la XXI edizione del premio Writers Magazine Italia; i suoi racconti sono presenti in antologie e riviste prestigiose come “Confidenze” della Mondadori.

Dal 2020 ha pubblicato con Golem Edizioni tre romanzi della serie “Le indagini di Camilla Serra” (Il suono del vento, Il sussurro della pioggia e II silenzio della terra) premiati in vari concorsi, incluso il Garfagnana in giallo 2023, dai quali ha tratto e prodotto l’omonimo trailer, arrivato finalista al Trailer Film Fest 2023.

Ha scritto una serie di gialli “gastronomici” (“Gatti e misfatti”, “Di miele e veleno” e “Gatti, dolci e delitti”) ambientati nella Riviera Ligure e nel 2024 il thriller “Nessuno sa la verità”, tutti targati Golem Edizioni. Dopo aver collaborato con “Fiction Tv” e il quotidiano in rete “Qui Genova”, quest’anno ha lanciato la rivista mensile online, da lei ideata e diretta, Agatha – Donne che scrivono gialli.

Cristina Origone sarà presente il 5 settembre a Costarainera alla rassegna letteraria “Libri d’Estate con Le MusE – aperitivo con l’autrice” (parte integrante dell’edizione del 2024 de Le MusE Festival al Femminile) con il romanzo “Nessuno sa la verità”. L’autrice dialogherà, a partire dalle 18.30, con Viviana Spada, giornalista, e con la sottoscritta, autrice e condirettrice del festival.

Ciao Cristina, grazie per aver accettato di partecipare al mio salotto letterario. Dalla tua prima pubblicazione nel 2004 hai scritto una ventina di libri e lavorato a molti progetti anche televisivi. Ci spieghi come fai a occuparti di così tante cose insieme? E soprattutto – siamo curiosi! – raccontaci un po’: chi è veramente Cristina Origone?

Ciao Daniela, grazie e a te per l’invito. È un piacere essere qui.

Per quanto riguarda la tua domanda, posso dirti che la scrittura e la mia più grande passione. Quando ami quello che fai, trovi sempre l’energia e il tempo per seguire vari progetti.

Chi sono? Una persona curiosa sempre in cerca di nuovi stimoli. Amo osservare il mondo che mi circonda, ascoltare le storie degli altri e lasciarmi ispirare dalla vita quotidiana.

Ammetto di essere una persona abbastanza pigra quando si tratta di attività fisica, ma la mia mente è sempre in fermento, come se non si spegnesse mai. Non mi piace programmare nulla nella vita, e vivo lasciandomi trasportare da ciò che mi accade. Tuttavia, ho sempre qualche progetto a lungo termine nel cassetto, perché mi permette di non deprimermi. Sono una persona molto ironica, e allegra, ma in realtà nascondo una parte più riflessiva e profonda. Diciamo che camuffo bene la mia tristezza.

Ho visto sul tuo sito che hai scritto due saggi umoristici, come tu stessa li definisci: “Come portarsi a letto una donna in 10 mosse” (Delos Books 2006, con Laura Amisano) e “Tienimi. Come tenersi una donna / un uomo per più di sei mesi” (Delos Books 2009, con Gabriella Saracco). Cosa è un saggio umoristico? Come ti è venuta l’idea di scrivere questi libri? L’ironia è una componente importante della tua personalità?

Un saggio umoristico è essenzialmente un testo che affronta un argomento con leggerezza e ironia, offrendo riflessioni e consigli con un tono divertente e, a volte, volutamente sopra le righe.

Sono stati i miei primi esperimenti di scrittura a quattro mani. Con Laura e Gabriella abbiamo voluto giocare con gli stereotipi e le dinamiche relazionali. L’ironia è una parte fondamentale della mia personalità, credo che l’umorismo sia un’ottima chiave per affrontare la vita e le relazioni.

Hai scritto anche romanzi erotici tra i quali “Due fratelli per Giulia”, edito da Rizzoli. Cose si fa a scrivere di sesso senza scadere nel racconto banale, stereotipato o addirittura pornografo?

Scrivere di sesso senza scadere nel banale richiede una grande sensibilità e una profonda comprensione delle dinamiche umane. È fondamentale concentrarsi non solo sull’atto fisico, ma soprattutto sulle emozioni, sulle tensioni psicologiche e sulle relazioni tra i personaggi. Tuttavia, devo ammettere che non mi piace scrivere le scene erotiche, né mi piace leggerle. Mi era stato chiesto più volte di cimentarmi in questo genere, anche da altri editori, ma non mi ero mai sentita particolarmente attratta dall’idea.

In quel periodo avevo già pubblicato con Youfeel un romanzo che parlava di donne e di solidarietà femminile, Chocolate Olivia – Sette donne e un mistero a passi di tango. Quando mi è stato proposto, ho deciso di provare, soprattutto perché mi piace affrontare nuove sfide. Tuttavia, ho scoperto che non fa per me.

Due fratelli per Giulia era nato come thriller, ma poi ho modificato la storia per adattarla alla richiesta. Quando rientrerò in possesso dei diritti, ci lavorerò ancora e auto-pubblicherò la versione originale. Credo che sia importante rimanere fedeli alle proprie passioni e inclinazioni, ed è quello che intendo fare con questo progetto.

Hai anche scritto molti gialli, sembrerebbe che questo sia il genere letterario che preferisci… è così? E quale, fra questi, è il romanzo che più degli altri ti è rimasto nel cuore?

Sì, è vero, ho scritto molti gialli, e questo è sicuramente il genere che preferisco. Amo i thriller, i gialli, i noir, e tutte le storie in cui ci siano misteri da risolvere… e gatti! Da amante di questi meravigliosi animali, i gatti sono sempre presenti in tutte le mie storie.

È difficile scegliere un solo romanzo che mi sia rimasto nel cuore, ma la serie delle indagini di Camilla Serra è sicuramente quella che mi ha appassionato di più. Questi gialli sono contaminati con altri generi e includono parti storiche che mi hanno coinvolta profondamente durante la scrittura. I personaggi e l’intreccio tra mistero e storia mi hanno permesso di esplorare diversi aspetti della narrazione, rendendo ogni libro della serie un’esperienza unica per me.

Nel tuo ultimo romanzo “Nessuno sa la verità” il centro della storia più che l’indagine di polizia è una storia d’amore accompagnata da un mistero. Nessuno, fino alla fine, conosce appunto la verità. Perché questo nuovo registro narrativo? Come ti è venuta l’idea di scrivere questo romanzo?

Ho pubblicato “Nessuno sa la verità” da pochi mesi, ma in realtà è stato scritto subito dopo “Due fratelli per Giulia”. Questo romanzo è nato come una naturale conseguenza di quel periodo in cui stavo scrivendo storie d’amore.

In realtà, questo registro narrativo non è nuovo per me: già nel 2016 avevo pubblicato un altro romanzo con argomenti simili, “Tutto brucia tranne te – La verità ha sempre due facce “. Entrambi mi hanno permesso di coniugare due mondi che mi affascinano: quello dell’amore e quello del mistero, creando delle storie in cui le verità nascoste emergono solo alla fine.

Un’altra storia che mi sta particolarmente a cuore è L’amore che non sei “. Anche se meno incentrata sul thriller, esplora comunque un mistero familiare e mi ha dato l’opportunità di indagare sulla complessità delle relazioni tra madre e figlia.

Parlaci di “Agatha” la tua rivista dedicata ai libri scritti da gialliste, il tuo nuovo progetto.

Agatha” è una rivista digitale dedicata alle donne che scrivono gialli, sia del passato che del presente, e include interviste e articoli che parlano non solo delle autrici, ma anche delle donne che lavorano nell’editoria e nel cinema. Ogni numero è un vero e proprio viaggio nel mondo della narrativa gialla vista attraverso la lente femminile, evidenziando la diversità e la creatività delle donne.

Che progetti hai per il futuro?

Una bella espressione di Cristina Origone

Ho tanti progetti in corso! Innanzitutto, vorrei parlarti di un’iniziativa nata in collaborazione con “Agatha e Golem Edizioni: la nuova collana digitale NeroDonna. Stiamo selezionando racconti lunghi scritti da donne da pubblicare, e chi verrà scelta vedrà il proprio incipit pubblicato nella rivista e il testo completo pubblicato da Golem Edizioni con un regolare contratto.

Inoltre, sto scrivendo nuovo romanzo, dei racconti e sto lavorando a un progetto cinematografico… è un periodo molto creativo per me.

Ci regali una citazione che ti piace – da un libro tuo o di altri?

Con vero piacere, ma non è tratta da un romanzo. È una frase del maestro del brivido per eccellenza: Alfred Hitchcock.

Anche se facessi Cenerentola, il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza.”

Grazie di cuore, Cristina.

Grazie a te. È stato un vero piacere.

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